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A ridosso del mare ma in quel tipico paesaggio sardo che sa già di entroterra, brughiera e sapori di montagna, incontriamo casualmente un’azienda vinicola nata nel 2011 che richiama alla memoria, anche solo per il nome, antiche tradizioni sarde dall’aroma nostalgico. Murales sono i bellissimi disegni che spiccano nella località di Orgosolo, molto più a sud, verso Cala Gonone, qui invece ci troviamo a pochi chilometri da Olbia e a pochi pasa dalla rinomata Costa Smeralda. (Foto: ©Susanna Schivardi) Murales è quindi il nome di quest’azienda relativamente giovane, nata dall’incontro tra Piero Canopoli, sardo di origine e Giuliana Dalla Longa, già sommelier e di origine veneta, organizzatrice di corsi di sommelier e ottima coordinatrice tra produzione e marketing. Un incontro consumato in realtà a Varese dove insieme hanno dato vita ad una famiglia e alla cantina che opera già dal 2007. Si sono poi spostati in Sardegna per motivi famigliari e da lì è cresciuta un’azienda che oggi vanta un’ampia produzione di bottiglie, molto richieste e pregiate. Ambiente sobrio e caratteristico, arricchito dalla presenza di un agriturismo dove poter fruire di camere durante tutto l’anno e di un ottimo ristorante che unisce i sapori tradizionali alla sapienza innovativa della ricerca e della sperimentazione. (Foto: ©Susanna Schivardi) Le etichette delle bottiglie sono tutte disegnate da Piero, artista del vino e della matita. Da assaggiare sono lo spumante da uva vermentino, 60 mesi sui lieviti, molto fresco e ben abbinato con i salumi. Tra i bianchi il Lumenera, uva Vermentino e con fermentazione in legno di tonneau che regala poco sapore legnoso ma una bella struttura e il Su Soi, Vermentino classico del 2018, molto minerale con sentori di frutta fresca, perfetto per la stagione calda. Tra i rossi un ottimo rosso Carignano il Nativo del 2017, che vagheggia sapori balsamici, con una bella mora decisa al naso, e molto fresco. Più strutturato invece il Rosso cannonau, l’Arcanos del 2015, ricco di amarena tuttavia con una certa freschezza che fa da spalla ad un grande corpo, con sfumature di liquirizia appena accennata. (Foto: ©Susanna Schivardi) Questo solo un panoramico assaggio che merita di essere arricchito anche dagli altri prodotti serviti con i loro piatti, delicati ma decisi, che fanno da contorno ad un porceddu regale, sempre da prenotare in anticipo e magari da consumare con un ottimo rosé. La locanda si adagia tra la vegetazione, i vigneti e l’orto, accerchiato da vari animali da fattoria, che vanno a fare di questo posto un luogo incantevole dove rifugiarsi lontano dalla frenesia dei tormentoni da spiaggia e dalle note indelicate di cellulari o musica troppo alta. Qui la Sardegna vive uno dei suoi migliori momenti, così eccentrica e disarmante, violenta e imperdonabile, come la sua terra, la sua roccia e il vento che la tormenta. In un affresco di colori e sapori, il murales che fa di lei un’icona in tutto il mondo è certamente tra i più belli che si possano ammirare e mai nome fu più azzeccato per un’azienda ricca di valori e destinata a crescere. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 19:30:02 |
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