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«Ogni anno riceviamo circa mille segnalazioni da parte di persone che pensano al suicidio o temono che un proprio caro possa suicidarsi». A renderlo noto, in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, è Monica Petra, presidente dell’organizzazione di volontariato Telefono Amico Italia, che da oltre 50 anni si prende cura, al telefono e via mail, delle persone che hanno bisogno di aiuto garantendo il totale anonimato. La Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ricorre il 10 settembre ed è un’importante occasione per riflettere su un fenomeno che ogni anno, nel mondo, miete «oltre 800 mila vittime, in media una ogni 40 secondi», spiega la presidente di Telefono Amico Italia. «Si tratta di numeri impressionanti – aggiunge – che ci spingono a sottolineare, anche attraverso iniziative di piazza, che Telefono Amico Italia è sempre a disposizione di tutte le persone che vivono fasi di disagio profondo e dei loro familiari, al fine di offrire ascolto e supporto in maniera totalmente anonima». Per ricordare che, anche in un campo difficile come quello del suicidio, la prevenzione è possibile e che Telefono Amico è uno degli strumenti a disposizione per combattere l'isolamento emotivo delle persone in difficoltà, l’organizzazione di volontariato ha, infatti, organizzato anche una street action: “Ad ogni ostacolo Telefono Amico sempre in linea”. L’iniziativa, in programma martedì 10 settembre, prevede l'installazione in diverse città italiane di strisce adesive catarifrangenti che indicano il pericolo, di simboli del sostegno offerto da Telefono Amico e di informazioni per poter accedere al servizio. Tra le città che hanno già confermato la propria adesione all’iniziativa Bassano del Grappa, Bolzano, Brescia, Milano, Padova, Roma, Treviso, Udine e Venezia-Mestre. In ciascuna delle città aderenti dalle 18 alle 19 sarà anche possibile parlare con i volontari di Telefono Amico Italia. «Quando si hanno pensieri legati al suicidio parlare e, soprattutto, sentirsi ascoltati è fondamentale: i nostri volontari, attivi in 20 centri territoriali distribuiti in tutta la Penisola, attraverso il dialogo e l'empatia aiutano le persone in difficoltà a ritrovare il benessere emozionale e, quando necessario, le indirizzano verso strutture o enti specializzati». «La maggior parte delle segnalazioni e delle richieste di aiuto relative al suicidio – aggiunge – arriva attraverso telefonate al numero unico 199.284.284, ma sta prendendo sempre più piede anche il servizio MailAmica, al quale è possibile accedere attraverso la compilazione di un form sul sito www.telefonoamico.it. Nel 2018 la maggior parte delle richieste di aiuto è arrivata da parte di donne (65% delle segnalazioni) con età compresa tra i 36 e i 55 anni (46%) e la zona d’Italia dalla quale abbiamo ricevuto il più alto numero di segnalazioni è il Nord ovest, seguito da Centro, Sud e Nord est». «Pensare di farla finita non è un motivo di vergogna e non ci deve far credere di “non essere normali” – aggiunge la vicepresidente di Telefono Amico Italia Cristina Rigon – Queste tipologie di pensieri sono parte delle crisi molto profonde, come la febbre si accompagna alla polmonite. E, così come è bene non fare finta di niente se abbiamo la febbre alta, allo stesso modo, se si presentano pensieri di suicidio è fondamentale non sottovalutarli né fingere di non averli. È importante darsi la possibilità di cercare qualcuno pronto ad ascoltarci: un familiare, un amico, un conoscente, oppure un volontario di Telefono Amico Italia, preparato ad ascoltare senza giudicare. Non si deve tenere tutto dentro, parlare aiuta. E i volontari di Telefono Amico sono sempre a disposizione». Hashtag dell’iniziativa: #AdOgniOstacolo
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 26/11/2024 15:09:16 |
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