Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali  
Popolazione italiana in diminuzione: i motivi a monte del calo demografico

Popolazione italiana in diminuzione: i motivi a monte del calo demografico
Autore: Editoriale del Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 26/09/2018

Tra i record che non vorremmo dover vantare, in Italia ce n’è uno che non è da sottovalutare: siamo la seconda nazione al mondo a ospitare la popolazione più anziana. Sul podio dei più anziani in assoluto, il Giappone, anche se la situazione tra anziani nazionali e anziani nipponici appare diversa, almeno per ciò che concerne le condizioni di salute: anche su questo piano in Italia stiamo messi peggio. Non abbiamo proprio speranze di poter sfoderare record positivi.

La fase di declino demografico stabile della nostra popolazione, è iniziata nel 2015: a partire da quell’anno infatti, il numero di cittadini di nazionalità italiana ha cominciato a diminuire di circa 100.000 persone l’anno. Una vera emorragia demografica.

Un recente studio, presentato al Festival della Statistica che si è tenuto a Treviso dal 21 al 23 Settembre, ha dimostrato come, entro il prossimo secolo, la popolazione italiana si ridurrà a circa 16mln di persone. Un vero disastro, considerando che oggi la popolazione italiana totale è composta da circa 60mln di cittadini.

Lo studio ha permesso quindi di tracciare, quasi nettamente, il futuro della popolazione italiana, e per farlo è bastato inserire un po’ di dati in uno speciale software, tra cui il tasso attuale di fertilità – che raggiunge un misero 1,34% - o l’aspettativa di vita delle persone nate quest’anno, che possono avere vita garantita, statisticamente parlando, è ovvio, fino a 83,3 anni.

Ma quali sono i motivi che hanno portato la popolazione italiana a questa situazione? Perché lo sviluppo demografico si è inceppato, non consentendo alla nazione di progredire e portandola anzi a rischiare l’estinzione?

Al primo posto troviamo – ovviamente – il calo delle nascite, che dipendono da una minore formazioni di giovani coppie. Questo dipende a sua volta dall’instabilità economica, lavorativa e anche dall’insicurezza sul futuro, determinata dai due criteri precedenti: se ci sono  pochi soldi e il lavoro manca o è precario, non ci si imbarca in un progetto di vita che viene ritenuto troppo oneroso.

Fare figli, e crescerli adeguatamente, costa troppo in una nazione come l’Italia, che ha anche i costi maggiori d’Europa per ciò che concerne l’educazione scolastica, e – più in generale – il mantenimento e la crescita dei figli.

Un dato a conferma: le nascite registrate nel 2017 sono state pari a 496.000 con un calo pari al 2% rispetto all’anno precedente. La riduzione demografica, peraltro, non ha disparità tra nord e sud: si figlia meno ovunque, tranne che in quattro regioni in cui addirittura si registrano aumenti, e che sono il Piemonte, la Basilicata, il Molise e la Sicilia. La Sicilia, storicamente, ha sempre dato un buon contributo allo sviluppo demografico della nazione, così come anche la Basilicata e il Molise. Il Piemonte rimonta dopo anni di calo demografico, peggiorato dalla percentuale sempre più alta di giovani che hanno scelto di emigrare: tra calo delle nascite ed emigrazione, non era difficile capire che l’Italia, anno dopo anno, si sta svuotando della popolazione nazturale.

Al secondo posto nella classifica dei motivi a monte della desertificazione della popolazione italiana, troviamo infatti l’emigrazione degli italiani, dovuta al desiderio di trovare migliori condizioni lavorative, o di trovare un posto di lavoro, visto che qui in Italia – quando va bene – trovi uno straccio di lavoro mal pagato e precario, anche se sul contratto c’è scritto “A tempo indeterminato”, bieca presa in giro che dobbiamo alla riforma del lavoro denominata Jobs Act.

In tutto ciò, parte della componente politica non sembra interessata a prendere seriamente in mano la situazione,  a parte il Ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha promesso - lo scorso Luglio - di varare una sorta di piano nascite, al fine di incrementare la popolazione nazionale. Che tipo di misure? Dagli asili gratuiti per i bimbi italiani, al taglio delle tasse e delle imposte per le neo mamme. Misure sufficienti ad alimentare le nascite? Probabilmente no, considerando che - come scritto in precedenza - la tendenza a una sempre minore natalità, nel nostro paese è determinata da una serie di fattori.

C’è anche da dire una cosa: un tempo si facevano più figli anche se le condizioni economiche non erano delle migliori. Vigeva un diverso sistema sociale, fondato sul lavoro e sul risparmio. Le braccia in più erano una risorsa e non una spesa, e si sviluppava una popolazione di cittadini pronti a diventare adulti che avrebbero messo il loro impegno al progresso della nazione.

Oggi le cose vanno in maniera diversa. Si ha meno coraggio a metter su famiglia, e a buona ragione, visto che lo sguardo sul domani non racconta nulla di certo e nemmeno di buono. Non ci si accontenta di divenire “Due cuori e una capanna” perché nella migliore delle ipotesi la capanna te la devi comprare e non è detto che le famiglie possano sostenerti, o che le banche ti accolgano a braccia aperte. Più in generale, è cambiata la società, la prospettiva, le attese. E’ cambiata la nazione.

Sarebbe ora che ritornasse a essere ciò che era: un territorio meraviglioso popolato da cittadini felici di poter vivere, crescere e invecchiare a casa propria.

Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina 

 

 

 




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 23/11/2024 12:35:53

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Editoriali

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 18/05/2020
Indagine Covid-19 - parte V - Trattati, accordi, riforme e omissioni

Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.

Leggi l'articolo

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Videogames: il governo sostiene le startup del settore

Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.

Leggi l'articolo

Autore: Inchiesta del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Indagine Covid-19 - Parte IV - diffusione nella bassa lodigiana: i dubbi sul depuratore

Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.

Leggi l'articolo

Autore: Intervista del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 13/05/2020
Intervista ad Andrea Vianello - Ogni parola che sapevo

“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -