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Una selezione dei migliori documentari italiani nel consueto appuntamento con ItaliaDoc, alla Casa del Cinema dal 24 gennaio Otto documentari più l’inedito titolo che uscirà vincitore dai prossimi Nastri d’Argento in programma ogni giovedì e in replica la domenica
Nove settimane alla ricerca dei veri volti e delle storie vere di un paese, l'Italia di ieri e di oggi, attraverso la lente dei migliori registi di documentario. Un genere che ormai appassiona almeno quanto la fiction e che nel mondo raccoglie premi ovunque quando ha il marchio di qualità del "documentario italiano".
E appunto ItaliaDoc è il titolo dell'annuale rassegna, curata dal giornalista Maurizio Di Rienzo, che Casa del Cinemapropone, ogni giovedì (e in replica la domenica) a partire dal 24 gennaio. Sono storie del nostro Paese (come nel film d'apertura che ci racconta l’Italia della ricostruzione all’indomani della Seconda Guerra Mondiale e quella alle prese con il boom economico e le trasformazioni sociali degli anni Cinquanta), sono ritratti d'artista (come nel bellissimo Sono Gassmann! Vittorio re della commedia di Fabrizio Corallo), sono storie di donne (Arrivederci Saigon di Wilma Labate), oppure sguardi d'autore sulla realtà, fino ai vincitori del Nastro d'Argento assegnato al documentario dal Sindacato dei Giornalisti SNGCI. Chiusura in grande stile il 21 marzo con Il Teatro al lavoro con Toni Servillo. Due buone ragioni per non perdere questi appuntamenti: da un lato il piacere della scoperta perché nella selezione ogni titolo nasconde una sorpresa originale; dall'altro perché il viaggio proposto ci conduce, attraverso il mondo (dal Vietnam alla Palestina), a ritrovare l'Italia che non conosciamo più: un paese caldo di umanità, diverso, vitale e mai ripiegato su se stesso.
L'autore della selezione, Maurizio Di Rienzo, propone la sua visione di ItaliaDoc e ci anticipa le principali tappe: "Il percorso tematico di importanti recenti documentari italiani stavolta risulta a doppio binario. I primi quattro appuntamenti rielaborano eventi e ricordi che intrecciano con forza narrativa storia, società, politica, costume, cinema, partendo finanche da 100 anni fa. Altri quattro focalizzano l’oggi, ciascuno da angolazioni originali, denuncia civile compresa. In più, l’‘incognita’ di uno dei film premiati in febbraio agli annuali Nastri d’Argento al Documentario italiano. Dunque, due i percorsi nei racconti d’ItaliaDoc 2019. Sul binario 1: analisi e affettuosa ironia più che blanda nostalgia nel materiale di repertorio notevolmente assemblato e commentato perBulli e pupe – Storia sentimentale degli anni cinquanta di Della Casa – Ronchini. Il Mediterraneo fra Italia e Libia oggi specchio controverso di migrazioni e politiche dopo decenni di legami e compromessi in Il mare della nostra storia solcato dallo sguardo retroattivo della Gagliardo. Il ‘68 vissuto da rockettare ragazze toscane suonando incredule incredibilmente paracadutate nell’inferno del Vietnam, oggi ritrovate in Arrivederci Saigon dal sapiente occhio/orecchio della Labate. Il sommo irresistibile Mattatore del nostro migliore Cinema inquadrato attraverso filmati e famiglia anche nei suoi epocali saliscendi psicologici in Sono Gassmann! Vittorio re della commedia dell’acuto Corallo. Sul binario 2: lo street artist per eccellenza, manifesto e puntuale quanto inafferrabile e imprevedibile, eccolo protagonista ‘assente’ in L’uomo che rubò Banksy, storia palestinese più reale, e globale, del vero. Altra arte, quella maieutica del Teatro causa e frutto di confronti, parole, fisicità, anime, è fulcro di Il teatro al lavoro colto dal sensibile Pacifico mentre Toni Servillo allestisce con allievi-compagni una pièce di per sé ‘magistrale’. La musica vissuta a 360° da Riccardo Sinigallia, poliedrico nel produrla, verbalizzarla, suonarla, e il coro di chi lo affianca e apprezza nel fluidamente fotografico Backliner di Lovino. La vita interrotta di più persone nel 2009 dalla esplosiva ‘non’ fatalità alla stazione di Viareggio, delinea corpo e sguardo dolenti ma reattivi di un sopravvissuto a quella tragedia in Il sole sulla pelle di Bondielli, docu realmente necessario”.
PROGRAMMA
GIOVEDÌ 24 GENNAIO ore 18.00 Replica domenica 27 gennaio, ore 18.00 BULLI E PUPE – Storia sentimentale degli anni cinquanta di Steve Della Casa, Chiara Ronchini 77’
GIOVEDÌ 31 GENNAIO ore 17.45 Replica domenica 3 febbraio, ore 18.00 SONO GASSMANN! VITTORIO RE DELLA COMMEDIA di Fabrizio Corallo 95’
GIOVEDÌ 7 FEBBRAIO ore 18.00 Replica domenica 10 febbraio, ore 18.00 IL MARE DELLA NOSTRA STORIA di Giovanna Gagliardo 94’
GIOVEDÌ 14 FEBBRAIO Ore 18.00 Replica domenica 17 febbraio, ore 18.00 ARRIVEDERCI SAIGON di Wilma Labate 78’
GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO ore 18.00 Replica domenica 24 febbraio, ore 18.00 BACKLINER di Fabio Lovino 64’
GIOVEDÌ 28 FEBBRAIO ore 18.00 Replica domenica 3 marzo, ore 18.00 IL SOLE SULLA PELLE di Massimo Bondielli 62’
GIOVEDÌ 7 MARZO ore 18.00 Replica domenica 10 marzo, ore 18.00 L’UOMO CHE RUBÒ BANKSY di Marco Proserpio 61’
GIOVEDÌ 14 MARZO ore 18.00 Replica domenica 17 marzo, ore 18.00 Documentario/i vincitore/i del Nastro d’Argento
GIOVEDÌ 21 MARZO ore 18.00 Replica domenica 24 marzo, ore 18.00 IL TEATRO AL LAVORO di Massimiliano Pacifico 61’
CASA DEL CINEMA Spazio culturale di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale Gestione Zètema Progetto Cultura Direzione Giorgio Gosetti in collaborazione con Rai; Rai Cinema 01 distribution
INDIRIZZO Largo Marcello Mastroianni, 1 INFO tel. 060608 www.casadelcinema.it www.060608.it INGRESSO GRATUITO |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:13:02 |
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