Secondo l'ottica di Di Maio a Verona ci sono i "fanatici" che affrontano il tema della famiglia "con l'odio verso il prossimo e la discriminazione".

La replica di Matteo Salvini: "Se parlare di mamme e papà vuol dire essere sfigati, io sono orgoglioso di esserlo. Odio? Sì, fuori c'è odio. Di Maio sbaglia piazza".

Insomma, la pace tra i due  vice premier appare essere cosa difficile.

La Lega nella città veneta è rappresentata massimamente da Salvini e dai ministri Marco Bussetti e Lorenzo Fontana, il Movimento 5 stelle con Di Maio che ribadisce la contrarietà dal raduno di "fanatici".

"Si parla tanto di famiglia in questi giorni: noi teniamo tanto alla famiglia e siamo molto preoccupati per il fatto che l'italia sia l'ultimo Paese a fare figli in Europa - ha ribadito Di Maio - ma mentre a Verona si sta affrontando questo tema con l'odio verso il prossimo, con le discriminazioni e dicendo che la donna se ne deve stare chiusa in casa ad allevare i figli, noi qui guardiamo al futuro" e ricorda come "nel contratto di governo non c'è niente di quello che si sta discutendo a Verona".

Salvini ha ribadito che la posizione della Lega è quella di "non toccare quello che già c'e'" riferendosi alle leggi su aborto e divorzio e a quelle sulle unioni civili.

Secondo il segretario leghista "un bambino ha bisogno di una mamma e un papà" e ha ribadito la contrarietà alle adozioni alle coppie omosessuali e alla "barbarie" dell'utero in affitto, che "usa la donna come bancomat". "Il 99 per cento dei gay con cui ho avuto modo di lavorare non è interessato", ha affermato, precisando di non avere nulla in contrario alle famiglie arcobaleno, "basta che i bimbi stiano bene".