Sei nella sezione Mondo   -> Categoria:  Immigrazione  
Migranti: a Parigi si tratta un accordo tra Italia, Francia e Germania

Migranti: a Parigi si tratta un accordo tra Italia, Francia e Germania
Autore: Chiara Farigu - Redazione Esteri
Data: 04/07/2017

Per ora è solo una bozza di un accordo raggiunto tra Italia Francia e Germania. Una sorta d’intesa in vista del vertice che si terrà a Tallin, in Estonia, e che l’Italia presenterà ai 28 ministri degli interni degli Stati Europei. Un primo passo, il primo vero passo concreto tangibile che lascia ben sperare in una risoluzione pacifica dell’annoso problema dell’accoglienza. Questo è quanto è convenuto ieri al vertice di Parigi tra Minniti e i ministri Thomas de Maziére e Gerard Colomb, presente anche il commissario europeo per gli Affari interni Dimitri Avramopoulos.

Un documento da mettere ancora a punto ma che prevede da subito regole e divieti ben precisi e ulteriori proposte da avanzare ai 28 del vertice di Tallin. Il principale riguarda le Ong che dovranno svolgere le operazioni in mare con regole precise. Previsti anche controlli sui loro finanziamenti. Maggior sostegno economico alla Libia affinché eserciti severi controlli sulle coste. Il punto più importante, da discutere de visu, al tavolo dei 28, la ricollocazione dei migranti. Il più spinoso ma anche quello che non può essere più rinviabile. Ed è soprattutto su quest’ultimo punto che l’Italia farà maggiori pressioni perché è tempo che tutta l’Europa se ne faccia carico.

Un vertice voluto fortemente da Minniti dopo le accese polemiche dell’opposizione e sempre più spesso anche della maggioranza: l’Italia non può e non deve essere lasciata da sola.

I numeri da capogiro degli ultimi periodi relativi agli sbarchi incontrollati hanno infatti provocato forti reazioni anche in chi da sempre è per l’accoglienza a prescindere. Perché dinanzi alla miseria alla sofferenza e alle guerre da cui i migranti fuggono non si può restare indifferenti e dire che è un problema che non ci riguarda.

Ci riguarda eccome. Ma non solo noi, noi inteso come Italia. Gli oltre 12mila migranti sbarcati da 22 navi, molte di queste di organizzazioni non governative di altri Paesi hanno acceso un immediato dibattito e portato l’Italia a fare richieste formali all’Europa che da troppo tempo cincischia su questa tema, presa com’è a erigere muri o a voltarsi dall’altra parte. Ipotizzando tra l’altro, in caso di nessun riscontro, anche il blocco dei porti italiani alle navi straniere. Un grido d’allarme vero e proprio.

Ripreso pure dal Capo dello Stato “Se continua così la situazione può diventare ingestibile. Non è più sostenibile che tutto il peso dell’accoglienza debba gravare sul nostro Paese. Salvataggi e accoglienza non possono essere disgiunti e dunque il contributo dell’Ue non dovrà limitarsi alle operazioni di soccorso in mare”.

Una richiesta subito accolta dal commissario per le migrazioni Dimitris Avramopoulos: “L’Europa non può più fingere di non vedere. E’ inconcepibile che tutte le navi che fanno operazioni di salvataggio approdino solo ed esclusivamente in Italia”.

Ieri l’intesa a tre. Un primo passo, appunto. Ora toccherà ai 28 trovare la soluzione più equa e giusta. Il “problema” migranti è di tutti, nessuno escluso. L’Europa, per dirla con Avramopoulos, non può più fingere di non vedere. E’ tempo che si assuma le proprie responsabilità

Chiara Farigu




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 07/09/2024 16:10:37

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Immigrazione

Autore: Redazione Esteri
Data: 11/05/2020
COVID-19: Ationaid: Allarme in Kenia. Subito acqua e kit igienici'

Acqua pulita e kit igienici per prevenire il diffondersi del coronavirus tra le comunità più vulnerabili in Kenya. Dal 1° maggio al 15 giugno attivo il numero solidale 45511 per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Esteri
Data: 18/10/2019
Libia: chiude il centro di detenzione di Misurata. Profughi e migranti in condizioni inumane

Uomini, donne e bambini arbitrariamente detenuti per mesi e in molti casi per anni, con poco accesso a cibo, acqua e accesso all’aria, saranno esposti alle stesse condizioni disumane. 

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Esteri
Data: 12/10/2019
Roberta Pinotti (PD): 'L'Europa deve far sentire la propria condanna alla Turchia'

“L’Europa deve far pesare la propria indignazione e condanna con delle sanzioni economiche nei confronti della Turchia”

Leggi l'articolo

Autore: Emanuele La Fonte - Redazione Esteri
Data: 11/10/2019
Siria: la Turchia all'attacco dei curdi. Erdogan 'Vi invieremo 3,6 milioni di rifugiati'

Secondo il rapporto delle forze curde 5 soldati turchi sarebbero rimasti uccisi. Nel frattempo ad Ankara è scattata un'inchiesta per "propaganda del terrore" e le indagini si concentrano i leader filo-curdi.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -