Sei nella sezione Mondo   -> Categoria:  Cronaca dal Mondo  
Lotta alla droga: nelle Filippine Amnesty chiede l'intervento del tribunale internazionale

Lotta alla droga: nelle Filippine Amnesty chiede l'intervento del tribunale internazionale
Autore: Redazione Esteri
Data: 13/12/2017

Amnesty International ha chiesto al Tribunale penale internazionale di aprire urgentemente un'indagine preliminare sui crimini contro l'umanità, comprese le uccisioni di decine di minorenni, commessi durante la sanguinosa "guerra alla droga" del presidente filippino Rodrigo Duterte.

Da quando, nel giugno 2016, Duterte ha assunto la presidenza del paese - denuncia l'organizzazione - migliaia di persone sono state uccise dalle forze di polizia ma non un solo agente è stato chiamato a rispondere di tali crimini. "Ora i meccanismi della giustizia internazionale devono attivarsi per porre fine alla carneficina in corso sulle strade delle Filippine e portare i responsabili a processo. Il sistema giudiziario e le forze di polizia del paese, sia per incapacità che per mancanza di volontà, non sono in grado di chiamare gli autori delle uccisioni della 'guerra alla droga' a risponderne", ha dichiarato James Gomez, direttore di Amnesty International per l'Asia sudorientale e il Pacifico. "Il Tribunale penale internazionale deve aprire un'indagine preliminare e ad ampio raggio: le responsabilità non ricadono solo su chi preme il grilletto ma anche su chi ordina o incoraggia uccisioni e altri crimini contro l'umanità", ha ammonito Gomez. "Il presidente Duterte e altri rappresentanti di primo piano del governo hanno apertamente invocato le uccisioni e questo, secondo il diritto internazionale, equivale a una responsabilità penale", ha sottolineato Gomez.

Dal giugno 2016 i minorenni uccisi nel corso della "guerra alla droga" sono almeno 60, denuncia Amnesty International. Secondo le testimonianze dei familiari, molti di loro sono stati uccisi a sangue freddo con colpi esplosi da breve distanza mentre erano in ginocchio a supplicare di risparmiargli la vita. "Mi hanno puntato una pistola alla testa e mi hanno detto di andarmene.

Ho sentito delle urla, poi una serie di tre colpi e dopo un'altra serie sempre di tre colpi", ha raccontato O., la fidanzata di un ragazzo di 17 anni, svegliato e ucciso nel cuor della notte. Un team di ricercatori di Amnesty International ha visitato i centri di detenzione per minorenni nella capitale Manila, riscontrando sovraffollamento e mancanza d'igiene. Alcuni di loro hanno raccontato di essere stati picchiati e torturati dagli agenti di polizia al momento dell'arresto e che sono stati costretti a essere fotografati con della droga in loro possesso.

Ad agosto, l'uccisione del 17enne Kian delos Santos ha provocato uno scandalo nazionale. La polizia ha dichiarato di aver ucciso il ragazzo per autodifesa ma le immagini a circuito chiuso e alcune testimonianze hanno rivelato che agenti in borghese avevano trascinato il ragazzo dopo averlo arrestato in strada, privo di armi, e l'avevano ucciso in un vicolo. Oltre 12 agenti sono stati posti sotto inchiesta ma ancora nessuno di loro è stato chiamato a rispondere. Il Tribunale penale internazionale ha recentemente fatto sapere che indagherà e porrà speciale attenzione sui crimini contro i minori.

"Dal 2016 la polizia delle Filippine ha ucciso decine di minorenni. Altri sono stati torturati e chiusi in celle in condizioni terribili. Famiglie intere sono state divise", ha sottolineato Gomez. "L'uccisione di Kian delos Santos ha giustamente suscitato indignazione.

Le clamorose bugie con cui gli agenti di polizia hanno cercato di nascondere il loro ruolo in questo omicidio a sangue freddo di un minorenne dimostrano che la polizia non può credibilmente indagare su sé stessa", ha aggiunto Gomez. Nel gennaio 2017 Amnesty International aveva suggerito che, se le autorità filippine non avessero preso misure decisive per fermare le uccisioni della "guerra alla droga", il Tribunale penale internazionale avrebbe dovuto aprire un'indagine preliminare.

In quell'occasione, Amnesty International aveva chiesto l'immediata fine delle esecuzioni extragiudiziali e del loro incoraggiamento da parte di alti funzionari del governo, compreso lo stesso presidente.

L'organizzazione per i diritti umani aveva anche chiesto l'apertura di un'inchiesta efficace e imparziale su tutti i casi sospetti di uccisione illegale.

Le autorità filippine hanno completamente evitato di rispondere a queste richieste. "Quanti altri corpi crivellati di colpi dovranno essere trovati ai margini delle strade prima che la comunità internazionale deciderà di agire?", ha chiesto Gomez. "Il Tribunale penale internazionale deve agire subito. Riteniamo che la 'guerra alla droga' corrisponda alla definizione di crimine contro l'umanità dello Statuto di Roma e che occorrano pressioni internazionali per convincere le autorità filippine a cambiare le cose", ha concluso Gomez. 




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 21/12/2024 05:32:47

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Cronaca dal Mondo

Autore: Redazione Esteri
Data: 27/05/2020
Traffico di droga: le società fantasma dei cartelli messicani

La rete più articolata, e che riguarda uno degli importi più elevati da record, è stata scoperta dall'Unità di informazione finanziaria (FIU) del Tesoro nel 2014.

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Esteri
Data: 14/05/2020
Afghanistan: attacco a un reparto maternità di Kabul

I primi momenti della vita di un neonato dovrebbero trascorrere tra le braccia di sua madre, non in un ospedale in fiamme con proiettili e bombe che piovono...

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Cronaca
Data: 08/05/2020
Allarme Interpol: droga consegnata domicilio con il cibo

Le organizzazioni criminali stanno ricorrendo ai servizi di consegna di cibo per trasportare la droga e altre sostanze illecite, mentre i Paesi sono in preda al lockdown a causa della pandemia globale di Covid-19. 

Leggi l'articolo

Autore: Di Luca De Rossi - Redazione Esteri
Data: 07/05/2020
Coronavirus: in Olanda aumenta l'uso di cannabis a causa dell'isolamento forzato

Il consumo di cannabis in Olanda e’ aumentato durante la crisi causata dall’avvento del coronavirus.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -