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"Perché non possiamo fare a meno dell'Europa" L'Europa è sotto attacco. Il Regno Unito della Brexit è a un passo dal “no deal”, l'uscita dalla Ue senza alcun accordo. L’egoismo sovranista e le nostalgie autarchiche in diversi Paesi - Italia compresa - mettono in discussione l’Unione europea, l’euro e l’idea stessa di Europa, con le elezioni europee alle porte. La retorica dei suoi detrattori la addita come istituzione “matrigna” e, in maniera del tutto aprioristica, origine di tutti i mali nazionali. Ma in realtà ci sono ottimeragioni per restare europeisti, seppur in modo critico e costruttivo. Alessandro Volpi, docente al Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa, le spiega nel libro “Perché non possiamo fare a meno dell'Europa”, dal 31gennaio in libreria per Altreconomia edizioni. Un saggio che affronta - con successo - la complessità del tema e contrappone la forza dei fatti alla vacuità degli slogan, smontando le visioni nostalgiche delle monete nazionali, le tesi autarchiche, le derive protezionistiche e la logica dei muri eretti contro i migranti. La storia, la geografia e soprattutto la logica economica affermano, con chiarezza, che l’Europa e la sua moneta sono indispensabili. L’autore affronta punto per punto 10 grandi questioni legate all’Europa: le dure ripercussioni di un’eventuale uscita del nostro Paese dall’euro e l'assurdità della nostalgia per la lira; le condizioni a cui si possono tenere sotto controllo il debito pubblico e i suoi interessi; il ruolo fondamentale della BCE; il rapporto tra le politiche industriali e gli investimenti pubblici, necessari per far partire la ripresa; il delicato nodo della spesa sociale e della lotta alla povertà, che dovrebbe andare ben oltre i proclami dei politici; le conseguenze negative del protezionismo in termini sociali e ambientali; il “punto caldo” delle migrazioni; le oscillazioni tra principio di rappresentanza e un'infantile “democrazia diretta” fatta dai cosiddetti “popoli”. Con un occhio attento alla consultazione del prossimo maggio.
Scrive infine l'autore sulla necessità dell'Europa:
“Perché non possiamo fare a meno dell'Europa. Contro la retorica anti-euro di sovranisti e populisti”, di Alessandro Volpi. Altreconomia edizioni, 144 pagine, 13,50 euro. In libreria e sul sito altreconomia.it Alessandro Volpi è dottore di ricerca in Storia contemporanea ed è docente di Storia contemporanea, di Storia del movimento operaio e sindacale e di Storia sociale presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa. Ha insegnato presso numerosi Master e corsi di perfezionamento in varie sedi universitarie italiane ed è autore di numerose pubblicazioni e articoli sulle tematiche della storia economica e dell’economia contemporanee. Collabora con il mensile Altreconomia e con il quotidiano Il Tirreno. È stato sindaco di Massa dal 2013 al 2018. Ha scritto “Mappamondo postglobale" (Altreconomia, 2008), “Una crisi tante crisi” (Pacini, 2009), “Sommersi dal debito” (Altreconomia, 2011), “La globalizzazione dalla culla alla crisi” (Altreconomia, 2013), “Fare gli Italiani, a loro insaputa. Musica e politica dal Risorgimento al Sessantotto” (Pacini, 2017).
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 22:44:48 |
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