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Quasi cinque milioni di malati e almeno 75mila psicologi impegnati nella cura dei malati di gioco. E’ il calcolo, figlio del paradosso, realizzato con caustica ironia da Guido Marino, amministratore della società di consulenza Mag e storico analista del settore, dopo che il ministro Di Maio - nella trasmissione “Bersaglio Mobile” – aveva dichiarato che «abbiamo circa 6 miliardi all’anno di spesa sanitaria per l’azzardopatia», cioè il 4% circa della spesa complessiva italiana per la sanità. «Non possiamo che essere soddisfatti dell’incredibile livello raggiunto dalla nostra sanità, privata e pubblica, nella cura e nella prevenzione dei perniciosi effetti del gioco», aggiunge Marino ad Agipronews.
I dati riscontrati da Mag riferiscono che il costo di un’ora di cura per l’azzardopatia è di circa 50 euro (fonte: FederSerd e altri) e che ogni anno sono erogate 120 milioni di ore di cura per i malati di gioco.
Siccome ogni psicologo può prestare al massimo 1.600 ore di lavoro in Italia, emerge un dato clamoroso: ben 75mila psicologi sono impegnati per curare i ludopati. Il protocollo prevede al massimo 25 ore di cura (fonte: FederSerd e altri), quindi in Italia abbiamo 4,8 milioni di malati per gioco patologico: più del 10% dei cittadini adulti.
Dal momento che i malati censiti sono poco più di 20mila ed i giocatori problematici e frequenti sono stimati in meno di 3.000.000, sembra che ci siano 4.780.000 italiani, alcuni dei quali probabilmente nemmeno giocano, che si sottopongono a cura preventiva per evitare di cadere nella ludopatia.
Un paradosso tutto italiano, su cui Marino conclude ironicamente: «Abbiamo la sanità con la maggiore attenzione alla privacy al mondo: è riuscita ad assumere 75.000 psicologi senza farlo sapere a nessuno e ad organizzare un flusso di malati così imponente senza che nessuno l’abbia mai percepito». |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:08:10 |
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