"Sono dati inutili dal punto di vista fiscale". Così il Segretario Generale dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Giuseppe Busia, ad Effetto Giorno di Alessio Maurizi su Radio 24, dopo la diffusione della nota trasmessa alla Commissione Finanze della Camera. (Il riferimento è ai troppi dettagli presenti nella banca dati nazionale istituita con l'avvio della fatturazione elettronica, ndr).

"Una delle disposizioni per la fatturazione elettronica prevede la conservazione integrale delle fatture per 8 anni con tutti i dati accessibili alla Guardia di Finanza anche quando questa fa un'analisi del rischio fiscale e - continua Busia a Radio 24 - nelle fatture, ci sono anche una serie di dati che non hanno alcun rilievo dal punto di vista fiscale, sono dati sensibili: se vado da un avvocato ci sono i dati relativi alle mie vicende giudiziarie, la fattura della telefonia può dirmi chi ho chiamato.” Il Segretario dell'Authority" ha poi concluso: "Usiamo solo quelli che servono; non siamo contro la fatturazione elettronica, ma è sproporzionato raccogliere dati che non servono fiscalmente. E' inutile, sbagliato e sproporzionato perché costa molto, c'è rischio di hackeraggio e (i dati, ndr) non servono né alla Guardia di Finanza né all'Agenzia delle Entrate".