Sei nella sezione Mondo   -> Categoria:  Cronaca dal Mondo  
Siria: oltre 110.000 bimbi costretti ad abbandonare le proprie case

Siria: oltre 110.000 bimbi costretti ad abbandonare le proprie case
Autore: Redazione Esteri
Data: 22/01/2018

Siria: Save the Children, oltre 110.000 bambini costretti ad abbandonare le proprie case a causa dei combattimenti in corso a Idlib, in un nuovo grave movimento di sfollati interni. Case e ospedali rasi al suolo dalle bombe, oltre 500 scuole obbligate a chiudere nella città

7.000 persone costrette a spostarsi ogni giorno, oltre la metà degli sfollati recenti è rappresentata da bambini. Ripari, cibo, acqua e medicine sono insufficienti a soddisfare i loro bisogni, come denuncia l’Organizzazione.

 

L’escalation dei combattimenti nella parte meridionale di Idlib ha dato luogo a uno dei più gravi spostamenti di massa ai quali si è assistito in Siria dall’inizio del conflitto.

A denunciarlo è Save the Children, l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro.

Nelle ultime settimane i combattimenti hanno costretto circa 200.000 persone  – il 54% delle quali rappresentato da bambini  – a fuggire verso nord, mentre i bombardamenti hanno condotto alla chiusura centinaia di scuole e raso al suolo case e ospedali. Molti hanno trovato rifugio all’aperto, dove sono esposti a temperature gelide, o in edifici abbandonati. Con combattimenti su tutti i fronti, tanti sono intrappolati senza alcuna possibilità di fuga.


La situazione è così grave da risultare come uno dei più grandi spostamenti di massa avvenuti nel corso del conflitto, ormai giunto a quasi a sette anni, con oltre 7.000 persone che, in media, si spostano ogni giorno e un numero di persone costrette a spostarsi quattro volte superiore a quello registrato durante le ultime fasi dell’offensiva di Aleppo.


I partner di Save the Children prevedono che ulteriori decine di migliaia di persone siano costrette a fuggire verso nord nelle prossime settimane, coi combattimenti che, verosimilmente, penetreranno più a fondo di Idlib. Le infrastrutture civili continuano a essere sotto attacco, con 7 scuole e 12 strutture sanitarie che risultano essere state recentemente bombardate. Più di 500 scuole – oltre un terzo delle scuole di Idlib – sono state obbligate a chiudere, incluse alcune supportate da Save the Children.

Questo movimento di massa sta mettendo sotto enorme sforzo servizi già tirati all’eccesso. Idlib è già il riparo di più di un milione di sfollati che vi hanno cercato un rifugio o si sono trasferiti qui da altre parti della Siria. Molti sono fuggiti a Idlib in seguito ai combattimenti avvenuti a Aleppo o in altri luoghi del paese, mentre altri vi hanno fatto ritorno di recente dopo essere stati nei vicini Libano e Turchia e si trovano ora nuovamente al centro del conflitto.

A lungo vista come roccaforte dell’opposizione, Idlib è stata dichiarata zona di “de-escalation” lo scorso maggio con un accordo firmato dal governo siriano, dall’Iran, dalla Turchia e dalla Russia. Tuttavia i combattimenti sono tornati a intensificarsi rapidamente e sono ora ulteriormente peggiorati.

“Ciò a cui stiamo assistendo è orribile e indica che il conflitto in Siria è lontano dalla fine. Milioni di persone restano intrappolate in un’area di guerra dove subiscono ciclicamente bombardamenti. Tutte le parti coinvolte nel conflitto continuano a mostrare completo disprezzo per le vite e il benessere dei bambini” dichiara Sonia Khush, Direttrice di Save the Children in Siria.

“Non ci sono abbastanza ripari, cibo, acqua e medicine e le infrastrutture sono erose giorno dopo giorno. I nostri partner sul campo riferiscono che regolarmente trovano rifugio in una sola casa più famiglie. Molti altri non hanno un luogo chiuso dove ripararsi, nonostante le temperature siano gelide di notte. Alcune famiglie sono state costrette a spostarsi più volte. La cosa peggiore è che tutte queste persone sono state spinte in un enclave ancora più piccolo e sempre più sovraffollato, senza una reale via d’uscita. È necessario che, con urgenza, sia messa fine ai combattimenti e che sia consentito l’accesso umanitario senza restrizioni, affinché i bambini possano ricevere gli aiuti e le scuole possano riaprire”.

Il team di risposta rapida di Save the Children sta lavorando in partenariato con le organizzazioni locali Shafak, Violet e Syria Relief per la distribuzione ai nuovi arrivati di kit d’emergenza che includono teli di plastica per i ripari, coperte, sapone e lampade a energia solare, di razioni di cibo e di denaro contante per supportare l’acquisto di beni essenziali. Ciononostante la portata dei bisogni va molto oltre le risorse attualmente disponibili e sono urgentemente necessari i fondi per poter offrire a migliaia di altre famiglie riparo e cibo.

“Le persone arrivano di giorno e di notte, senza sosta”, racconta Najla, insegnante a Idlib. “Non ci sono luoghi, ripari e tende per loro, ma solo condizioni climatiche rigide. Ospito cinque famiglie a casa, sono fuggite e hanno cercato rifugio qui. Le persone fuggono dalle bombe, ma non hanno tende o ripari, lo immaginate? Questa area è piena di sfollati. Le organizzazioni umanitarie non sono in grado di offrire aiuto a tutti e molte persone soffrono. Il clima freddo sta rendendo le cose ancora più difficili”.




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 17/10/2024 21:18:10

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Cronaca dal Mondo

Autore: Redazione Esteri
Data: 27/05/2020
Traffico di droga: le società fantasma dei cartelli messicani

La rete più articolata, e che riguarda uno degli importi più elevati da record, è stata scoperta dall'Unità di informazione finanziaria (FIU) del Tesoro nel 2014.

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Esteri
Data: 14/05/2020
Afghanistan: attacco a un reparto maternità di Kabul

I primi momenti della vita di un neonato dovrebbero trascorrere tra le braccia di sua madre, non in un ospedale in fiamme con proiettili e bombe che piovono...

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Cronaca
Data: 08/05/2020
Allarme Interpol: droga consegnata domicilio con il cibo

Le organizzazioni criminali stanno ricorrendo ai servizi di consegna di cibo per trasportare la droga e altre sostanze illecite, mentre i Paesi sono in preda al lockdown a causa della pandemia globale di Covid-19. 

Leggi l'articolo

Autore: Di Luca De Rossi - Redazione Esteri
Data: 07/05/2020
Coronavirus: in Olanda aumenta l'uso di cannabis a causa dell'isolamento forzato

Il consumo di cannabis in Olanda e’ aumentato durante la crisi causata dall’avvento del coronavirus.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -