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Sulla grave situazione culturale della popolazione italica mi sono già pronunciato numerose volte nel corso di molti anni, e se insisto ancora su questo argomento è perché ha delle ripercussioni molto gravi in termini di assunzione di responsabilità, consapevolezza e scelte personali e sociali. Il semplice confronto che ho sopra riportato credo che sviluppi bene il concetto che cerco di trasmettervi. Claudio Messora con il suo blog Byoblu è uno dei pochi blogger italiani che da una decina di anni s’impegna a fornire informazioni importanti che vengono censurate dai mass media e che minacciano la libertà di parola, la democrazia, ecc., intervenendo puntualmente denunciando i rischi che corriamo. Nel video di cui sopra riferisce che il gravissimo rischio che l’UE approvasse la nuova legge sul Copyright è stato per il momento arginato (ma ci riproveranno a settembre), che se fosse passato probabilmente già a settembre tutti i blog e video scomodi al potere, non allineati, non innocui ma critici e pensanti, sarebbero stati oscurati con l’alibi della violazione della legge sul copyright, perché anche solo per mettere una foto o citare un passaggio di qualche autore si dovrebbe richiedere la preventiva licenza o autorizzazione, che provocherebbe la paralisi del diritto di informazione e di critica, la morte della democrazia on line, la censura di internet.
Ebbene un video così importante per gli italiani, che si presume almeno la metà navigano abitualmente in rete, ha avuto “solo” (si fa per dire) 23.551 visualizzazioni in un giorno dalla sua pubblicazione on line. Ho scritto “solo” perché Claudio Messora ha oltre 180mila iscritti al suo video-blogger su YouTube, che sono un’enormità per un paese culturalmente troglodita come l’Italia, il ché significa che solo il 15% dei suoi iscritti ha visionato un video tanto importante.
Al contrario un semplice spezzone di una partita del Mondiale di calcio che si sta giocando in Russia ad appena 19 ore dalla sua pubblicazione ha già avuto oltre 308mila visualizzazioni, oltre dodici volte più di Messora. E questo nonostante le partite siano già state viste in televisione. Attorno a casa mia tutti i vicini sono sintonizzati sulle partite del Mondiale, non ho mai sentito tanto silenzio in vita mia da quando è iniziato il Mondiale, perché non giocando l’Italia i toni sono sommessi, le conversazioni sussurrate, c’è come un lutto elaborato ricorrendo al mutismo, ed anche quando vedono segnare dei goal non se ne accorge nessuno all’esterno delle loro abitazioni, la gioia è contenuta, moderata, politicamente corretta.
Ma il massimo del silenzio lo si rileva nei giorni in cui non si giocano partite, i televisori sono addirittura spenti, preferendo i miei vicini uscire per socializzare. Ottima scelta.
Con questa comparazione non intendo certo essere critico nei confronti del calcio in sé come scelta di divertimento e diversivo, essendo giocato da millenni, da antiche civiltà anche a distanza di parecchie migliaia di km da noi in tutti i continenti, ma sono critico nei confronti del disimpegno e disinformazione accettata passivamente nei confronti dei rischi che sta correndo la libertà e la democrazia, non solo nel nostro paese ma nel continente europeo. Par avere un’idea dei termini di paragone non si può neppure ricorrere alle percentuali, perché fatto cento il termine di riferimento, cioè prendendo cento persone non ne abbiamo neppure una che sia correttamente informata su quanto riferisce Claudio Messora sul suo video, mentre ne troveremo minimo 80 che sono perfettamente informate sull’esito dei mondiali di calcio.
E’ questo che mi allarma. Non lo sarei (allarmato) se le visualizzazioni dei due video fossero invertite, come dovrebbe essere in una società evoluta abituata a documentarsi ed informarsi da più fonti, sapendosi dare le giuste priorità fiutando i pericoli e le mistificazioni. E che i rischi che stiamo correndo siano concreti è dimostrato ad esempio dal fatto che da una decina di giorni PANDORA TV di Giulietto Chiesa non trasmette più i suoi video informativi, perché il canale è stato oscurato da YouTube ricorrendo a motivi pretestuosi e inverosimili che cercano maldestramente di nascondere la semplice verità, che era scomodo al potere e al politicamente corretto e quindi hanno applicato la censura per impedire che continuasse ad espandersi guadagnando sempre nuovi spettatori ed estimatori.
Una censura arbitraria e unilaterale senza diritto di difesa, in quanto YouTube impedisce praticamente di dimostrare l’illegittimità delle sue censure, avendo il potere di decidere autonomamente e inappellabilmente.
Se le partite di calcio sono più importanti per gli italiani di quello che sta accadendo alla rete, allora non ci sono speranze, il destino è segnato, l’oscurantismo regnerà sovrano.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 22:50:12 |
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