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Matteo Renzi: il simbolo estremo di ciò che non va nella politica italiana

Matteo Renzi: il simbolo estremo di ciò che non va nella politica italiana
Autore: Editoriale del Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 12/12/2017

Uno tra i tanti problemi che affliggono gli italiani, genericamente parlando, è certamente la mancanza di memoria. Non so, effettivamente, se si tratti di bassa capacità mnemonica o avversione nei confronti della realtà.

Sta di fatto che, ogni qualvolta mi capita di accendere la televisione e di seguire un telegiornale nazionale, non posso fare a meno di ricordare perfettamente, a ogni servizio che mostra ora questo ora quel politico, le malefatte, gli scandali, le promesse mai mantenute.

Probabilmente, la malattia che aggredisce gli italiani si chiama “Non voglio guardare alla realtà. Preferisco fingere che le cose non vadano poi così male e che la situazione, per noi italiani, certamente migliorerà”.

Nome lungo, mi rendo conto, ma non certo più lungo della lunga lista di cose che stanno per capitare in Italia, in totale disprezzo di promesse mai mantenute o di personaggi che, in quanto a onestà intellettuale – e non solo – hanno palesemente parecchie carenze.

Prendiamo un personaggio a caso: Matteo Renzi. Gli italiani hanno dimenticato subito il Patto del Nazareno, che lo ha legato a doppio filo a Silvio Berlusconi per tutta la durata del suo mandato a premier e oltre. Ditemi che ricordate almeno le dichiarazioni di Renzi in campagna elettorale pre nomina a Premier, quando dichiarava – con un’espressione che dir candida è poco – “Berlusconi game over”, a conferma del fatto che la sua ora – politica si intende – fosse finita.

In realtà, non appena Renzi tolse con destrezza lo scettro di Premier a Letta (Consiglio vivamente a tutti la lettura dell’ottimo libro dal titolo Matteo Renzi: il prezzo del potere  di Davide Vecchi. Un libro-inchiesta che spiega nel dettaglio tutto ciò che Renzi è stato capace di fare pur di diventare premier) l’Italia venne a conoscenza di un certo patto, quello denominato “Del Nazareno”, il cui contenuto fu tenuto ben celato persino a noi operatori dell’informazione, che scoprimmo man mano, come in politica si possa avere anche quattro facce, altro che due…

Cosa fa ora Renzi, in piena campagna elettorale? Torna a produrre slogan su slogan, sullo stesso tenore della campagna elettorale precedente: “Nessun governo con Berlusconi”. C’è da sganasciarsi dalle risa. Peccato però, che molti italiani ci credano. Non riesco davvero a crederci…

Ma c’è di più: ricordate le promesse con tanto di mano sul cuore, che Renzi ha diffuso durante il suo mandato, in relazione all’ormai annoso tema delle “clausole di salvaguardia”? Certo, comprendo che molti italiani – ancora oggi – non sappiano affatto cosa siano queste benedette “clausole di salvaguardia”.

Lo spiegherò per l’ennesima volta. Queste clausole, sono l’asso nella manica in mano al governo. In pratica, attraverso di esse, non appena i bilanci siano squilibrati, malgrado i costanti tagli ai finanziamenti per la popolazione e i costanti aumenti della pressione fiscale per batter cassa, ecco che è possibile uscirsene con qualche nuova trovata fiscale, sempre contro la popolazione ovvio, al fine di mantenere i conti – sempre in rosso stabile – un po’ meno squilibrati.

Ora: ricorderete certamente quante volte Matteo Renzi ha promesso – sempre mano sul cuore – come in Italia non sarebbe più accaduto che l’i.v.a. aumentasse ancora.

Padoan ci ha pure provato a smentirlo pubblicamente, ma come si fa a fermare l’assoluta capacità di Renzi di prendere in giro un popolo come quello italiano? Il giochetto è facile: da un lato si promette – si chiama propaganda politica – dall’altro non si mantiene e, inoltre, non si spiega mai alla popolazione nulla di tutto ciò che servirebbe alla gente a capire di cosa diamine si stia parlando. Il livello culturale medio basso nazionale fa il resto…

Udite udite: nella legge di bilancio appena approvata, ecco spuntare l’ulteriore aumento dell’i.v.a. che potrà quindi arrivare al 25% e al 13% confermando l’Italia come nazione europea che non solo ha il più alto livello di corruzione, ma anche la pressione fiscale più alta in assoluto.

Bene: qualcuno di voi ne sapeva qualcosa? Ne dubito. In Tv e sui giornali, al massimo si parla di quanto è bello il treno su cui Renzi sta girando l’Italia – a spese degli italiani – per fare campagna elettorale (doppio scherno) o di come Trump abbia deciso di scatenare la terza Intifada. Non c'è spazio per le informazioni utili alla gente,

Se, come immagino, avverrà questo ulteriore aumento, le ricadute negative sull'economia delle famiglie italiane saranno davvero notevoli.

Non basta: siamo quasi a Natale. Per molti italiani un periodo di sperata serenità con famiglia e amici. Si tirano fuori un po’ di soldi – oculatamente sempre più messi da parte e non reimmessi nell’economia nazionale – e si spende per uscire dall’esasperante nenia del “Non c’è un centesimo”.

Almeno a Natale, gli italiani calano la maschera e aprono il portafoglio, tramutandosi da finti poveri – in disonore dei veri poveri – in sereni acquirenti. Se qualcuno avesse dubbi, invito a leggere i dati post feste natalizie, che ogni anno ci allietano con informazioni del tipo: “Per Natale gli italiani hanno speso due miliardi solo per la cena”…

Dicevo, siamo quasi a Natale. Ci pensate mai ai terremotati? Senza tornare troppo indietro, vi invito a pensare ai terremotati dal 24 Agosto in poi. Vi ricordare per caso le dichiarazioni di Renzi? “Nessuno verrà lasciato solo” e concluse le riprese video della conferenza Stampa dicendo: “E ora, tutti al lavoro”! sembrava che stesse per partire per spazzar via lui stesso le macerie, e metter su – mattone su mattone – le case crollate, insieme all’umore dei poveri terremotati e dei morti appena subiti.

Anche in questo caso: zero. È il non numero del risultato delle promesse di Renzi, del suo team, dei suoi ministri, ma anche dei ministri successivi, e quelli dei governi precedenti. Non si pensi che, in questo editoriale, io voglia far la guerra a un singolo componente della politica italiana.

No: per me pari sono, tutti. Nessuno escluso. Berlusconi è tornato a pieno titolo sulla scena politica, malgrado tutto ciò che pesa sulla sua figura, e anche lui continua a dichiarare le solite promesse pre elettorali. Dagli altri fronti è tutto uno spergiurare che l'Italia risorgerà grazie all'avvento di questo o quel partito politico. Ovviamente, un grande nulla di fatto sarà ciò che gli italiani subiranno a elezioni avvenute. Non ci vuole la palla di vetro per prevederlo.

Renzi  però, mmettiamolo, ha una totale incapacitàa smettere di raccontare panzane nell’esatto istante in cui sta facendo qualcosa di completamente contrario da ciò che dichiara pubblicamente.

E’ ciò che fanno i politici, di ogni parte del mondo, ma in Italia si stanno davvero toccando limiti estremi all’indecenza. Con Renzi ci meritiamo l'ennesimo primato imbarazzante per l'Italia.

Chiuderò con un sogno: abbandonare l’Italia. No, non solo io. Tutti.

Considerando che questa nazione, pur essendo un territorio meraviglioso, è ormai lasciata a se stessa, che la politica non dà alcun cenno di vergogna e che la popolazione non ha alcuna intenzione di fare qualcosa per migliorare il sistema, sogno che – un giorno non lontano – ogni italiano decida di lasciare Il paese. Tutti. Tranne i politici.

...Che solo in quel momento si renderanno conto che non avranno più polli da spennare né promesse da non mantenere. Sarebbe bello.

A proposito: per l'ennesima volta è stata respinta l'abolizione dei vitalizi. Tanto per ribadire come continueranno ad andare le cose in Italia...

©Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina




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