|
|
|
Ho scelto di non scrivere nulla sull’attuale crisi politica e sulla fine del Governo Prodi. L’ho deciso scientemente, per non formalizzare ed istituzionalizzare una volta di più gli elementi di disturbo che attaccano da sempre il nostro Paese. Parlarne ancora infatti, a mio avviso, è concretizzare ed accettare ulteriormente la nostra condizione sociale e politica, parlandone male ma accettandola poi appieno. Così, su “Gli sComunicati”, una breve pausa di riflessione, piuttosto che l’ennesimo articolo su chi vincerà su chi, e sulla annosa diatriba relativa al nostro farraginoso sistema elettorale. Le facce del Potere, sono sempre le stesse. Il rosso sul nero. Il nero sul rosso. Non possiamo contare su cambiamenti fattivamente migliorativi finchè il gioco della politica si batterà fra la scelta del personaggio di destra o di sinistra, o di ex destra e di ex sinistra, che una volta giunto al potere avrà poche motivazioni a governare un paese ormai palesemente allo sfascio ed orfano di politica e buona amministrazione da tempo immemore. Continueremo così a vivere nella nazione dei Bassolino che vendono – a chi? - una regione intera e la fanno sommergere dalla spazzatura, e per far questo percepiscono mensili da far girare la testa ad un ricco. Nella nazione dei ministri collusi con le cosche delinquenziali. Nell’Italia della Casta, accettata e subita senza mezzi termini. Nel Paese dei pensionati feriti nella dignità dopo una vita di lavoro, dei precari senza casa e famiglia, delle famiglie senza stipendio e senza possibilità di vedere il futuro oltre una settimana…in questa situazione siamo ed aimhè, temo resteremo. E sta divenendo sempre più ambiguo parlarne e discuterne, a meno di un’utopistico totale rinnovamento di facce, modi, proponimenti e valutazioni della situazione italiana. …ma c’è da sperare? |
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 16:58:52 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Un allarme occupazionale che preoccupa un intero settore, ancora chiuso per il lockdown e che non intravede una possibile data di ripartenza del business.
“Sollecitare un intervento governativo è vitale per recuperare l’operatività del settore automotive e la sua capacità di sviluppo decisiva per il progresso economico” – si legge nella lettera.
Un danno economico addizionale poiché non vi sono previsioni sulla data di riapertura dei luoghi di vendita (sale scommesse, sale bingo, sale giochi ecc...
L’emergenza coronavirus in corso non riguarda solo la salute ma anche l’economia delle famiglie, per questo Altroconsumo ha condotto un’indagine per analizzare il peso che sta avendo la pandemia sui bilanci degli italiani