|
|
|
Servirà "qualche settimana" per mettere a punto la proposta di intervento per Carige su cui è al lavoro da oggi il Fondo interbancario per la tutela dei depositi. Lo spiega a Radiocor, il direttore generale del Fondo, Giuseppe Boccuzzi, all'indomani della riunione del Consiglio di gestione dello Schema Volontario che ha deciso di prendere in mano il dossier della banca in amministrazione straordinaria per studiare un intervento complessivo con protagonista il sistema bancario. La costruzione di una soluzione che coinvolga banche, azionisti Carige e nuovi partner pubblici e privati ha comunque bisogno di un primo disco verde da parte del Supervisory Board della Bce che, tra oggi e domani, dovrebbe concedere il tempo necessario al progetto. «Prima servirà un'analisi approfondita sulla situazione aziendale, poi un aggiornamento del piano industriale e solo successivamente ci sarà la definizione della struttura del capitale», dice Boccuzzi che giudica premature le ricostruzioni sui soggetti che potrebbero intervenire nel rafforzamento patrimoniale e quindi nell'azionariato della nuova Carige. L'obiettivo comunque è quello di definire un quadro societario che assicuri la stabilità alla banca genovese per l'arco di tempo necessario a realizzare il piano industriale (l'attuale business plan presentato dai commissari straordinari è 2019-2023) salvo cogliere opportunità di valorizzazione, e quindi di uscita dall'investimento, qualora si presentino.
|
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:14:20 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Un allarme occupazionale che preoccupa un intero settore, ancora chiuso per il lockdown e che non intravede una possibile data di ripartenza del business.
“Sollecitare un intervento governativo è vitale per recuperare l’operatività del settore automotive e la sua capacità di sviluppo decisiva per il progresso economico” – si legge nella lettera.
Un danno economico addizionale poiché non vi sono previsioni sulla data di riapertura dei luoghi di vendita (sale scommesse, sale bingo, sale giochi ecc...
L’emergenza coronavirus in corso non riguarda solo la salute ma anche l’economia delle famiglie, per questo Altroconsumo ha condotto un’indagine per analizzare il peso che sta avendo la pandemia sui bilanci degli italiani