Sei nella sezione Mondo   -> Categoria:  Immigrazione  
Iraq: MSF inaugura nuova unità chirurgica per i feriti di Mosul

Iraq: MSF inaugura nuova unità chirurgica per i feriti di Mosul
Autore: Redazione Esteri
Data: 05/05/2018

Una sala operatoria mobile, un reparto di degenza con 33 posti letto e un’area dedicata agli interventi di salute mentale. È la nuova struttura per cure post-operatorie che Medici Senza Frontiere (MSF) ha aperto nei giorni scorsi a Mosul Est per fornire assistenza medica a persone ferite da traumi violenti o accidentali durante il conflitto per la presa di Mosul. In questa nuova unità, sorta nel complesso ospedaliero Al'Salaam e Al'Shifaa, MSF fornirà interventi chirurgici, assistenza post-operatoria, trattamenti di salute mentale e riabilitazione attraverso un'unità specifica la cui gestione sarà in partnership con l’organizzazione Handicap International.

 

Mosul aveva uno dei migliori sistemi sanitari in Iraq, ma il conflitto ha avuto un impatto devastante sulle infrastrutture, il personale e le attrezzature mediche”,dichiara Heman Nagarathnam, capo missione di MSF in Iraq. Prima delle ostilità si contavano più di 3.500 posti letto disponibili negli ospedali di Mosul, ma nove ospedali sono stati completamente distrutti nei combattimenti e oggi restano meno di 1.000 posti letto disponibili. È davvero difficile per gli abitanti di Mosul avere accesso alle cure mediche”.

 

Gli ospedali continuano ad essere il bersaglio delle guerre nonostante due anni fa il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite approvava la risoluzione 2286 per proteggere gli ospedali, i pazienti e il personale sanitario nei conflitti. “Ventiquattro mesi dopo, possiamo dire che nulla è cambiato. Gli attacchi agli ospedali non si sono fermati: più di 100 all'anno nei conflitti in corso. MSF ribadisce con forza che gli ospedali non devono essere un bersaglio. Voltare le spalle a questo principio equivale a voltare le spalle alle fondamenta dell’etica medica”, dichiara François Dumont, direttore Comunicazione e Advocacy di Medici Senza Frontiere.

 

Per questo MSF supporta le popolazioni più vulnerabili nelle zone di conflitto, come a Mosul Est dove la nuova struttura è gestita da un team di 30 medici altamente qualificati, internazionali ed iracheni, in grado di accogliere i pazienti trasferiti da ospedali pubblici che necessitano di chirurgia d’urgenza o cure post-operatorie.

 

Molti feriti di guerra hanno spesso ricevuto sulla linea del fronte, o poco lontano, un rapido intervento chirurgico salvavita, ma oggi necessitano di una nuova operazione, terapie del dolore o riabilitazione per riguadagnare l'uso di arti e muscoli danneggiati”, spiega Nagarathnam di MSF. “Lavoreremo a stretto contatto con l’ospedale Al'Salaam e la Direzione della Salute di Ninewa per individuare i pazienti che necessitano di cure nella nostra struttura. Come organizzazione medica, continueremo anche a sostenere il sistema sanitario di Mosul".

 

Nel 2017 MSF ha lavorato a Mosul e dintorni per fornire cure salvavita alle persone colpite dal conflitto. MSF ha aperto diverse cliniche a Mosul Est e Ovest e ha gestito quattro progetti negli ospedali offrendo servizi come cure d’urgenza, terapia intensiva, operazioni chirurgiche e assistenza sanitaria materno-infantile. MSF gestisce attualmente un ospedale a Mosul Ovest e sta costruendo un nuovo pronto soccorso presso l'ospedale Al'Salaam.

 

MSF lavora in Iraq dal 1991 e attualmente gestisce progetti medici in otto governatorati. Da luglio a dicembre 2017, MSF ha fornito 28.658 interventi di pronto soccorso e ha eseguito quasi 2.000 interventi chirurgici. MSF offre assistenza medica neutrale e imparziale senza distinzioni di provenienza, religione o appartenenza politica. Per garantire la sua indipendenza, MSF non accetta finanziamenti da alcun governo o agenzia internazionale per i suoi programmi in Iraq, basandosi esclusivamente su donazioni private per svolgere il proprio lavoro.




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 26/12/2024 04:52:31

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Immigrazione

Autore: Redazione Esteri
Data: 11/05/2020
COVID-19: Ationaid: Allarme in Kenia. Subito acqua e kit igienici'

Acqua pulita e kit igienici per prevenire il diffondersi del coronavirus tra le comunità più vulnerabili in Kenya. Dal 1° maggio al 15 giugno attivo il numero solidale 45511 per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Esteri
Data: 18/10/2019
Libia: chiude il centro di detenzione di Misurata. Profughi e migranti in condizioni inumane

Uomini, donne e bambini arbitrariamente detenuti per mesi e in molti casi per anni, con poco accesso a cibo, acqua e accesso all’aria, saranno esposti alle stesse condizioni disumane. 

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Esteri
Data: 12/10/2019
Roberta Pinotti (PD): 'L'Europa deve far sentire la propria condanna alla Turchia'

“L’Europa deve far pesare la propria indignazione e condanna con delle sanzioni economiche nei confronti della Turchia”

Leggi l'articolo

Autore: Emanuele La Fonte - Redazione Esteri
Data: 11/10/2019
Siria: la Turchia all'attacco dei curdi. Erdogan 'Vi invieremo 3,6 milioni di rifugiati'

Secondo il rapporto delle forze curde 5 soldati turchi sarebbero rimasti uccisi. Nel frattempo ad Ankara è scattata un'inchiesta per "propaganda del terrore" e le indagini si concentrano i leader filo-curdi.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -