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Il Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) vorrebbe minimizzare l'intervento con il suo braccio obbligatorio nel salvataggio Carige ma vede il rischio di dover sborsare ulteriori 300 milioni per l'aumento di capitale della banca ligure secondo quanto apprende Radiocor. La struttura dell'operazione nel pomeriggio andrà al vaglio del Comitato di Gestione del Fondo presieduto da Salvatore Maccarone (e non del Consiglio che ha potere decisionale ma i cui membri sono già stati preallertati, e dopo che l'assemblea dello Schema Volontario del Fitd, in mattinata, avrà approvato la conversione in capitale del prestito subordinato Carige da 320 milioni. Secondo fonti finanziarie al momento, oltre alle risorse derivanti dalla conversione del bond, si può fare affidamento sui circa 200 milioni del bond tier2 Carige che dovrebbero essere sottoscritti dal Credito Sportivo, da Mediocredito Centrale e da altri investitori. C'e' l'aspettativa anche di poter contare sui 70 milioni freschi che dovrebbe deliberare Cassa Centrale Banca, la capogruppo spa del gruppo bancario del credito cooperativo, che ha convocato il cda per mercoledì. I rumors di altri possibili investitori liguri, invece, non vengono presi in considerazione per la totale mancanza di una formalizzazione di impegni, anche non vincolanti. Considerando che il fabbisogno stimato per Carige è di 900 milioni ne deriverebbe per il Fondo, appunto, un altro esborso shock da oltre 300 milioni. Il Fondo interbancario obbligatorio ha una dotazione finanziaria molto capiente: oltre 1,4 miliardi accumulati su un conto presso la Banca d'Italia che si occupa anche della gestione di queste risorse, sulla base di un mandato conferitole dallo stesso Fitd. La dotazione, versata ex ante annualmente dalle banche, serve a garantire i depositi protetti (quelli fino a 100mila euro) dei clienti delle banche italiane (escluse le bcc che hanno un loro fondo di garanzia). Si tratta di un ammontare che a giugno 2018 era di poco superiore ai 596 miliardi. Entro il 2024 il Fitd deve arrivare ad avere, in base alla normativa vigente, una dotazione finanziaria in misura pari almeno allo 0,8% dei depositi protetti. Le risorse eventualmente prelevate per il salvataggio Carige andrebbero rimesse dentro il 'salvadanaio' per i depositanti, aumentando pro quota i versamenti annuali, entro il 2024. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:10:03 |
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