“Non voglio togliere niente a nessuno. Il mio ragionamento è un altro: se, per qualsiasi motivo, la procedura aperta con Roma dovesse rimanere incagliata o dovesse saltare, sappiate che c’è un’altra proposta a ‘sette-chilometri-sette’ da Tor di Valle, su un’area già infrastrutturata e adeguata a ospitare l’impianto sportivo”. Il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, mette la freccia e tenta un sorpasso acrobatico ai danni della 'collega' Virginia Raggi che non riesce a chiudere la procedura sullo Stadio dell'As Roma. Da sindaco del comune di Fiumicino, Esterino Montino (Pd) - che in passato è stato senatore, assessore all’Urbanistica della regione Lazio (e, per un periodo anche presidente) – mette sul piatto un ‘piano B’ molto attraente, almeno sulla carta. E in un colloquio concesso a Radiocor spiega perché. “Dopo una mia prima uscita sulla proposta - premette Montino – sono venuti a trovarmi nel mio ufficio i rappresentanti della Roma per verificare la fattibilità della proposta. Stiamo parlando di 300-350 ettari disponibili, tutti accorpati, che fanno capo a massimo 15 proprietari privati. Un’area che può pertanto largamente accogliere lo stadio, con le funzioni annesse, che richiede al massimo 50 ettari. Si tratta di un’area edificabile e già infrastrutturata perché a ridosso dell’autostrada Roma Fiumicino”.

“Le infrastrutture per la viabilità sono già approvate e finanziate da tempo perché previste a supporto della piattaforma logistica di Fiumicino. Mi riferisco prima di tutto al nuovo svincolo sulla A12, che è un’opera già prevista, già finanziata e anche già appaltata dalla regione Lazio e che sarà realizzata comunque, indipendentemente dalla localizzazione dello Stadio. L’opera è bloccata da oltre due anni e mezzo perché lo svincolo non prevede pedaggio ma un compenso ad Autostrade-Sat; il nodo, che stiamo cercando di risolvere, è l’accordo sull’onere, di circa 2 milioni, che i proprietari delle aree da sviluppare devono corrispondere, in base alla convenzione sottoscritta una decina di anni fa. Poi si apre il cantiere.

L’opera costa circa 19 milioni”. “C’è un’altra opera – aggiunge Montino – che è già stata approvata e in questo caso è finanziata da Adr, si tratta del nuovo svincolo Cargocity. Lì ci sarà un nuovo svincolo a quadrifoglio, vicino al parcheggio lunga sosta. Lo svincolo si aggiunge a quelli esistenti che già danno accesso ai centri commerciali di Parco Leonardo e Parco Da Vinci. Sono in corso gli espropri, poi Adr farà il bando di gara. Il costo è di 10-15 milioni di euro”. “In termini di grande infrastrutture – spiega sempre il sindaco di Fiumicino - l’unico nodo resta il collegamento tra la stazione ferroviaria di Parco Leonardo e l’ingresso dell’eventuale futuro stadio. Si tratta di un chilometro e mezzo. Occorre capire il tipo di vettore più adatto per questo 'people mover': se una ferrovia o una monorotaia sospesa. Il costo è in questo caso di qualche decina di milioni. Questa infrastruttura è necessaria”.

Alla domanda se Fiumicino può assorbire lo stesso carico di volumetrie del progetto di Tor di Valle Montino non ha dubbi. “Il progetto sì, ma escludendo le residenze. Nessun problema invece per le attività di supporto allo stadio: uffici, alberghi, attività commerciali, foresteria. Il piano regolatore già le prevede, quindi non è necessaria una variante urbanistica sostanziale, ma solo delle varianti di destinazione. Nessuna possibilità, ribadisco, per le residenze”.

Quanto agli obblighi già sottoscritti dalla società con Luca Parnasi, proprietario delle aree di Tor di Valle, Montino ragiona: “Immagino che sicuramente sarà stato sottoscritto un contratto o un pre-contratto, con obblighi e penali ma, credo, un conto è che una delle parti decida di risolvere il contratto perché ha cambiato idea, altra cosa è che l’investitore si trovi di fronte a un no completo di chi deve decidere, e allora è giustificato, e costretto, a fare un’altra scelta”.