L'Aifa - Agenzia Italiana del Farmaco - ha recentemente disposto il ritiro dalla catena distributiva, e quindi dalle farmacie, di tutti i lotti di farmaci contenenti il principio attivo ranitidina.

Il farmaco è comunemente  utilizzato per trattare problemi gastrici come l'acidità ed è prodotto dall'officina Saraca Laboratories Ltd che si trova in India.

Il motivo che ha portato al ritiro del prodotto, è a causa della presenza di un'impurità che sono potenzialmente cancerogene trattandosi dell'impurezza N-nitrosodimetilammina (NDMA) della classe delle nitrosammine, le stesse già trovate - nel 2018 - in alcuni farmaci anti-ipertensivi facenti parte della categoria dei sartani. L'Aifa ha anche disposto il divieto di utilizzo di tutti i lotti commercializzati in Italia di medicinali contenenti ranitidina prodotta da altre officine farmaceutiche diverse da Saraca Laboratories Ltd, in via precauzionale e in attesa che vengano analizzati. 

La decisione - presa in base al principio di precauzione - serve a ridurre in massima parte i rischi per il paziente. 

Ciò che stiamo osservando da qualche tempo, è che ogni settimana avviene il ritiro di qualche farmaco. Non è una situazione normale se ci si pensa attentamente, perché è un settore troppo importante per la sicurezza delle persone, quello dei farmaci. Inoltre, abbiamo anche notato che solo di recente queste notizie passano attraverso i media. Per lungo tempo passavano inosservate, come a non voler allarmare la gente - cosa assurda - o come a voler cautelare l'immagine delle industrie farmaceutiche, piuttosto che la salute umana.

I 195 i lotti di farmaci contenenti il principio attivo ranitidina ritirati dal mercato: ecco la lista di alcuni di essi