Sei nella sezione Mondo   -> Categoria:  Cronaca dal Mondo  
Rohingya: oltre 340.000 bambini nei campi di Cox’s Bazar vivono nel timore di subire violenze

Rohingya: oltre 340.000 bambini nei campi di Cox’s Bazar vivono nel timore di subire violenze
Autore: Redazione Esteri
Data: 27/02/2018

A sei mesi dal 25 agosto 2017, data in occasione della quale ha avuto inizio l’escalation di violenza in Myanmar, un nuovo rapporto denuncia le condizioni dei bambini rohingya fuggiti in Bangladesh

Uomini violenti in agguato nella foresta, trafficanti di esseri umani che si aggirano nella notte, animali selvatici: sono tra le paure più pressanti dei bambini rohingya fuggiti dagli scontri in Myanmar e giunti in Bangladesh, come racconta un rapporto lanciato oggi da Save the Children, World Vision e Plan International in occasione dei sei mesi dall’inizio della crisi, periodo di tempo durante il quale almeno 688.000 rifugiati, oltre metà dei quali bambini, sono scappati dallo stato del Rakhine e hanno trovato riparo in fragili tende di plastica negli insediamenti sovraffollati di Cox’s Bazar.

In una delle analisi più esaurienti realizzate a oggi sulla vita dei rifugiati nei campi di Cox’s Bazar, “Childhood Interrupted”, l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro denuncia le numerose paure e sfide quotidiane affrontate dai minori, molti dei quali riferiscono di aver assistito, quando ancora in Myanmar, a violenze brutali, all’uccisione di membri della famiglia o alla distruzione delle proprie case, rase al suolo dal fuoco.

La raccolta della legna da ardere, le condizioni delle tende, la mancanza di accesso all’educazione: sono queste le tre maggiori cause di apprensione emerse dal rapporto, basato sul confronto svolto in focus group e su interviste con 200 minori rohingya e della comunità ospitante e 40 madri.

Tra le preoccupazioni manifestate, emerge quella espressa dalle ragazze che, come spiegato ai ricercatori, hanno paura di usare i bagni dei campi, a causa del timore di subire molestie; si trovano così, spesso, ad attendere per ore, fino a quando “gli uomini se ne vanno”. I ragazzi, invece, hanno raccontato di essere spaventati per le condizioni di sicurezza delle proprie tende, fatte di bambù e plastica: “A volte vengono i ladri e rubano le nostre cose. Non abbiamo modo di chiudere le tende” racconta un giovanissimo rifugiato.

Più bambini, inoltre, hanno rivelato di temere il momento della raccolta della legna per il fuoco a causa di coloro che chiamano “uomini della foresta” – secondo quanto riferito si tratterebbe di persone in agguato nel bosco, pronte a picchiarli e a urlare loro contro - così come della presenza di animali selvatici quali elefanti e serpenti. “Tutti quanti siamo in pena quando raccogliamo la legna. Una volta una ragazza è stata stuprata mentre lo faceva, era notte”, ricorda una bambina.

Anche il rischio di divenire vittime del traffico di minori è tra le principali preoccupazioni indicate dai bambini: alcuni affermano di trascorrere molto tempo a casa per restare al sicuro e spiegano di spostarsi in gruppo quando devono lasciarla. Un timore condiviso anche dalle madri. Una di loro, intervistata, mette in guardia circa il fatto che i “rapitori si aggirano, potrebbero prendere i nostri bambini”. Sono almeno 28 i casi di traffico di minori, finora confermati, che hanno avuto luogo nei campi di Cox’s Bazar da agosto, tuttavia gli operatori umanitari temono che il numero reale sia molto più alto [1].

I bambini ascoltati hanno anche evidenziato alcuni miglioramenti avvenuti nei campi: diversi hanno detto che la chiamata alla preghiera cinque volte al giorno li aiuta a sentirsi parte della comunità; si sentono inoltre confortati dalla presenza delle organizzazioni umanitarie e dell’esercito del Bangladesh.

Non possiamo aspettarci che i bambini rohingya superino le esperienze traumatiche che hanno patito, quando continuano a essere esposti all’insicurezza e al timore di subire violenza nei campi” ha commentato Mark Pierce, Direttore di Save the Children in Bangladesh [2]. “Lo straziante messaggio di questi bambini è che hanno paura: paura degli animali selvatici, di andare al bagno, di essere attaccati mentre raccolgono la legna, di essere rapiti durante la notte, di ciò che il futuro riserva loro. Non è questo il modo di vivere per dei bambini, specialmente dopo essere scappati dalla violenza e dagli orrori del Myanmar. Hanno bisogno di supporto continuativo per essere aiutati a sentirsi più sicuri”.

Orla Murphy, Direttrice di Plan International in Bangladesh [3], ha aggiunto: “Non c’è dubbio che questa crisi rappresenti un’emergenza per ciò che riguarda i bambini. Ci hanno raccontato che i loro mondi sono stati distrutti: sono passati dalla vita in comunità dove conoscevano il quartiere, avevano amici stretti, una routine, una buona varietà di cibo e luoghi sicuri dove giocare a un posto caotico, sovraffollato e spaventoso. Molti sono orfani e vivono in un perenne stato di ansia. Affrontare le preoccupazioni legate alla sicurezza di questi bambini deve essere la nostra priorità numero uno”.

“I bambini meritano di crescere in un mondo libero dalla paura, circondati da coloro che li amano, messi in condizione di poter vivere a pieno la loro esistenza” ha concluso Fred Wittevee, Direttore di World Vision in Bangladesh [4]. “Sono scioccato e affranto per ciò che i bambini stanno affrontano nei campi rifugiati di Cox’s Bazar. Non chiedono molto: luci per rendere sicuro anche di notte il percorso fino al bagno, ripari adeguati per non essere costretti a dormire nella stessa stanza con degli sconosciuti, un migliore accesso all’educazione”.

Le tre organizzazioni hanno proposto delle misure per fronteggiare le problematiche indicate dai bambini. Tra queste il riesame delle pattuglie di sicurezza della comunità già esistenti nei campi, ma anche la promozione di una maggiore consapevolezza rispetto ai rischi legati al traffico di esseri umani, per prevenirne episodi e per assicurare che informazioni accurate contrastino pettegolezzi e paure infondate. Le agenzie, inoltre, incoraggiano una disposizione del campo che sia più a misura di bambino e la disposizione di una segnaletica in risposta al timore di perdersi tra le tende. L’ultima delle misure proposte, infine, è quella di assicurare il coinvolgimento delle adolescenti nelle attività e nelle iniziative che promuovano il loro senso di sicurezza.

Al seguente link è possibile scaricare il rapporto “Childhood Interrupted”: https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo/pubblicazioni/infanzia-interrotta




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 01/06/2024 02:45:47

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Cronaca dal Mondo

Autore: Redazione Esteri
Data: 27/05/2020
Traffico di droga: le società fantasma dei cartelli messicani

La rete più articolata, e che riguarda uno degli importi più elevati da record, è stata scoperta dall'Unità di informazione finanziaria (FIU) del Tesoro nel 2014.

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Esteri
Data: 14/05/2020
Afghanistan: attacco a un reparto maternità di Kabul

I primi momenti della vita di un neonato dovrebbero trascorrere tra le braccia di sua madre, non in un ospedale in fiamme con proiettili e bombe che piovono...

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Cronaca
Data: 08/05/2020
Allarme Interpol: droga consegnata domicilio con il cibo

Le organizzazioni criminali stanno ricorrendo ai servizi di consegna di cibo per trasportare la droga e altre sostanze illecite, mentre i Paesi sono in preda al lockdown a causa della pandemia globale di Covid-19. 

Leggi l'articolo

Autore: Di Luca De Rossi - Redazione Esteri
Data: 07/05/2020
Coronavirus: in Olanda aumenta l'uso di cannabis a causa dell'isolamento forzato

Il consumo di cannabis in Olanda e’ aumentato durante la crisi causata dall’avvento del coronavirus.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -