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"Nessun rischio di tornare al delitto d'onore. La gelosia è stata in questo caso un’aggravante dei futili motivi, non un'attenuante". Il presidente della Corte d'Appello di Bologna, Gabriele Colonna, parla con Radio 24 della sentenza per femminicidio, al centro del dibattito negli ultimi giorni, per il richiamo alla "tempesta emotiva" dell'imputato.
"Rientrava in quegli stati emotivi e passionali, che non escludono la punibilità", spiega. Le attenuanti all’imputato sono state concesse soprattutto per "la sua confessione e la disponibilità a risarcire la figlia della vittima", aggiunge.
Intervistato da Raffaella Calandra di Radio 24, il presidente Colonna aggiunge di "avere spesso impressione di giudizi assunti senza aver letto le sentenze. L'opinione pubblica è importante, ma un giudice deve decidere secondo coscienza e diritto. Non possiamo essere compulsati dall'opinione pubblica del momento. In questi ultimi tempi, alcuni casi di riduzione di pena hanno portato a reazioni scomposte". Il presidente della Corte d'Appello considera poi "utile un dibattito sull'accesso al rito alternativo per reati di omicidio. E' sintomatico che l'abbreviato sia usato soprattutto in casi di omicidi con prove schiaccianti, perché garantisce forte riduzione di pena", denuncia. "Ma eliminare l'abbreviato porterebbe ad un aggravio ulteriore sui tempi della Giustizia". Il timore di Colonna è per il "prossimo appello che coinvolgesse situazioni di questo genere: potrebbe risentire di questo dibattito acceso - avverte -e questo non fa bene a nessuno" |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:05:08 |
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