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Il Maker Faire di Roma, svoltosi dall'1 al 3 dicembre, aldila` di certeesibizioni di dubbio gusto, di qualche caricatura o caduta di stilemaldestra nelle tentazioni gastronomiche e nei fuochi di artificio di certesagre paesane, continua a rappresentare e rappresenta un punto diriferimento solido per quanti desiderano non semplicemente assistere osubire passivamente la tecnologia ma, se possibile, comprenderla edadattarla alle sfide del quotidiano. Come vecchio linuxiano, da tempo frequentatore del sistema operativo delpinguino e dei suoi applicativi, ora apprendista manipolatore curioso dinuovi linguaggi di programmazione e delle nuove schede (come Raspberry Pi e Arduino) non posso non riconoscermi in queste nuove tendenze capacifinalmente di aprire scenari di innovazione e partecipazione dallepotenzialita` inimmaginabili. Tra le aree tematiche maggiormente interessanti ve ne sono alcuneparticolarmente degne di nota, secondo il mio personalissimo, forse un po'strabico, punto di vista. Premetto che tralascio di approfondire la nutrita presenza di droni,robotini, stampanti 3d, strumenti musicali ed altra oggettistica animata diesposizione e intrattenimento, certamente molto apprezzata dai visitatori mache non rientrava nel mio percorso di ricerca, che comprendeva determinaticampi o aree tematiche. 1. MAKER E MICROELETTRONICAInnanzitutto l'area tematica generale riguardante la microelettronica, ilmondo dei maker e le attivita` collegate (didattica, prestazione di servizi,vendita di componentistica, ecc.).Se esiste una rivoluzione compiuta dal basso, grazie a software ed hardware aperti e disponibili alle idee di chiunque, questa e` quella che si starealizzando positivamente in questi ultimi anni e che sembra finalmenteseguire un principio democratico di condivisione e scambio, anche grazie alservizio che riesce ad assolvere la rete capillare di internet.Interessante la possibilita` di riciclare vecchie apprecchiature delpassato, non solo recuperando componentistiche elettroniche utili asviluppare progetti (resistenze, condensatori, transistor, ecc.), ma ancheper reinventare nuovi apparecchi capaci di funzioni originali, a meta` trail vintage e l'ultramoderno.A questo proposito si possono citare interessanti proposte capaci di riutilizzare vecchie macchine da scrivere o telescriventi in originalistrumenti di produttivita` o di trasmissione in rete. (Foto del nostro inviato Claudio Biagi) L'importante presenza di giovani maker fra gli epositori (penso allaesperienza di certi ideatori di una sorta di sonda capace di elevarsi fino a35 chilometri di altezza, effettuare una serie di misurazioni metereologichee ritornare a terra) danno l'immagine positiva di un campo che puo` offriredavvero grandi opportunita`, anche lavorative, a chi sara` capace dideterminate abilita` e competenze che troppo spesso vengono trascurati dalladidattica tradizionale. Vi e` anche la continua e inevitabile evoluzione delle board di sviluppo(come arduino e le schede similari), capaci di semplificare e potenziare isemplici progetti che consentono, attraverso schemi guidati e commentati,anche ai principianti, di apprendere concetti di elettronica ed informaticaindispensabili alla elaborazione personale di progetti piu` complessi. In questo ambito acquistano, a mio avviso, rilevanza soprattutto- l'offerta di una nuova generazione di board (MKR) arduino-compatibili, didimensioni piu` contenute (rispetto al tradizionale Arduino Uno) e conconnettivita` integrata (oltre alle classiche Wi-fi e Bluetooth anche Sigfoxe Lora)- il progetto formativo "crescere in digitale", nato dalla collaborazionetra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ANPAL Unioncamere eGoogle, collegato anche a laboratorio ed attivita` di tirocinio. Lo scenario del futuro prossimo ormai vede gli elettrodomestici lavorare inrete in modo integrato, ottimizzando i consumi e facilitando il controllo diogni attivita` domestica; il rischio e` naturalmente quello di ridurre lamanualita` umana e il sano esercizio fisico a livelli ancora piu`preoccupanti di quelli odierni, non di rado, denunciati fra le cause nonsecondarie di serie problematiche di salute. (Foto del nostro inviato Claudio Biagi) 2. AGRICOLTURA E MONDO VEGETALE Una delle aree piu` promettenti e di impatto riguarda le nuove tecniche eapplicazioni in agricoltura, volte a- minimizzare l'uso di acqua- utilizzare al meglio gli spazi destinati alla coltivazione, compresiquelli domestici (dall'idroponica ai giardini verticali)- controllare al meglio i parametri ambientali collegati alle colture- limitare o evitare l'uso di sostanze chimiche (erbicidi, pesticidi, ecc.)In un momento di grandi cambiamenti climatici, di globalizzazione deimercati e dopo i danni inferti da una industrializzazione selvaggia occorreripensare le tecniche agricole tradizionali in modo sostenibile, efficiente,flessibile e rispettoso della salute umana.Nell'acquaponica, ad esempio, che si ispirano agli antichi chinampas diorigine atzeca (una sorta di zattere coltivate galleggianti), si stabilisceuna simbiosi tra pesci, batteri (che trasformano le deiezioni ittiche) epiante di interesse agricolo, purche` si stabiliscano certe precise ecostanti condizioni ambientali.Riguardo al controllo si facevano apprezzare, in modo particolare- cloudgarden project, un progetto free ed open per ottimizzare le tecnichedi giardinaggio- revotree, un sistema di controllo dell'irrigazione rivolto a colturepermanenti (oliveti, frutteti, vigne, ecc.).- agricolus, un applicativo mirato alla ottimizzazione della gestioneagricola.Non sono mancate le curiosita` come i dispositivi volti a tradurrevariazioni di campi elettromagnetici percepiti sulla superficie delle piantein note musicali, piccoli dispositivi per la produzione domestica di funghio ortaggi, oppure un sistema (fagus base) di controllo delle oscillazionianomale degli alberi, che ci ricorda come anche certe disgrazie recentisegnalate dalla cronaca (legate alla caduta di alberi) non siano affattoeventi imprevedibili. (Foto del nostro inviato Claudio Biagi) 3. RICERCA SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE Stimolante e di forte richiamo verso la presenza giovanile la presenza dicentri di ricerca ed universita` italiane e straniere. Da segnalare ilbioeconomy village per un viaggio tra tecniche di risanamento ambientale,restauro di manufatti, nuovi materiali per abbigliamento, imballaggi peralimenti, edilizia e nuovi biocarburanti; assai interessanti le tecniche dibonifica di siti contaminati mediante specifici fitorimedi (da approfondiresu www.reconnet.net), procedure molto sviluppate all'estero e che stannotrovando un certo spazio anche in Italia (anche grazie al CNR). Si va verso uno scenario auspicabile in cui nulla si considera scartoinquinante ma risorsa inserita in una virtuosa catena di riciclo, come civiene mostrato ad esempio dalla pelle-mela che riutilizza gli scarti dellalavorazione delle mele per creare un materiale utile all'industriadell'arredamento, dell'abbigliamento, delle calzature (e della pelletteriain generale), della legatoria. 4. SALUTE E TECNICHE ANALITICHE Altra area molto vicina al mio orizzonte culturale farmaceutico quella dellenuove applicazioni, strumentazioni e tecniche analitiche al servizio dellasalute, tra cui- LILI-I una piccola centralina capace di svolgere compiti di monitoraggionon solo verso parametri meteorologici e climatici ma anche verso alcuniinquinanti ambientali;- WE-LAB, laboratorio scientifico portatile e modulare, capace di collegarsia smartphone e tablet; - medical droid, una semplice app capace di rilevare situazioni di rischioper la salute; - HealtyPi, una piattaforma basata sul raspberry Pi in grado di registrarevari parametri vitali. Quest'ultimo dispositivo si ricollega concettualmente ad altri comeMySignals, un dispositivo presentato alla precedente edizione del MakerFaire, contenente una scheda capace di interfacciarsi a vari sensori per ilmonitoraggio e l'analisi una ventina di parametri vitali. Da segnalare la ricerca universitaria (gia` presente alla precedenteedizione della fiera) che cerca di riprodurre le straordinarie capacita`olfattive del naso attraverso dei dispositivi (nasi elettronici) che almomento non sembrano poter competere, ancora, col modello naturale ma chemostrano interessanti potenzialita` in ambito medico nella identificazionedi certi markers volatili legati alla presenza di gravi malattie; ciriferiamo al sistema olfattivo artificiale E-Nose UTV, frutto dellacollaborazione di vari Dipartimenti dell'Universita` di roma Tor Vergata. 5. FOOD MANAGEMENT Tutta la filiera del cibo, dalla scelta delle fonti, a quella dellaproduzione, stoccaggio, distribuzione e consumazione stanno subendo esubiranno sempre di piu` manipolazioni di portata impensabile anchesemplicemente fino ad un secolo fa e questo apre inquietanti scenari inmerito alle possibili allergie, intolleranze, intossicazioni, legate acontaminazioni e frodi di cui ormai la cronaca a cadenza regolare ci hapurtroppo abituato.Se non viene esercitato un reale governo o un meccanismo di controlloveramente efficace nei riguardi del processo in corso, pur foriero dipotenziali conseguenze positive legate ad esempio alla miglioresostenibilita` ambientale, si rischia di danneggiare un bene non solocruciale per il mantenimento del benessere umano ma anche centrale perl'identita` culturale dei diversi popoli. Alla fiera si sono posti in evidenza- Hive-Tech, un dispositivo per il controllo e l'ottimizzazione dellaattivita` dentro gli alveari, importante in un momento di grave pericolo perla sopravvivenza stessa dell'ape - l'Universita` di Roma La Sapienza (Daniela Curion) con uno standillustrativo sulle potenzialita` alimentari della risorsa insetti, sullaquale esistono ancora comprensibili diffidenze e ostilita` - un sistema di autenticazione alimentare basato sul DNA (GRIFFA, startuplegata alla Universita` di Bologna)- Piaccadino, un titolatore automatico per alimenti elaborato dallaUniversita` della Tuscia- un software (cooki da www.cooki.it) capace non solo di gestirel'esecuzione di ricette ma anche di fornire valori nutrizionali, gestireallergeni e calcolo dei costi - un guanto (PALMO, su www.handsonfood.it), ideato da un gruppo di giovanimakers, contenente vari sensori utili per l'esercizio di evolute pratichegastronomiche. In tutto questo naturalmente sarebbe folle rinunciare ai preziosi consigliculinari della nonna, per non perdere di vista il mondo di valori e disignificati profondi che da sempre hanno accompagnato il rapporto tra uomo eil suo cibo, che talvolta ci sembrano anni luce distanti dalle modernepratiche che sfornano prodotti alimentari asettici, impersonali escintillanti comeelettrodomestici. CONCLUSIONI Tante riflessioni si accavallano alla mente in questo viaggio tra futuripossibili e scenari probabili, troppo spesso occultati dalla grancassa deigrandi media della informazione ufficiale, troppo occupati a scandalizzarsitra fake news, neopettegolezzi 2.0, cybermolestie ed altra stucchevole evariopinta spazzatura indifferenziata e multimediale per fornire un realeservizio di pubblica utilita`. L'insegnamento fondamentale del maker faire, in tutte le sue edizioni, restaquello di uno stimolo alla creativita` ed alla partecipazione ad un futuroprossimo venturo pieno di grandi incognite (e insidie) ma anche di sfide edopportunita` che vale la pena di cogliere per non restare impreparati emigliorare, secondo le nostre personali esigenze, l'efficienza e lasicurezza delle nostre attivita` quotidiane. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 30/12/2024 07:45:48 |
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