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Biotestamento, Pietro Grasso: 'Sarebbe un segnale gravissimo non concludere'

Biotestamento, Pietro Grasso: 'Sarebbe un segnale gravissimo non concludere'
Autore: Redazione Battaglie Sociali
Data: 15/06/2017

 Rinvii, rinvii e ancora rinvii. E' così che da 491 giorni il Parlamento ha posticipato di mese in mese la discussione sul testamento biologico, portandoci oggi al pericolo sempre più reale che uno scioglimento anticipato delle camere porti al naufragio il testo.

Da allora il testo sul biotestamento è passato dalla Commissione della Camera vedendo lì dentro ben 2 rinvii - il primo di due mesi, il secondo di un mese -, per poi passare all'Aula con ulteriori due mesi di ritardo. E dall'Aula ancora 2 rinvii - di un mese e mezzo, poi di un mese - prima di arrivare all'approvazione della Camera in prima lettura. Repentino invece il passaggio al Senato.

Il ritardo accumulato a causa dei rinvii è stato finora di 7 mesi e mezzo sui 16 mesi di discussione totale. Ritardo che potrebbe essere ora fatale per l'approvazione definitiva del testo.

Così Carlo Troilo, dirigente dell'Associazione Luca Coscioni ha scritto una lettera aperta al Presidente del Senato Pietro Grasso invitandolo ad impegnarsi affinchè la legge sul testamento biologico vada direttamente all'esame ed al voto dell'Aula. Saltando cioè le numerose audizioni previste: "inutili, visto che associazioni e personalità competenti in materia sono già state sentite alla Camera, che ha approvato la legge".

"Si tratta - scrive Troilo - di una buona legge, che darebbe ai malati la certezza del diritto all'autodeterminazione nelle scelte di fine vita ed eviterebbe il ripetersi di vicende come quelle di Welby, Engaro e Nuvoli, che sembrano averci riportati ai tempi bui della Santa Inquisizione". E aggiunge: "Una legge che eviterebbe buona parte dei mille suicidi di malati che si registrano in Italia, soprattutto i malati terminali". Come il fratello dello stesso Troilo, che con la sedazione profonda e continua avrebbe potuto morire dignitosamente vicino ai suoi cari, invece di suicidarsi gettandosi dal quarto piano.

"Lo stesso invito - dichiara Troilo - lo rivolgo ai capigruppo del Senato e a tutti i senatori: non vi arroccate nella difesa della vita di chi non vuole piu' vivere. Abbiate pietà di loro, lasciateli andare".

La risposta di Pietro Grasso non si è fatta attendere: “Ius soli e testamento biologico sono due delle molte proposte al vaglio del Parlamento che riguardano da vicino la vita di centinaia di migliaia di cittadini. Non vi è dubbio che sarebbe gravissimo non riuscire a portare a compimento il lungo e a volte troppo tortuoso percorso che questi provvedimenti hanno avuto nel corso di questa legislatura: sarebbe davvero un pessimo segnale da parte della politica e delle istituzioni nei confronti di chi attende risposte concrete ai suoi problemi. L’orizzonte rimane quello della fine naturale della legislatura, previsto per il prossimo anno. Qualora dovessero però cambiare le prospettive, le forze politiche non avrebbero comunque alcuna giustificazione. Dal canto mio sono convinto – e l’ho imparato proprio in questi anni, per me nuovi, in Parlamento – che laddove sussista la volontà politica si possano ottenere anche rapidamente i risultati sperati. Per questo ho ribadito pubblicamente e anche nei miei colloqui con i Presidenti delle Commissioni impegnate nell’esame dei testi a cui lei fa riferimento l’assoluta necessità di non disattendere le speranze dell’opinione pubblica e di procedere rapidamente per poterli portare al più presto all’attenzione dell’Aula.

Una presa di posizione accolta con soddisfazione da parte di Marco Cappato, Tesoriere di Associazione Luca Coscioni: “Desidero esprimere a nome dell'Associazione Luca Coscioni la nostra riconoscenza per le parole importanti e l'impegno assunto da parte del Presidente del Senato in risposta a Carlo Troilo, in particolare sulla legge in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento. L'interessamento attivo del Presidente Grasso riduce il rischio che un lavoro parlamentare durato oltre un anno sia vanificato dai soliti giochini di palazzo e manovre dilatorie. Tutti i cittadini, ed in particolare le persone malate, si attendono ora una assunzione di responsabilità da parte di un Parlamento finora inaffidabile. L'intervento di Grasso rafforza tale prospettiva”.

Associazione Luca Coscioni non mette infatti in discussione la passione con la quale Deputati e Senatori di (quasi) tutti i partiti stiano operando per offrire a cittadini, e in particolare ai malati di questo Paese una legge decente quantomeno sul testamento biologico.

Il problema – continua Cappato - è che la "logica delle cose", cioè la logica di potere dei capipartito, è tale da potere ogni volta imporre nuove urgenze sulla base delle loro esigenze ed interessi, travolgendo così gli obiettivi pazientemente costruiti nell'interesse generale. Per questo lo diciamo chiaro: NOI NON CI FIDIAMO delle scadenze sempre fissate e mai rispettate, nonostante la buona e talvolta ottima volontà di chi le fissa. Chiediamo a tutti e ciascuno di mobilitarsi anche personalmente nei confronti dei Parlamentari che conoscono per scongiurare che la logica burocratica dei ritardi a raffica faccia perdere altri 5 anni di tempo ai malati che chiedono di poter scegliere come morire. Chiediamo al Senato di porre subito in votazione il testo di legge sul Testamento biologico!"




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