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Gli italiani chiedono maggiore libertà di ricerca e autodeterminazione. E’ quanto emerge da un’indagine commissionata da Associazione Luca Coscioni a SWG, che ha interpellato un campione di 1000 persone su temi come fine vita, aborto, fecondazione assistita, cannabis, droghe e disabilità, tutti temi al centro del XIV Congresso dal titolo “Le libertà in Fiera”, che si svolgerà a Bari dal 3 al 6 ottobre."Gli italiani si dimostrano ancora una volta più avanti dei capipartito e chiedono riforme di libertà per potere decidere sulla propria vita e sulla propria morte", afferma Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni. "Al Congresso di Bari abbiamo invitato tutti, governo e opposizione. Ma una cosa è certa: non staremo ad aspettare che si mettano d'accordo tra loro e 'concedano' forse un giorno quelle riforme per le quali i cittadini sono pronti da molto tempo. A Bari discuteremo nuove iniziative di partecipazione democratica e di disobbedienza civile sui temi per i quali, come diceva Luca Coscioni'le urgenze dei malati non possono aspettare'. Sarà quindi innanzitutto il Congresso degli scienziati, delle persone con disabilità, dei malati e di tutti i cittadini che hanno fiducia in sé stessi e nella propria sete di libertà", ha concluso Cappato. "Dopo la grande stagione dei diritti civili degli anni '70, che portò all'Italia la legalizzazione del divorzio e dell'aborto, come Associazione Luca Coscioni abbiamo rimesso le libertà nell'agenda politica", sostiene Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni. "Nonostante la paralisi dei partiti, con le nostre azioni di iniziativa popolare, di azione giudiziaria e di disobbedienza civile abbiamo ottenuto la legalizzazione dell'analisi genetica preimpianto, della fecondazione eterologa, della sospensione delle terapie e del testamento biologico. Con la sentenza della Consulta sul processo Cappato abbiamo fatto un altro passo avanti verso il diritto a vivere liberi fino alla fine. A Bari, il nostro congresso sarà una vera e propria Fiera delle libertà, per completare con la conquista di nuovi diritti quel percorso avviato negli anni '70", ha concluso Gallo. In particolare dal sondaggio è emerso che il testamento biologico è conosciuto dall’83% degli intervistati, ma il 71% ignora le procedure per il rilascio delle Disposizioni anticipate di Trattamento. Per l’84% la causa di questa difficoltà è da legare alla scarsa informazione resa disponibile da parte delle istituzioni. La metà rileva l’assenza di un’adeguata tutela e disciplina giuridica relativamente al fine vita. Aumentano i favorevoli a una legge che regolamenti l'eutanasia anche a seguito della storica sentenza della Corte Costituzionale sul caso Cappato e e Dj Fabo. Il 56% degli italiani è assolutamente a favore di una legge, con un ulteriore 37%, a sostegno di una regolamentazione dell’accesso a determinate condizioni fisiche e di salute. A chiedere l’Eutanasia Legale è quindi il 93% dei cittadini, un dato mai registrato prima d’ora. Secondo il sondaggio, inoltre, il 73% dei cittadini italiani si dichiara favorevole all'aborto. Il 53% dei cittadini è a favore della regolamentazione della cannabis, per il 61% l’ideale sarebbe reinvestire le maggiori entrate per lo stato in fini sociali o in regioni depresse economicamente. Non solo. L’82% vorrebbe norme per tutte le forme di procreazione assistita. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 23/11/2024 15:37:05 |
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