Sei nella sezione Italia   -> Categoria:  Attualita  
Festa delle Donne: tra gli italiani e le italiane persistono gli stereotipi di genere.

Festa delle Donne: tra gli italiani e le italiane persistono gli stereotipi di genere.
Autore: Redazione Attualita'
Data: 08/03/2018

In occasione della Festa della Donna WeWorld, Organizzazione non governativa che da quasi 20 anni si occupa di difendere i diritti di donne e bambini in Italia e nel mondo, vuole ricordare quanto ancora gli stereotipi di genere persistano nel nostro Paese.

 

Da sempre WeWorld sostiene, infatti, che per sconfiggere la violenza sulle donne e sui bambini sia necessario un profondo cambiamento culturale. Dai risultati della ricerca “Gli italiani e la violenza assistita” condotta su 1000 italiani (uomini e donne) da IPSOS per WeWorld Onlus, esce un Paese ancorato agli stereotipi di genere, in cui spesso sono proprio le donne ad alimentarli.

 

Ecco l’elenco degli stereotipi più diffusi in Italia:

 

1. La donna è capace di sacrificarsi per la famiglia molto più di un uomo (il 65% dei rispondenti è d’accordo con questa affermazione)

2. Per una donna è molto importante essere attraente (62%)

3. Tutte le donne sognano di sposarsi (37%)

4. In presenza di figli piccoli è sempre meglio che il marito lavori e la moglie resti a casa coi bambini (36%)

5. Per l’uomo più che per le donne è molto importante avere successo nel lavoro (35%)

La maternità è l’unica esperienza che consente ad una donna di realizzarsi completamente (32%)

7.   È soprattutto l’uomo che deve mantenere la famiglia (28%)

8.  Avere un’istruzione universitaria è più importante per un ragazzo che per una ragazza (17%)

9.   È giusto che in casa sia l’uomo a comandare (13%).

 

La ricerca ha inoltre individuato quali sono i comportamenti discriminatori nei confronti della donna ritenuti accettabili per gli italiani:

 

1.    Fare battute e prese in giro a sfondo sessuale (accettabile per il 19% dei rispondenti)

2.   Fare avances fisiche esplicite (17%)

3.   Obbligare la donna a lasciare il lavoro o a cercarne uno (10%)

4.   Impedire ad una donna qualsiasi decisione sulla gestione dell’economia familiare (9%)

5.   Controllare o impedire le amicizie di una donna con altre persone (8%)

6.   Umiliare verbalmente (8%)

7.   Rinchiudere una donna in casa o controllare le sue uscite o le sue telefonate (7%)

8.   Minacciare o insultare (6%)

9.   Sottrarre alla donna il suo stipendio (5%).

 

Dai dati raccolti dall’indagine di IPSOS - ha dichiarato Marco Chiesara, Presidente WeWorld Onlus - emerge che gli stereotipi di genere non appartengono solo agli uomini ma anche alle donne. Questo dato trova conferma in ciò che ci riportano le operatrici dei nostri Spazio Donna dove le attività di empowerment femminile vengono messe in campo ogni giorno per combattere gli stereotipi là dove si pensa che non possano esistere: nella mente delle donne stesse.

Riuscire a modificare il modo in cui gli uomini vedono le donne e il modo in cui le donne considerano se stesse è un lavoro duro, ma non impossibile – continua Chiesara. Sicuramente, perché un cambiamento si realizzi, è fondamentale portare avanti il dialogo con le future generazioni, tenendo sempre presente che anche i bambini e i ragazzi sono spesso a loro volta coinvolti in casi di violenza domestica”.

 

La violenza domestica infatti non riguarda solo le donne, anche i bambini sono oggetto di quella che viene definita violenza assistista. È ampiamente riconosciuto tra l’altro che una bambina che ha assistito a episodi di violenza sulla propria madre avrà maggiori probabilità di essere vittima di violenza da adulta, così come un bimbo avrà maggiori probabilità di diventare un adulto abusante.

 

“La strada per raggiungere la vera parità di genere, a partire dal modo in cui le donne considerano se stesse fin da piccole – conclude Chiesara -  è molto lunga ma attraverso il nostro lavoro e le nostre campagne ribadiamo tutti i giorni, e oggi 8 marzo ancora di più, che la violenza si combatte con la prevenzione e che la prevenzione deve passare necessariamente anche da una corretta educazione”.




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 07/09/2024 15:49:57

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Attualita

Autore: Angela Frazzetta - Redazione Attualita'
Data: 25/05/2020
60.000 assistenti civici volontari per il rispetto del distanziamento sociale

I sindaci italiani arruoleranno 60.000 volontari maggiorenni, a patto che siano siano disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza o di ammortizzatori sociali.

Leggi l'articolo

Autore: Sara Preatoni - Redazione Attualita'
Data: 23/05/2020
Fake news: come riconoscerle

Se volessimo individuare un trend che purtroppo sta caratterizzando questi ultimi anni, sicuramente la diffusione delle “fake news” sarebbe uno di questi. Cosa sono le fake news?

Leggi l'articolo

Autore: Editoriale di Daniel Abruzzese
Data: 19/05/2020
La crisi del lowcost: la fine dell'Europa?

Al di là dell’ottimismo sbandierato da Ryanair, che vorrebbe invogliare i clienti a tornare a volare ancora prima della fine dell’estate, l’era dei voli lowcost pare volgere al termine. 

Leggi l'articolo

Autore: Sergio Ragaini - Redazione Attualita'
Data: 18/05/2020
Se non puoi combatterli….

Questa è la vita: andare verso la bellezza, andare verso l’armonia. La vita è contatto, scambio. Non è ritrarsi, non è allontanarsi credo che il vero virus sia proprio questo allontanarsi, questo evitare il contatto e lo scambio, questo impedire le relazioni.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -