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I pericoli del consumo di alcol sono "sottostimati" in Italia, non solo per le "cosiddette morti evitabili", ovvero quelle causate dagli incidenti stradali provocati da chi si mette alla guida ubriaco, ma anche per i rischi connessi strettamente alla salute. Lo garantisce, parlando con l'Agi, il dottor Riccardo Gatti, uno dei massimi esperti italiani di dipendenze: medico, psichiatra e psicoterapeutica, Gatti e' il direttore del Sert (oggi Dipartimento Interaziendale Prestazioni Erogate nell'Area Dipendenze) dell'ospedale Santi Paolo e Carlo di Milano. La sottovalutazione secondo l'esperto ha ragioni profonde: "Dopo gli anni '90 con le crisi dell'eroina negli Stati Uniti e delle malattie collegate al passaggio delle siringhe come l'HIV la questione delle sostanze alteranti si e' polarizzata. L'attenzione si e' spostata in modo enormemente piu' alto su quelle illecite, come la droga, ma si tratta di un'attenzione mal riposta", spiega. L'esperto avanza anzi qualche dubbio: "L'Italia peraltro e' uno dei Paesi in cui c'e' la piu' alta produzione di alcolici, quindi questa disattenzione nei confronti dell'alcol e' quantomeno sospetta". La riflessione del medico e' collegata agli ultimi due incidenti stradali gravissimi di Roma e Trentino, che hanno provocato 9 giovanissime vittime complessivamente. "In questi giorni e' stata fatta molta attenzione ai titoli di cronaca relativi agli incidenti stradali: questo e' cio' che l'alcol fa da sempre e continua a fare. Ma non dimentichiamo il grosso dei decessi e delle malattie connesse, di cui non si parla mai", ha osservato. Secondo Gatti, inoltre, bisogna sfatare il mito del "bicchierino che fa bene". "Non esistono consumi consigliati di alcol. Per anni e' addirittura passato il messaggio, soprattutto a livello mediatico, che il consumo moderato di alcolici facesse bene. Si tratta appunto solo di un messaggio mediatico". Il medico invita quindi a fare attenzione ad un gesto semplice: "Quando brindiamo con un bicchiere in mano diciamo 'salute'. Ma non ci rendiamo conto che il consumo positivo o benefico di alcolici non esiste. L'alcol ha sempre una pericolosita' connessa, anzi, alcuni tipi di prodotti sono dichiaratamente classificati come agenti cancerogeni e ormai abbiamo molti studi a supporto" avverte. Il direttore del Sert critica infine alcune mode salutiste e contraddittorie: "Parliamo di senza glutine, senza lattosio e senza olio di palma, ma consumiamo questa sostanza che produce altrettanti danni. Non ci siamo". Cosi' come totalmente fuori strada e' il tipo di pubblicita' degli alcolici connessa al piacere o addirittura alla salute: "Lo si e' fatto anche in passato per il tabacco che era collegato all'idea di rilassarsi, fino a quando non e' stato chiaro che faceva solo disastri". |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 22:39:42 |
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