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Diretto da Marco Paciotti la prima il 9 novembre di uno spettacolo che racconta di sé già dal titolo, in scena fino all'1 novembre al Mattatoio di Testaccio nell'ambito di RomaEuropa Festival. Meraviglia! Come un'esclamazione di gioia l'intento del gruppo ďOndadurto Teatro che ha creato questa rappresentazione immaginifica ed esaltante. Non a caso una compagnia molto avanguardista di Teatro Urbano Physical Theatre e Nouveau Cirque, che mette in moto fantasia e suggestione in cinquanta minuti di spettacolo puro. Una scenografia fatta di oggetti e strumenti, per la realizzazione di Dario Vandelli, ricca di luci e pannelli che alternandosi danno un effetto onirico arricchito da musica originale, di Stefano Saletti, o classica sulle note arcifamose delle stagioni di Vivaldi. Lo scopo è rimanere impressionati ancora una volta di quello che siamo costantemente abituati a vedere intorno a noi. Il caldo dell'estate, il suono fragoroso della cicale, il vento d'autunno tra le foglie cadenti, la neve che ispessisce d'inverno. Una ballerina esterrefatta che vola su un velivolo piccolissimo e magico, un cerchio sospeso dove lasciarsi andare al canto e all'irrazionalita'. Costumi brillanti e movimenti caotici per regalare un'ordine ad un cosmo che cerca improvvisazione. Il tempo che passa a che ci pone l' eterna domanda sull'esistenza. Siamo noi il tempo che scorre, noi lo viviamo e quindi esistiamo è l'ultima estrema conclusione, la memoria e la nostalgia unico segno del nostro passaggio su questa terra. La capacità di stupirsi ancora di fronte al già noto è la ricerca di questo messaggio che gli interpreti hanno saputo raccontare come bambini in un parco giochi con l'aiuto di macchinari e corde e tiranti, un incredibile circo della vita. A ricordarci di essere mortali un battito d'orologio incessante, come cassa di risonanza della nostra finitudine ma anche delle possibilità immense di scoprire ancora l'enorme meraviglia della vita e di tutte le sue mille facce ancora ignote. Spettacolo adatto ad adulti e bambini si inserisce in una emergente tradizione di recitazione senza testo fatta di movimento suono e musica immersa in giochi di luce raffinati ed espressivi grazie alla collaborazione del duo visionario k. B. Project. In un'ottica di Teatro frutto della sinergia e collaborazione tra le parti di scuola e ascendenze differenti di studio e realizzazione scenica. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 12:39:30 |
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