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Ci voleva di ritrovarsi con l'immondizia propria e degli altri cittadfini in casa propria, per vedersi profilare in Italia un accenno di guerriglia urbana di massa. Non sono bastati anni di bastonature in ogni senso, attacchi continui allo stato sociale ormai inesistente, batoste a suon di tasse sempre più onerose. L'Italiano risponde solo di fronte a tonnellate di immondizie. Ed ora, il misfatto che in realtà è generato da anni
ed anni di incuria da parte delle amministrazioni locali, viene fatto migrare di regione in regione, quasi a voler sfidare ancor più, l'ultimo barlume di capacità di sopportazione della Società Italiana.
Sebbene di altre proporzioni rispetto alla Campania, non possiamo certo dire che tutto il centro sud d'italia, non sia coinvolto nel meccanismo abbietto dell'incapacità o mancanza di volontà ad affrontare coerentemente la problematica dei rifiuti urbani. basterebbe transitare in una citta come Roma in certe stagioni, ove persino nelle vie centrali i sacchi di spazzatura giacciono per giorni senza essere ritirati dalle società addette. Ma ora, che di spazzatura si parla ogni giorno, è inutile generalizzare. Sembra comunque che, paradossalmente, in un momento storico come quello che stiamo vivendo, di spazzatura oltre quella chiusa nei sacchetti di plastica, ce ne sia molta anche nelle metodiche di amministrazione del nostro Paese.
Mi riferisco all'ignobile andamento di ogni qualsivoglia riferimento al nostro quotidiano che già da troppo tempo non trova priorità nelle menti e nelle predisposizioni di chi sta al Governo. Si discute di tutto, di come trovare più soldi traendoli dalle tasche dei contribuenti, di come dare meno agevolazioni a chi lavora o chi è arrivato faticosamente alla pensione. Di chi è invalido e si vede respingere ogni sorta di aiuto da chi ci amministra. Di come ribaltare la legge elettorale di turno...di questo sì, si parla. Ma di come non si doveva far finire una nazione intera nella pattumiera, di questo non si parla mai.
Ora, i sacchetti messi a bella mostra in piramidi più o meno variopinte, decretano molto più chiaramente l'attuale situazione italiana. Un teatrino in maschera ove il Grande Burattinaio muove i fili delle proprie marionette, per poi riporle in una scatola a spettacolo concluso. c'è di che inorridire. Altro che cattiva immagine del nostro Paese all'estero. Qui c'è da dire che, qualsiasi Paese estero, molto prima della situazione attuale e generale in Italia, si sarebbe sollevato in una sommossa generale. Ma da noi, abbiamo dovuto aspettare lìaffronto di ritrovarci con la spazzatura in bocca, prima di sortire in una qualche palese opera di ribellione. e ricordiamoci che la spazzatura non è solo storia campana. La campania fa parte del nostro Paese e della nostra Storia. ed il pellegrinaggio delle "navi spazzatura" da una regione all'altra, sono la conferma non solo di una non volontà palese a voler finalmente mettere le cose a posto, ma di come si voglia invece spalmare la stessa problematica a tutto il Paese.
Non c'è volontà ai vertici di ricreare una società favorevole per l'individuo. Per far questo, bisognerebbe iniziare a parlare anche delle piccole cifre, dei bisogni del singolo. Da noi invece, si parla solo di grandi numeri, quasi fosssimo una realtà aziendale da pompare per meglio presentare la nostra immagine ad un mondo esterno pronto a comprarci. Ma nche questa, è storia ormai vecchia. Sta ai cittadini aprire finalmente gli occhi, e ribellarsi tutti insieme ad un Sistema traballante solo per chi lo subisce. Stiamo dando le ultime nostre palide energie, al solito vecchio, trito e ritrito gruppicolo di 2eletti" - in ogni senso - per continuare a farci prendere a bastonate in testa. Quale sarà la prossima sfida alla massa? Aspettiamoci di tutto... |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 17:16:34 |
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