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“Non aumenteremo ulteriormente l’i.v.a.”! “L’Europa non può dettarci i compiti da fare, decidiamo noi”. Qualcuno ricorda di aver udito o letto queste dichiarazioni? Sono frasi dette da Renzi, durante il suo mandato di Premier. Nello stesso periodo, i conti pubblici continuavano a crescere in maniera esorbitante, e di pari passo l’enorme debito, che ci attesta – ancora una volta – tra le nazioni col debito pubblico più alto, e tra quelle i cui governi non hanno alcuna intenzione di far qualcosa di concreto per abbatterlo. Anzi. Attualmente, il debito pubblico cresce ancora in maniera esponenziale, a Marzo scorso l’incremento è stato pari a oltre 20 miliardi, portandoci a sforare l’incredibile cifra di 2.260 miliardi di euro. Tornando a Renzi e ai suoi proclami indipendentisti dall’Europa…nello stesso periodo, riferito al suo mandato, abbiamo assistito a un notevole incremento dei flussi migratori verso le nostre coste. E’ un dato di fatto. Al di là delle controdichiarazioni propagandistiche di Renzi, che nel 2016 ululava: “Non c’è nessuna invasione in corso” e ancora: “Solo allarmi elettorali”, lo scorso anno, sono sbarcati sul nostro territorio 181.405 persone – dati UHNCR – e guardando ai dati relativi al 2015, solo in Italia i migranti approdati sono stati 153.000. Se la matematica non è diventata un’opinione, se nel 2015 sono sbarcati in Italia 153.000 migranti e nel 2016 la cifra è pari a 181.405, è evidente che i numeri sono in netto aumento. Non basta, dal momento che nei primi cinque mesi dell’anno in corso, sono sbarcati in Italia 85.183 migranti, confermando che si sta assistendo a un ulteriore aumento degli arrivi.
Collateralmente, in Italia accadono fatti che vedono come protagonisti il governo italiano e l’Unione Europea. Tornando alle frasi dichiarate da Renzi in merito alle rassicurazioni di “non aumentare ulteriormente l’i.v.a” e più in generale, tasse e imposte, non si può non fare una riflessione su come sia evidente che i governi italiani siano in costante trattativa con Bruxelles, al fine di non sentirsi chiedere l’immediato pareggio di bilancio e la messa in sesto degli sgarrupati conti pubblici italiani. La “moneta” utilizzata dai governi italiani, in special modo nell’ultima manciatina di anni, è basata sul sistema di scambio migranti-flessibilità-finanziamenti. Attraverso questo sistema, l’Italia accetta indiscriminatamente i flussi migratori, il resto d’Europa si garantisce un notevole sgravio sulle politiche relative all’accoglienza, e l’Italia inoltre, si becca un bel po’ di miliardi per far fronte alla “crisi umanitaria” anche se, sempre dati alla mano, sembra che non tutto il denaro fornito dall’Europa venga poi utilizzato a questo scopo. Nel 2015 ad esempio, il governo inserì nel DEF – Documento di Economia e Finanza – una richiesta pari a 3,3 miliardi all’Europa, sotto la voce “accoglienza migranti”. In pratica, viene chiesto a Bruxelles di poter, ancora una volta, sforare sui vincoli di bilancio, per la “gestione dei flussi migratori”. A chi sono andati questi soldi? In primis, al Ministero degli Interni, presieduto all’epoca da Angelino Alfano, e poi a cascata, al Viminale, al Ministero della Difesa e a quello delle Politiche Sociali. Il Fatto Quotidiano, chiese ai Ministeri di fornire un dettaglio delle spese che sarebbero state sostenute grazie al finanziamento europeo di 3,3 miliardi, ma la somma fu di soli 1.135.612.181 miliardi. Mancano all’appello oltre 2 miliardi di euro. Come sono stati utilizzati? Mistero. Il dubbio che, a ogni tornata di finanziamenti europei destinati ai flussi migratori, non si sia operato in trasparenza non può che giungere alla mente… Inoltre, non bisogna dimenticare come i flussi migratori nel nostro paese, siano stati – e continuano ad essere – una pacchia per tutti coloro che sono riusciti ad entrare nel business dell’accoglienza. Dalle Coop, ormai tristemente nota per scandali di ogni sorta legati all’accoglienza, fino ai privati cittadini e alle strutture alberghiere in crisi, che hanno trovato nell’accoglienza dei migranti uno scopo a protrarre l’attività, si nota davvero in maniera palese come i migranti siano divenuti il petrolio che alimenta un nuovo tipo di economia nazionale. Di fronte a tutto ciò, ecco giungere le dichiarazioni bomba di Emma Bonino, che punta l’indice proprio su Renzi, e dichiara che “Siamo stati noi a chiedere che gli sbarchi avvenissero tutti in Italia, anche violando Dublino” e tutto ciò, sarebbe accaduto prevalentemente nel triennio 2014/2016: durante il governo Renzi. Considerando le dichiarazioni della Bonino, e aggiungendo dati statistici in crescita e anche, i finanziamenti europei che non si riesce a capire con chiarezza come vengano impiegati a livello ministeriale, è certo che non si può non considerare come valida la possibilità che – durante il governo Renzi – pur di ottenere deroghe al pareggio di bilancio e anche continuare a ottenere fiumi di denaro, si sia aperto ancor più, ma in maniera del tutto indiscriminata e non organizzata, ai flussi migratori. Solo che adesso, sarà difficile chiudere i recinti, e nemmeno dimenticare le migliaia e migliaia di persone, donne, bambini e uomini, annegate nel Mediterraneo, non si sa più se in cerca di salvezza, libertà e migliori condizioni di vita, o sacrificati sull’altare della convenienza politica. ©Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 01:22:12 |
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