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L’Italia e l’Europa viste da Davos. La manovra, i migranti, la Tav. Ma anche le scelte per il futuro di Unipol Banca e l’approssimarsi del consuntivo 2018 del gruppo. Carlo Cimbri, ad di Unipol, in una pausa dei lavori del World Economic Forum commenta gli scenari emersi dal summit elvetico e non si sottrae alle domande sugli sviluppi nazionali e per il gruppo assicurativo. Spread e tassazione inclusi. Sul tema delle aggregazioni bancarie, Cimbri - in un colloquio con Radiocor Il Sole 24 Ore – torna a bollare come “pura fantasia” l’ipotesi di una fusione a tre tra Unipol Banca, Bper e Mps, circolata nei giorni scorsi e ribadisce che l’obiettivo per il gruppo bolognese è trasformare Unipol Banca facendola confluire in un gruppo più grande. Bper è “una possibilità, ma ce ne sono altre”, l’identikit è di “una banca di medie dimensioni” come può essere Ubi, Banco Bpm, oltre alla stessa Bper. Più propriamente sul gruppo assicurativo, Cimbri ricorda che i dati del consuntivo 2018 saranno pubblicati il 7 febbraio e segnano anche il completamento del piano triennale. “I dati sono tutti in linea con i nostri programmi. Penso che saranno positivi”, sottolinea. Con Bper – ricorda Cimbri – Unipol ha l’autorizzazione della Bce a salire fino al 20%. “Adesso abbiamo il 15%. Abbiamo collegato un ulteriore incremento a una valutazione del piano industriale, che la banca presenterà tra qualche settimana, quindi siamo a ridosso. Siamo soddisfatti del rapporto con Bper, anche se la banca oggi soffre dal punto di vista delle quotazioni di una generale negatività in Borsa per il settore bancario. Però è solida, ha una buona "dotazione patrimoniale”. Potreste salire ancora? “No. Il nostro obiettivo è attestarci in quella posizione, essere un importante azionista di Bper, accompagnarla nel suo sviluppo. Sta facendo bene sul tema della riduzione degli Npl”, risponde Cimbri. Quanto a Unipol Banca, “il nostro obiettivo è trasformarla in una partecipazione bancaria, ovvero farla confluire in un gruppo più grande”. Bper “è una delle possibilità, ce ne sono altre”. Chiaramente “ci vuole una certa dimensione. Unipol Banca è un’opportunità di consolidamento e crescita per una banca di medie dimensioni come può essere Ubi, Banco Bpm o la stessa Bper”. Non ne cambierebbe la taglia, ma aggiungerebbe un po’ di valore, perché “e’ interamente depurata, pulita dagli Npl, ha una buona base di clienti, un portafoglio oggi sano, produce un po’ di reddito”. Il Sole 24 Ore Radiocor Plus |
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I commenti: | |||
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:00:07 |
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