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QUANDO I DATI SULLA NOSTRA SALUTE MINACCIANO LA PRIVACY La cronaca delle ultime settimane offre alcuni spunti particolarmente interessanti sul tema della raccolta e della diffusione dei dati privati, in particolar modo per quello che concerne i dati sanitari. Da un lato il caso del brasiliano Jorge Freire, professione pubblicitario, che notando una frequenza cardiaca troppo alta segnalata dal suo dispositivo Apple Watch ha pensato bene di andare in ospedale, evitando così un infarto: esempio virtuoso di come la tecnologia possa letteralmente salvarci la vita, tanto che lo stesso Tim Cook, Ceo di Apple, è intervenuto facendo i suoi auguri al protagonista della vicenda. Dall’altro lato la notizia, arrivata da oltreoceano, di oltre un miliardo di referti che sarebbero finiti on line, scaricabili e consultabili liberamente da chiunque sia in possesso di una connessione Internet: dati che nelle mani sbagliate potrebbero essere impiegati per pratiche illecite, contenendo i leak moltissimi dettagli del singolo. È evidente come i dati biometrici e sanitari, per loro stessa definizione, siano ritenuti sensibili e particolarmente delicati: basti pensare all’impatto che può avere sul titolo azionario di un’azienda sapere che il proprietario o l’amministratore delegato soffra di una grave patologia, oppure sapere che uno stakeholder importante di un’organizzazione o di un ente conduce uno stile di vita rischioso. “Il dato sanitario deve essere protetto sia nell’accesso, che nell’autorizzazione che nel trattamento in diversi momenti e quindi al giorno d’oggi in diversi luoghi, fisici o virtuali che siano - dice Zannol. - Il dato deve essere protetto quando viene creato, quando viene salvato, quando viene usato e/o modificato: purtroppo queste fasi, che un giorno erano relegate a specifici momenti della catena di trattamento del dato ed a specifici luoghi/usi/operatori, ora sono ricorrenti in qualsiasi momento e qualsiasi posizione del processo”. Diventa dunque indispensabile rivedere il modello di security e protection, salvaguardando ogni fase del ciclo di vita del dato e sensibilizzando alla loro pertinenza di protezione tutti i player coinvolti nella filiera del dato sanitario.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 26/11/2024 16:19:09 |
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