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Lo scorso 5 Febbraio, avevamo parlato di Free Modem Alliance, la coalizione nata a sostegno del diritto dei consumatori alla libertà di scelta dei modem e dei router quando si sceglie di abbonarsi a un servizio offerto da un operatore telefonico o di gestione dei servizi web. Di seguito, l'intervista a VTKE, Associazione dei fabbricanti di terminali di telecomunicazione, realizzata dal nostro direttore Responsabile, Emilia Urso Anfuso D - In questi ultimi tempi c’è molto fermento intorno al tema del potere e controllo operato da gestori telefonici e provider ai danni dei consumatori. Una recente misura governativa ha imposto, ai gestori telefonici, di tornare alla fatturazione mensile. Anche il tema dell’imposizione dell’acquisizione di modem e router forniti dai provider è un tema particolarmente importante e sentito: riuscirete – innanzitutto – a sensibilizzare i consumatori su questo tema, e con quali azioni? R - Secondo la legislazione dell'UE, i consumatori sono già liberi di scegliere il proprio modem o router. Tuttavia, diversi operatori di rete continuano ad imporre ai loro clienti restrizioni alla scelta e all'uso delle apparecchiature terminali. Abbiamo constatato che molti consumatori sono insoddisfatti di questa situazione. La FREE MODEM ALLIANCE, di cui facciamo parte, vuole quindi sensibilizzare i consumatori sul loro diritto di scegliere liberamente il proprio modem o router e dare loro voce, promuovendo il ripristino della libera scelta del terminale in Italia. La limitazione della libera scelta dei terminali è tanto più incomprensibile se la si confrontai con altre situazioni: sarebbe assurdo se le aziende fornitrici d' acqua rendessero obbligatorio l'uso di un certo rubinetto. Tuttavia, la pratica degli operatori di rete spesso non è messa in discussione, anche se ha diverse conseguenze negative – basti pensare alla protezione dei dati, la privacy, la sicurezza informatica o la neutralità della rete. La campagna avviata da Modemlibero.it persegue lo stesso obiettivo. Quale membro di FREE MODEM ALLIANCE, Modemlibero.it mira a raggiungere il maggior numero possibile di consumatori per renderli consapevoli del cosiddetto "ISP lock". D – Nel nostro paese, la Legge Europea in materia di liberalizzazione dell’utilizzo di modem e router è stata approvata solo lo scorso 8 Novembre 2017. Al momento però, non sono previste sanzioni e l’AGCOM, attualmente, è “in consultazione” per stabilire – in maniera netta – quali possano essere le ripercussioni, anche economiche, nei confronti dei provider inadempienti. E’ abbastanza scontato immaginare come, anche in questo caso, le sanzioni pecuniarie non trovino efficacia. Voi cosa ne pensate? Quali sarebbero le misure da adottare per fermare questo mal costume? R - Tutte le azioni contrarie alla legge devono essere sanzionate - questo aiuta ad evitare che i cattivi esempi possano essere facilmente copiati. Pertanto è sicuramente positivo che il Parlamento abbia conferito all'AGCOM un maggiore potere sanzionatorio. Ma al di là di questo, anche il consumatore può fare molto, informandosi sul suo diritto di scegliere liberamente il terminale di accesso alla rete o leggendo attentamente i contratti che sottoscrive. I consumatori insoddisfatti del fatto che il loro operatore di rete limita la scelta libera del modem/router possono presentare un reclamo all' autorità garante, inviando così un segnale importante. D – Oltre al fatto che, imponendo l’utilizzo di router e modem proprietari si limita la garanzia, per i consumatori, sulla sicurezza dei dati, così facendo si limita anche la possibilità di passare a un diverso provider. Come è stato possibile che, per così tanti anni, non si sia pensato di metter mano alla questione? R - Molti consumatori probabilmente hanno semplicemente pensato che la pratica degli operatori di rete fosse corretta. Non sapevano del loro diritto alla libera scelta del router e delle conseguenze negative che la restrizione della libera scelta del router ha comportato. Ora che altri paesi europei e l'Unione europea stessa hanno preso provvedimenti in merito, sempre più italiani si rendono conto di questo problema. Tuttavia, c' è ancora molto da fare per sensibilizzare gli utenti in merito ai loro diritti, fornendo informazioni e dando voce alle tante persone che reclamano il loro diritto alla libertà di scelta. D – i provider, per imporre l’acquisizione dei router e dei modem forniti ai consumatori, sfruttano un cavillo: questi congegni sono ritenuti essere “l’ultimo terminale della rete pubblica” e quindi, deve rimanere sotto il controllo del provider. Non sarebbe stato più semplice imporre la cancellazione di questo cavillo? Oltretutto, è come dire: “Tu, consumatore, devi pagare qualcosa che appartiene a me”… R - A nostro parere, il quadro giuridico non lascia spazio all' interpretazione: in base al Regolamento UE 2015/2120 gli utenti finali hanno il "diritto di[...] utilizzare apparecchiature terminali di loro scelta". Tutte le parti interessate devono semplicemente conformarsi a queste disposizioni o, se è il caso, essere obbligate a farlo. I consumatori dovrebbero avere la libera scelta se acquistare il proprio router/modem o utilizzarne uno fornito dal loro operatore di rete. ©Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina |
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 24/11/2024 22:03:30 |
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