|
|
|
TEATRO FLAIANOVia Santo Stefano del Cacco, 15 (Largo di Torre Argentina) 00186 - Roma Tel. 06/37513571 - 06/37514258 www.teatroflaiano.com - segreteria@teatroflaiano.com Direttore artistico Antonello Avallone dal 10 al 13 ottobre 2019 dal giovedì al sabato ore 21.00 domenica ore 17.30 Sandra Collodel in “ARTEMISIA” Ritratto di Pittora di Valeria Moretti con Dario Guidi. Ideazione e messa in scena di Sandra Collodel Roma, 1653. Come dipingendo un autoritratto, viene svelata la storia di Artemisia Gentileschi: pittora, figlia del celebre Orazio che la introdusse precocemente all’arte del dipingere. La sua vita fu tragicamente segnata dalla violenza subita in giovane età da parte di Agostino Tassi, amico del padre. Fu questo l’episodio che determinò la scelta di rassicurare eroine, protagoniste prepotenti e passionali. E’ lei la prima donna ad avere il privilegio di essere ammessa all’Accademia del disegno di Firenze. La sua forza, il suo coraggio, il suo talento esplodono con grande drammaticità nelle sue opere consegnate alla Storia. “C’è un fantasma che si aggira nei musei e nelle case d’asta europee, chiedendo vendetta. E’ quello di Artemisia Gentileschi. La sola donna pittrice del Seicento passata realmente alla storia si sta prendendo la sua rivincita. Se c’è qualcuno che nel 2019 rischia di oscurare l’anniversario di Leonardo, è sicuramente lei! Se Caravaggio è rilanciato nell’immaginario collettivo come il pittore maledetto, Artemisia, nata vent’anni dopo di lui è l’eroina che denuncia il proprio stupratore…” Dario Pappalardo, La Repubblica. Artemisia è per me folgorazione! Studiando Storia dell’Arte, ho incontrato e conosciuto sui libri, Pittori, Scultori, Architetti, e poi, all’improvviso, voltando pagina…appare lei, “Artemisia”: che dire, un tuffo al cuore! Una donna! La prima e unica donna in un mondo di uomini. E che talento! Era lì, annoverata tra i grandi Maestri, tra suo padre Orazio, Caravaggio… Come non appassionarsi, come non intuire il coraggio, la tenacia e la frenesia che l’hanno potuta attraversare. E allora grazie Artemisia, in te ripongo passione, follia, melanconia, nostalghia e rivoluzione. Sandra Collodel “Ad Artemisia si deve una delle Giuditte più violente della storia della pittura. Amore e morte si intrecciano nella tela: il corpo di Oloferne è riverso completamente sul letto. Sopra di lui, una Giuditta vestita di seta sgrargiante gli affonda con voluttà la spada nella gola. L’assassina Giuditta, è la vendetta di Artemisia? Una risposta troppo facile per un’esistenza così fiera come quella della pittrice sempre alle prese con la difesa dela sua professione e della propria dignità di donna…” Valeria Moretti
LOCANDINA
Ideazione e messa in scena di Sandra Collodel
Scene Fabiana Di Marco Sartoria CostumiEpoque Musiche John Clouds Luci - Suoni Stefano De Vito Organizzazione Generale Federica Di Stefano
Un ringraziamento particolare a Marco Guadagno
Voci registrate:
Battitrice d’asta Alessandra Stordy Tutia Franca D’Amato La mammana Paola Giannetti Agostino Tassi Michele Gammino
|
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 22:54:58 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Poco prima dell'inizio della crisi da Coronavirus, il Teatro Lo Spazio di Roma è stato affidato alla guida di Manuel Paruccini...
Nell'epoca in cui le sale teatrali sono ferme, per far fronte a quella mancanza da "sipario chiuso", è necessario reinventarsi e pensare al futuro.
Un cantastorie accompagna il pubblico in un alternarsi di narrazione e azione attraverso il complesso percorso di crescita di una fanciulla narrato nel rispetto della ricca e tradizionale simbologia delle fiabe