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Dal 7 Novembre 2019 è in vigore l’obbligo dei dispositivi antiabbandono a bordo delle automobili: un dispositivo di allarme la cui funzione è quella di prevenire l’abbandono dei bambini fino all'età di 4 anni. L'articolo 3 stabilisce che il dispositivo può essere di tre tipologie: integrato all’origine nel seggiolino; dotazione di base o un accessorio del veicolo compresi nel fascicolo di omologazione del veicolo stesso; indipendente sia dal sistema di ritenuta per bambini sia dal veicolo. Fra le caratteristiche funzionali: deve essere in grado di attivarsi automaticamente ad ogni utilizzo, senza ulteriori azioni da parte del conducente; deve dare un segnale di conferma dell’avvenuta attivazione al conducente; in caso di allarme deve attirare l’attenzione del conducente tempestivamente attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici, percepibili all'interno o all'esterno del veicolo; può essere dotato di un sistema di comunicazione automatico per l'invio, per mezzo delle reti di comunicazione mobile senza fili, di messaggi o chiamate. Un obbligo micidiale e come cittadini chiediamo al Presidente del Consiglio dei Ministri di spiegarci: La ratio: perché a causa di pochi imbecilli che abbandonano un bambino solo in auto, i genitori e i parenti dei circa 2 milioni i bambini sotto i 4 anni, debbano subire sborsare complessivamente almeno 160 milioni di euro (prevedendo un costo medio di soli 80 euro); perché tutti i cittadini devono partecipare alla spesa visto che il Governo ha stanziato 16,1 milioni di euro quale incentivo per l’acquisto dei dispositivi anti abbandono e, tra l’altro, non sono ancora note le modalità per accedere al bonus che pare sarà di 30 euro ad accessorio; La deroga: perché la norma è obbligatoria per i bambini fino ai 4 anni visto che un bambino fino a 8 anni, abbandonato in auto e che si senta male, è quasi impossibile possa capire come sbloccare le portiere per uscire e/o, per poter chiamare aiuto, possa capire come abbassare i vetri delle portiere che sono comandati elettricamente; La fase istruttoria: su quale documento il governo si è basato per imporre un obbligo di acquisto quando nei magazzini dei produttori non ci sono abbastanza pezzi sul mercato; quali incontri ha attivato il governo con i produttori di seggiolini auto per capire se ci fossero criticità visto che l’acquistare un sensore antiabbandono del marchio A e montarlo su un seggiolino del marchio B può portare al mancato riconoscimento dell’omologazione del seggiolino stesso: con tutte le conseguenze che ciò potrebbe avere dal punto di civile e penale; I rispetto verso gli organi accertatori: perché mettere in crisi gli organi accertatori (Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Municipale, eccetera) che devono far rispettare la legge, quindi effettuare controlli ed elevare contravvenzioni, visto ceh contestualmente al varo della norma sentono alla televisioni, radio e leggono su giornali e internet che “C’è la disponibilità del governo e dell’intera maggioranza a intervenire per posticipare l’applicazione delle sanzioni ….”. Per meglio comprendere questo aspetto, riproduciamo la lettera che è arrivata in redazione da parte di un genitori laureato in ingegneria quindi in grado di poter comprendere i doveri e i diritti. A tutti i il diritto-dovere di rilanciare al Presidente del Consiglio dei Ministri la richiesta di cassare detta norma che per contrastare pochi stupidi affossa il Paese. Firenze, 7 novembre 2019. Come tutte le mattine dei giorni feriali, anche stamani mi sono alzato, ho fatto colazione, ho dato un bacio al mio bimbo, sono salito in auto per raggiungere il posto di lavoro. Ho allacciato le cinture di sicurezza, ho acceso la dash cam per la certezza della corretta guida in caso di incidente, ho sintonizzato la radio su "Radio24" e la prima notizia è stata .... da oggi 7 novembre scatta l'obbligo dei dispositivi per evitare l'abbandono dei bambini in auto, multe da 86 a 236 euro e decurtazione di 5 punti dalla patente .... Per essere il compleanno di mio figlio l’acquisto obbligatorio è un bel salasso. Appena possibile verifico la notizia in internet ed effettivamente è così.... Quindi scatta la "fobia" da acquisto.... verifico alcuni prodotti in siti di e-commerce e tra i primi risultati ci sono prodotti che poi risultano non omologati secondo quanto previsto dalla norma. Si ma quale norma? Altra ricerca perché il regolamento di attuazione dell’articolo 172 del nuovo Codice della strada che è stato pubblicato il 23 ottobre 2019 sulla Gazzetta Ufficiale ed è troppo recente. Nella giornata si susseguono notizie, la prima è quella che prevede un rimborso di 30 euro per l'acquisto di tali dispositivi ma le domande aumentano: come si fa ad averlo, dove dobbiamo acquistare il prodotto, quali prodotti? Poi in serata la De Micheli, come abitasse in un’altra nazione e non fosse la Ministra dei Trasporti, pare dichiarare che "C’è la disponibilità del governo e dell’intera maggioranza a intervenire per posticipare l’applicazione delle sanzioni".... e qui si aggiunge una nuova domanda... e prima che la disponibilità si trasformi in atto reale? Se mi fermano con il mio piccolo e non ho acquistato l’accessorio, cosa succede? Quindi avendo 3 seggiolini per nostro figlio (quello per la mia autovettura, quelli per le autovetture dei nonni) il mio 7 novembre è iniziato con una nuova "gabella" oppure rischiare multe e perdita di punti sulla patente. L.T. (omissis per la privacy) |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:15:36 |
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