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Agosto 2008: un mese da ricordare.

Agosto 2008: un mese da ricordare.
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 26/08/2008

Sul mese di agosto 2008, le nostre menti torneranno di frequente nel tempo.

E' stato in assoluto un mese carico di eventi di ogni tipo, che a volte si sono incrociati fra loro in maniera indissolubile.
 
E' stata presentata la prima manovra finanziaria triennale, che verrà varata a Settembre prossimo. La novità sta appunto sia nel presentarla un mese prima del solito, sia nel fatto che stavolta si sono stabilite regole per i prossimi tre anni: in grande anticipo, il Governo decide delle nostre sorti. Per chi ha già dato un'occhiata al testo della finanziaria, saprà che lotteremo non poco come lavoratori, per vederci riconoscere qualche diritto economico in più. Confermato tra l'altro, lo stop alle vertenze di lavoratori precari aventi diritto all'assunzione, dopo essersi visti riconfermare per tre volte consecutive, un contratto di collaborazione a progetto. Ecco che si comincia ad intravvedere come sempre, una volontà a voler proteggere l'industria, ai danni dei lavoratori. Il leit motiv per spiegare questa "furbata" è stato quello che in realtà, con questa norma si intenderebbe cautelare le Poste Italiane, che si trovano con un numero incredibile di lavoratori in esubero e migliaia di vertenze da parte di ex lavoratori a progetto: peccato però, che nel testo della normativa, non sia contenuta alcuna distinzione fra Poste Italiane ed aziende di vari settori... ne vedremo delle "belle"...
 

E che dire dei Giochi Olimpici di Pechino? Fra una medaglia di bronzo ed una d'argento, le Olimpiadi hanno fatto da megafono innanzitutto all'ennesimo attacco cinese contro l'indipendenza del Tibet, che puntualmente semina guerriglie, feriti e qualche morto. La presenza di gruppi internazionali a difesa dei diritti del Tibet, hanno fatto qua e la da corollario ai giochi stessi. Indimenticabile il logo di Reporter sans Frontieres, che ha riprodotto i cinque anelli delle Olimpiadi (che rappresentano i 5 continenti) utilizzando manette al posto dei cerchi colorati.

Forse non si poteva non approfittare di un palco così palesemente sotto gli occhi del mondo intero, per urlare la propria indignazione contro l'abbattimento dei diritti umani. Forse se ne poteva parlare in un modo diverso, pur nell'ambito stesso delle Olimpiadi. Ognuno di noi, resterà con le proprie idee in merito, e senza nessuna rassicurazione che tutto ciò che è avvenuto intorno a questa vicenda, sia davvero servito a qualcosa.
 
Non dimentichiamo poi, l'attacco russo alla vicina Georgia. Incredibilmente, esattamente 40 anni dopo il tragico attacco di Praga, la Russia bissa con efficente puntualità. Sarà un caso? Potrebbe. Ma forse, è anche possibile che la russia abbia voluto dare un messaggio di monito anche ad altre nazioni. Un pò come dire: "guardate che ci siamo. Eccome se ci siamo, se vogliamo". L'attacco rientra, restano macerie, morti e dolore. L'erede di Putin, fa comprendere come ai vertici sovietici sia solo cambiato il nome del Presidente. Ma chi muove davvero le fila dei giochi politici? Credo ci voglia poco a capire che in realtà, la mente di Putin "il terribbile", continua a gestire le sorti del Paese da una posizione più discostata ma ben delineata.
 

E poi, i morti. I bollettini "di guerra" che tracciano scie di sangue sulle strade e non solo.

Morti da incidenti stradali, per assunzione di droghe od alcool o per distrazione. Morti per indifferenza. Morti per depressione. Morti per esodi e ritorni dalle vacanze. E violenze. Per derubare e per approfittare, di chi viene nel nostro Paese per trovare serenità, distrazione e divertimento.

Agosto sta per finire. Le luci si spengono sul periodo più caldo dell'anno e non solo per le temperature estive.
 
Ci attende un ritorno alla Vita che si spera sia meno peggio di tanti altri ritorni alla quotidianità.
 

Riprenderemo a campare, sul filo del rasoio di una Società che sempre più spietata, macina vittime spesso senza ucciderle. Non è l'idea di morte la causa più frequente di ansia, ma la percezione di un pericolo di cui non si conosce il nome. E che di volta in volta, prende nome e connotati diversi.

 

 

 




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Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
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GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
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