Sei nella sezione Mondo   -> Categoria:  Cronaca dal Mondo  
Messico: 1.500 persone in condizioni precarie bloccate al confine a Matamoros

Messico: 1.500 persone in condizioni precarie bloccate al confine a Matamoros
Autore: Redazione Esteri
Data: 24/10/2019

Rapimenti, estorsioni, violenze sessuali, sono i principali pericoli che ogni giorno corrono le persone bloccate nello stato di Tamaulipas, in Messico, in attesa che la loro richiesta di asilo venga esaminata. I protocolli statunitensi sulla migrazione, in vigore dallo scorso gennaio, impongono a queste persone di restare in Messico durante l’elaborazione delle loro richieste, costringendole di fatto a vivere in campi improvvisati dove sono esposti alla violenza dei gruppi criminali.

 

Il campo nella città di Matamoros è arrivato a ospitare oltre 1.500 persone, obbligando Medici Senza Frontiere (MSF) a rafforzare gli interventi medico-umanitari nell’area. Nelle ultime tre settimane, le équipe di MSF hanno effettuato nel campo 178 visite mediche per patologie come diarrea, ipertensione, diabete e problemi di salute mentale. La maggior parte dei pazienti (48% donne, 52% uomini, più della metà con meno di 15 anni) presentava anche problemi respiratori e malattie della pelle legate alle insalubri condizioni di vita nel campo sovraffollato.

 

Dal 2017 MSF fornisce assistenza alle vittime di violenza nelle periferie di Tamaulipas, fornendo cure mediche e assistenza psicologica e sociale. “Abbiamo un team composto da un dottore, psicologi, operatori sociali che si occupano di problematiche come l’ansia e lo stress postraumatico, conseguenze dello stato di incertezza di queste persone che non sanno cosa sarà del loro futuro” dichiara Anneli Droste, coordinatore del progetto di MSF nel nord del Messico.

 

Dopo essere fuggiti all’insicurezza a sud del Messico, le persone arrivano nel nord del paese pensando di attraversare il confine con gli Stati Uniti. Invece sono costrette ad aspettare in pericolose città, come Reynosa, Matamoros e Noevo Laredo, con un alto livello di insicurezza a causa della criminalità organizzata e con inadeguata capacità di assicurare assistenza sanitaria.

 

Vediamo donne e uomini da soli, ma anche famiglie che giungono in una città che non ha alcuna capacità di accoglierli” dichiara Anayeli Flores, operatrice di MSF a Reynosa. “Arrivano in uno stato di forte vulnerabilità, dopo aver affrontato pericoli lungo la rotta migratoria messicana, come rapimenti, estorsione, violenza sessuale, danni per la salute mentale e fisica”.

 

La politica di contenimento migratoria, introdotta dal governo americano e implementata dal governo messicano, impone un limite al numero di richieste di asilo che può essere fatto ogni giorno in queste città di confine. Questo ha un impatto diretto sulle vite delle persone che sono costrette a rimanere in luoghi insicuri, dove ogni giorno si verifica almeno uno scontro con arma da fuoco tra gruppi di bande criminali.

 

Fino a qualche tempo fa i flussi migratori erano conosciuti. Ora, a causa delle politiche repressive, questi flussi non sono affatto diminuiti, sono solo diventati invisibili, rendendo le persone più vulnerabili. Hanno perfino paura di uscire per andare dal dottore, gravitano solo intorno ai network di trafficanti. Queste sono politiche di persecuzione, politiche che uccidono” dichiara Carol Bottger, da poco rientrata da un anno di missione in Messico con MSF come coordinatore medico.

 

MSF continua ad esprimere profonda preoccupazione per le condizioni umanitarie dei richiedenti asilo al confine tra Messico e Usa e chiede ancora una volta che i governi del Messico e degli Stati Uniti di mettere al primo posto le vite e il benessere di queste persone.




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 22/11/2024 23:55:25

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Cronaca dal Mondo

Autore: Redazione Esteri
Data: 27/05/2020
Traffico di droga: le società fantasma dei cartelli messicani

La rete più articolata, e che riguarda uno degli importi più elevati da record, è stata scoperta dall'Unità di informazione finanziaria (FIU) del Tesoro nel 2014.

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Esteri
Data: 14/05/2020
Afghanistan: attacco a un reparto maternità di Kabul

I primi momenti della vita di un neonato dovrebbero trascorrere tra le braccia di sua madre, non in un ospedale in fiamme con proiettili e bombe che piovono...

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Cronaca
Data: 08/05/2020
Allarme Interpol: droga consegnata domicilio con il cibo

Le organizzazioni criminali stanno ricorrendo ai servizi di consegna di cibo per trasportare la droga e altre sostanze illecite, mentre i Paesi sono in preda al lockdown a causa della pandemia globale di Covid-19. 

Leggi l'articolo

Autore: Di Luca De Rossi - Redazione Esteri
Data: 07/05/2020
Coronavirus: in Olanda aumenta l'uso di cannabis a causa dell'isolamento forzato

Il consumo di cannabis in Olanda e’ aumentato durante la crisi causata dall’avvento del coronavirus.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -