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Articolo 32 della Costituzione italiana:
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana” Si può quindi obbligare la popolazione a un trattamento sanitario, ma – è qui il passo importante – “La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Quali sono i “limiti imposti dal rispetto della persona umana”? iniziamo ad affrontare il problema alla radice. La libertà individuale, fondamento di ogni regime democratico, è quel criterio che muove il concetto di libero arbitrio. L’essere umano, decide il meglio per se stesso. Se poi sbaglia, deve essere conscio che il prodotto dei propri errori dipende dalle scelte intraprese nel corso della vita. Come fa un essere umano a decidere, per il meglio, per se stesso e per i propri cari, quando si tratta di salute, prevenzione e vaccinazione? Può farlo, a una condizione: essere profondamente e correttamente informato sul tema della salute, della prevenzione e quindi, della vaccinazione. E quale sarebbe, a vostro parere, l’istituzione primaria deputata alla corretta informazione nel delicato ambito della Salute umana? Il Ministero della Salute, su scala nazionale e i medici di base o i vari specialisti, a livello individuale. Tutto giusto, se vivessimo sul pianeta della società perfetta, onesta e trasparente. Ma purtroppo, non è il pianeta su cui tutti viviamo. Ricordate i tempi delle “pandemie influenzali”? Per alcuni anni, fu uno dei temi caldi e critici che riempirono non solo le pagine dei giornali e i TG, ma anche le farmacie e gli ambulatori medici. La maggior parte della popolazione, terrorizzata da campagne di sensibilizzazione contro le “temibili influenze”, ora giunte dai porcili nazionali o orientali, ora dalle mucche impazzite non quando da ceppi di natura astrusa, correvano ad acquistar vaccini, a farsi controllare dai medici di base, col sospetto di poter morire – in massa – a causa della diffusione incontrollata di questi ceppi influenzali. Vi siete accorti che il tema delle “pandemie influenzali” è scomparso dalle agende di governo già da qualche anno? “Saranno state debellate” penserà qualcuno. Niente affatto. Semplicemente, per una serie di fatti avversi, e non parlo di malati o morti, a livello governativo si comprese che era giunto il momento di smetterla con il procurato allarme, e con un business – quello legato ai vaccini – che è uno dei tratti più vergognosi della storia della “Sanità” del nostro paese ma anche del resto del mondo occidentale. Una delle cose che iniziò a scardinare il sistema del terrore diffuso, basato sulle pandemie influenzali, fu l’inchiesta cui fu sottoposta l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – che dovrebbe essere il massimo garante del settore, e che invece aderisce ai diktat delle case farmaceutiche, alimentando e gonfiando le informazioni sul tema delle pandemie influenzali e dei rischi ad esse legati per la salute e addirittura, sul numero aumentato di decessi. Fu la Commissione di Sanità del Consiglio d’Europa a mettere sotto la lente d’ingrandimento le azioni dell’OMS in piena campagna di “sensibilizzazione” sull’altissimo rischio scaturito dall’influenza H1N1. L’OMS ne uscì fuori con le ossa rotte: fu diffusa, dagli organi di stampa internazionali, la notizia che l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, avrebbe taroccato i numeri delle persone infettate e dei decessi causati dall’influenza, per un solo scopo: semplificare la vendita di enormi quantità di vaccini, molti dei quali, dopo la pubblicazione delle notizie relative all’inchiesta, restarono invenduti sugli scaffali e in ogni nazione europea. Non basta: me ne occupai a lungo con una serie di articoli-inchiesta pubblicati all’epoca. In molti casi, i vaccini acquistati dai governi europei per la vaccinazione preventiva della popolazione contro l’H1N1, contenevano una minima quantità di principio attivo, che per essere potenziato – uso termini basici – veniva adiuvato con Squalene. Gli effetti dello Squalene fornito dall’esterno all’organismo umano non sono ancora oggi noti. Pur circolandone naturalmente una minima parte nel nostro organismo, un’aggiunta – come quella attuata attraverso un vaccino che ne contenga – non è detto che non sia pericolosa. Avete mai sentito parlare della “Sindrome della guerra del golfo”? leggete attentamente l’articolo che trovate al link, e comprenderete di cosa sto parlando: durante la guerra nel Golfo, i militari furono chiamati alle vaccinazioni obbligatorie. Ebbene, questi vaccini – contenenti Squalene – provocarono nella migliore delle ipotesi gravi malattie, nella peggiore, la morte di molti militari. Più recentemente: nel 2013, il governo indiano ha messo sotto accusa l’OMS per i numerosi decessi causati dalle vaccinazioni. Attraverso un editoriale apparso sull’Indian Journal Medical Ethics, il Dottor Dr. Jacob Puliyel [Responsabile del Dipartimento di Pediatria Department of Paediatrics, St Stephen’s Hospital, Tis Hazari, New Delhi], ha accusato l’OMS di promuovere un vaccino pentavalente insicuro Nello stesso editoriale, viene riportata notizia del fatto che, il Ministero della Sanità del Vietnam, aveva ordinato la sospensione della vendita del Quinvaxem, il vaccino pentavalente distribuito nel paese. La decisione fu presa a fronte di 12 decessi post vaccinazione e 9 eventi avversi di grave entità.
Da notare che, questo vaccino, non è concesso per l’utilizzo da parte della FDA – Food and Drug Administration – ma solo nei paesi industrializzati, mentre nei paesi in via di sviluppo, l’OMS ne ha sostenuto l’utilizzo. Due pesi, due misure. La gravità di quanto è emerso è incredibile. Nel 2013, ecco fuoriuscire un’altra notizia di gravità assoluta: in Kenia, una campagna di vaccinazione contro il tetano, praticata sulle donne, avrebbe provocato in loro la sterilità. Stavolta, tenetevi forte, l’OMS in collaborazione con l’Unicef, hanno di fatto sostenuto la campagna vaccinale. Ecco qualcosa da leggere in proposito: Kenya, la campagna segreta di Unicef e Oms Ecco uno stralcio dell’articolo: “Gli investigatori ipotizzano una truffa legata al risarcimento che nel 2012 lo Stato versò a Novartis, in seguito al 'cessato allarme' pandemia. All'epoca, il ministero aveva chiesto l'interruzione della fornitura del vaccino stabilita nel 2010 in 24 milioni di dosi delle quali solo circa la metà erano già state consegnate. L'accusa ipotizza che il risarcimento venne calcolato sulla base del prezzo gonfiato da Novartis del cosiddetto adiuvante, un componente essenziale del vaccino. L’adiuvante è un'emulsione in acqua di olio a base di squalene, denominata MF59. Questo agisce stimolando la risposta umorale e cellulare agli antigeni presenti nella sospensione del vaccino” Si parlò di una truffa di circa 16 milioni di euro… Nel 2014, la Novartis fu messa sotto inchiesta per una truffa associata ai vaccini per l’influenza AH1N1 Ma le aberrazioni, sul tema delle vaccinazioni, non sembrano avere fine. 2015: “ L’OMS bacchetta l’Italia per il calo delle vaccinazioni obbligatorie ”. In considerazione di quanto emerso negli anni, a carico dell’OMS e sul suo operato a sostegno delle case farmaceutiche, appare lampante come, la stampa nazionale, supporti queste campagne, atte solo a determinare ciò che accade ai nostri giorni: l’obbligatorietà della vaccinazione plurivalente è l’obiettivo finale. Tra la fine dello scorso anno e l’inizio del 2017, ecco giungere un nuovo allarme: quello relativo alla meningite. A leggere certi articoli di cronaca, la meningite stava per infettare il popolo italiano peggio della peste bubbonica. Numeri alla mano però, contrariamente a quanto veniva allarmisticamente diffuso, i casi di meningite – nel triennio 2014/2016 appaiono in calo. Descrissi come i media nazionali facciano terrorismo su certe tematiche in questo editoriale: Meningite: il procurato allarme del servizio televisivo pubblico va condannato
Se poi andate sul sito vaccininforma.it a questo link, potrete leggere i dati relativi ai casi di meningite dal 2011 al 2016, e constatare voi stessi come non vi sia assolutamente un aumento, bensì un abbattimento – in alcuni casi anche sostanziale – dei casi di contagi L’allarme diffuso però, ha provocato una reazione da parte di una larga fetta di popolazione: la corsa ai vaccini contro la meningite, peraltro a pagamento, e l’innalzamento del numero delle persone che, spaventate da “segnali” e “sintomi” aderenti alla malattia, sono corse al pronto soccorso o dai medici di base A fronte di tutto ciò, appare lampante come sia in atto una vera a propria strategia istituzionale atta a far emergere una situazione ampiamente gonfiata rispetto alla realtà. Se si inocula nella popolazione l’idea che siamo in una situazione critica pur così non essendo, è ovvio che si sta facendo appositamente mala informazione e non si mette la popolazione nella condizione di affrontare il tema della vaccinazione a mente serena e con cognizione di causa. Oltretutto, è bene anche ricordare che, l’obbligatorietà vaccinale nei bambini, pena la negazione dell’accesso a scuola, è un ulteriore negazione dei diritti costituzionalmente garantiti, in questo caso il diritto universale all’istruzione. E che dire delle eventuali sanzioni pecuniarie che verranno inflitte – nel caso in cui il disegno di Legge venisse approvato – ai genitori che non dovessero far vaccinare i propri figli, che rischierebbero persino di perdere la potestà genitoriale ? Le sanziono pecuniarie possono arrivare fino a 7.500 euro e la perdita della podestà genitoriale appare essere una misura autoritaria troppo grave su un tema come quello dell’obbligatorietà vaccinale di massa È di queste ore la notizia che, il presidente dell’Ordine dei Medici di Bologna, Giancarlo Pizza, stia rischiando la sospensione per aver dichiarato i suoi dubbi sulla vaccinazione obbligatoria. In una nazione come la nostra, in cui la sospensione o addirittura la radiazione di un medico non avviene quasi mai, non solo si paventa la sospensione di Pizza, ma si radia il Dottor Gava, strenuo combattente contro i vaccini. Un medico può essere contro la vaccinazione? Se non è in grado di sostenere con dati di fatto le sue tesi, no. Ma Gava è stato sempre un proficuo diffusore di informazioni relative i danni procurati dalle vaccinazioni e ha anche sempre ampiamente dibattuto sulla loro utilità. Semmai, possiamo dire che, a fronte della scarsa, quanto inesistente, informazione sul tema, le persone devono poi combattere tra la ragione, i dati effettivi e i giusti timori di ciò che può accadere se si sceglie con poca cognizione di causa. Altre sono le notizie che non vengono ampiamente diffuse, come ad esempio quella relativa alle reazioni avverse e alla presenza in alcune dosi, di micro e nano particelle contenute nei vaccini esavalenti della Glaxo, quelli utilizzati per le vaccinazioni obbligatorie: sembra che sia stato fatto sparire un rapporto dell’ AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco – e che il Ministro Lorenzin è stato diffidato dal Codacons. Ai dubbi si aggiungono dubbi e questo caos fa male a tutta la popolazione, peggio di un’epidemia di colera.
Non sono mai stata contraria alla vaccinazione. Io stessa sono stata vaccinata ai tempi e ho anche avuto la fortuna di poter beneficiare dell’antipolio, malattia terribile che ha rovinato la vita di molte persone nate prima di me. Sono però scettica sulle motivazioni che muovono i governo a diffondere – palesemente – uno stato di allerta diffuso, al solo scopo di approdare alla soluzione finale: la vaccinazione obbligatoria. Attenzione poi, a ciò che questa obbligatorietà potrà apportare a livello nazionale. Cominciano coi bambini, per arrivare magari alle vaccinazioni di massa, e obbligatorie, anche per gli adulti. Ritengo che, decisioni così serie e importanti, che coinvolgono non solo la salute ma anche la libertà individuale, non possano essere prese senza il consenso popolare e senza una valutazione superpartes da parte di un organismo garante. Ma quest’ultima considerazione è un’utopia: in Italia, in Europa, nel mondo, i garanti sono pagati dalle industrie e dalla politica. Oltretutto, stanno generando questa obbligatorietà non in presenza di un effettiva necessità urgente dal momento che non ci sono epidemie in atto. Non sarà facile dipanare questa matassa. Vi invito a leggere un documento particolare: è un disegno di Legge, in corso di esame in commissione, che è intitolato: “disciplina delle attività funerarie” ma che in realtà, da un certo punto in poi, parla del piano nazionale relativo alle vaccinazioni DDL S. 1611. ©Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 01:39:22 |
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