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Cannabis, Cappato: 'Parlamento fermo. Lancio disobbidienza civile'

Cannabis, Cappato: 'Parlamento fermo. Lancio disobbidienza civile'
Autore: Redazione Battaglie Sociali
Data: 24/05/2017

CANNABIS: CAPPATO "PARLAMENTO FERMO. LANCIO DISOBBEDIENZA CIVILE SUL MIO SITO CON ISTIGAZIONE A COLTIVARE. PRESTO ANCHE DIFFIDA AL GOVERNO"

Dichiarazione di Marco Cappato

Tesoriere Associazione Luca Coscioni

Nonostante le recenti importanti prese di posizione, anche di chi è in prima fila nella lotta contro il crimine organizzato, il parlamento continua a restare fermo sulla cannabis e il governo non convoca la conferenza nazionale sulle droghe ne' si preoccupa di articolare una strategia nazionale sulle "droghe".

Dopo aver promosso con l'Associazione Luca Coscioni e i Radicali italiani la campagna legalizziamo!, per regolamentare il mercato della cannabis e dei suoi derivati con una proposta di legge sottoscritta da oltre 60.000 italiani e depositata lo scorso 11 novembre (e per la quale la camera non ha ancora risposto nemmeno sul conteggio delle firme!), da oggi inizierò a distribuire semi di cannabis attraverso il sito www.marcocappato.it.

A chi li richiede, invierò una lettera nominativa con invito (istigazione) a coltivare e consumare la propria invece di rivolgersi al mercato nero. Al contrario del consumo, la coltivazione di cannabis in Italia resta severamente punita, con la conseguenza di lasciare un mercato di (almeno) 4 milioni di consumatori arricchire la criminalità per un giro d'affari (tutto illegale) stimato in miliardi di euro.

Allo stesso tempo, con l'Associazione Luca Coscioni e altri giuristi, esperti e militanti antiproibizionisti denunceremo il governo nelle sedi competenti per gravi inadempienze: da otto non convoca la conferenza nazionale sulle droghe e da sette non elabora una strategia nazionale sulle "droghe".

·        L’Iter Parlamentare

Per quanto riguarda l'iter parlamentare, a metà marzo le Commissioni giustizia e affari sociali hanno creato un "comitato ristretto" che dovrebbe elaborare un testo di compromesso che inglobi il maggior numero di emendamenti presentati l'estate e che riscontra ampio consenso nella direzione della regolamentazione. Purtroppo i componenti di questo "comitato" non sono particolarmente a favore di una riforma strutturale della legge preferendo piccole modifiche.

Siccome uno dei compromessi proposti dal fronte conservatore (che comunque sul tema sta facendo passi enormi) sarebbe quello di concentrarsi sulla cannabis terapeutica affossando la regolamentazione per fini non medici, evidenziamo in tal senso la necessità di tenere sempre ben separati i due piani perché sono ormai 10 anni che in Italia può esser prescritta la cannabis come terapia sostitutiva per (purtroppo) poche condizioni fisiche, mentre occorre andar oltre la depenalizzazione e legalizzare produzione, consumo e commercio per, tra le altre cose, togliere il monopolio alla criminalità organizzata e rimpinguare le casse dello Stato.

Per quanto riguarda la nostra proposta di legge d'iniziativa popolare https://www.instagram.com/p/BL1VhulDDNf/, a firma del Segretario dell’Associazione Filomena e il tesoriere Marco Cappato, abbiamo appena scritto una lettera alla Presidente della Camera Laura Boldrini per sollecitare la conclusione del conteggio dei certificati elettorali consegnati con le firme l'11 novembre scorso.

Crediamo che sia opportuno non concentrarsi esclusivamente sulla cannabis e ampliare il problema alle politiche in materia di tutte droghe. Una buona base potrebbe essere l'appello al Governo che assieme a una decina di associazioni Associazione Luca Coscioni sul tema ha recentemente lanciato un appello al Governo e lo si trova qui http://www.legalizziamo.it/appello/

·        Nello specifico:

Chiediamo al Governo di nominare un responsabile per questioni relative alla droga e alle dipendenze che, tra le altre cose, ottemperi anche agli obblighi di legge convocando, con oltre quattro anni di ritardo, la VI Conferenza nazionale sulle sostanze stupefacenti.

Chiediamo a Governo e Regioni, nel quadro dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, il rilancio e la riorganizzazione dei servizi per le dipendenze con il coinvolgimento della società civile e degli utenti nella prospettiva della “riduzione del danno”, con politiche di intervento finalizzate al benessere di chi usa sostanze e alla prevenzione dei rischi connessi all’abuso e alla clandestinità dei consumi, all’analisi delle sostanze e verso la sperimentazione delle stanze del consumo e dei trattamenti con eroina.

Chiediamo al Governo e alle amministrazioni regionali, considerando che i primi quantitativi di cannabis terapeutica preparati dallo Stabilimento farmaceutico militare di Firenze sono acquistabili in farmacia, di adeguare la produzione alla domanda effettiva e di dare ampia pubblicità alla prescribilità di tali prodotti per garantire il pieno godimento del diritto alla salute di migliaia di persone con le patologie più varie.

Invitiamo il Governo, a oltre due mesi dal deposito della proposta di legge di iniziativa popolare per la regolamentazione legale della cannabis, a facilitare il percorso di discussione parlamentare delle numerose proposte di legge sulla cannabis (a partire da quella dell’intergruppo per la cannabis legale) e di revisione generale del Testo Unico sugli Stupefacenti (309/90).

Chiediamo infine a Governo e Parlamento, in vista della tenuta della prossima sessione speciale dell’Assemblea generale dell’ONU sulle droghe, di dare piena attuazione agli impegni assunti nell’aprile 2016 al Palazzo di Vetro contenuti nel documento conclusivo della UNGASS.




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