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Legittima difesa a orario variabile

Legittima difesa a orario variabile
Autore: Editoriale del Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 04/05/2017

Se un ladro armato penetra in casa e ci minaccia con una pistola, un coltello o un fucile, ma anche con un bastone, dobbiamo restare inermi, ma solo se questi si azzarda a decidere di rapinarci durante le ore diurne.

Se invece lo stesso ladro, sempre armato e magari accompagnato da uno o più compari, entra in casa nostra ma dopo le 20:00, allora possiamo reagire, magari fracassandogli la testa a bastonate, oppure sparando uno o più colpi, dalla pistola o dal fucile che, evidentemente, la Legge ci consiglia di tenere costantemente a portata di mano.

E’, in sintesi, il contenuto della normativa – appena approvata a maggioranza – sulla difesa personale. Non è nota però, la fascia oraria di garanzia per il cittadino che reagisce...

Salvini ha subito gridato “Vergogna! Vergogna”! facendosi espellere dall'aula del Parlamento. Secondo lui, dovremmo tutti girare armati fino ai denti, manco fossimo nel Far West o meglio, negli USA di oggi.

Ora, se è pur vero che io non gradisca nulla di ciò che fuoriesce dalla bocca di Salvini, è pur vero che la norma appena approvata fa acqua da molte parti e sta già generando una miriade di polemiche e di battute, in special modo sui social.

Io stessa mi sono cimentata nella scrittura di una serie di “avvisi ai rapinatori”, chiedendo loro di decidere di rapinarci esclusivamente nella fascia oraria che va dalle 20:00 alle 07:00.

A volte ci vuole un pizzico di satira, altrimenti dovremmo davvero prendere atto che in Italia, e ormai da molti anni, c’è chi si diverte alquanto, e invece di lavorare, mette giù una serie di corbellerie e poi ci mette la firma.

Peccato che, questa serie di corbellerie, spesso siano Leggi dello Stato, e non è una barzelletta.

Ma vediamo nel dettaglio il significato pratico di alcuni emendamenti approvati, e proposti dai parlamentari del PD: se una vittima di rapina reagisce “di notte con violenza, sulle persone o sulle cose”, scatta la legittima difesa. In tal caso, la vittima è legittimata a reagire usando armi.

Se la vittima poi “reagisce in situazioni di pericolo attuale per la vita, per l’integrità fisica, per la libertà personale o sessuale” anche in questi casi, scatta la legittima difesa e quindi, la vittima non dovrebbe subire alcun tipo di denuncia.

Inoltre, nel caso in cui la vittima reagisca, magari sparando al malintenzionato e colpendolo, e viene denunciato, nel caso in cui venga assolto dalle accuse, tutte le spese processuali e le spese legali saranno assunte dallo Stato Italiano.

Alcune osservazioni: se si viene rapinati all’alba, vige ancora l’immunità di Legge in caso di reazione?

Quali sono le fasce orarie in cui è stabilito essere legale reagire a una rapina o comunque, a un’aggressione violenta da parte di malintenzionati?

Il ministro di Ap per gli Affari regionali con delega alla Famiglia Enrico Costa ha dichiarato: "È una nostra vittoria a tutela della famiglia". Quindi, se mi difendo fuori casa, non in presenza di familiari e ferisco l’aggressore, cosa rischio? Lo Stato riconosce il fatto che ho subito un’aggressione o il pericolo imminente di un’aggressione, oppure mi sbattono in galera e devo pure risarcire il malvivente? Mistero.

Non basta: se uno o più malintenzionati penetrano nottetempo in una casa privata, in cui sicuramente ci sono persone che dormono, come si può pensare che le vittime siano in grado di reagire tempestivamente?

Forse è proprio questo il trucchetto: sanno che, se vieni colto nel sonno, nella maggior parte dei casi non sarai in grado di difenderti, anche se prendi l’insana abitudine di dormire con la pistola sotto il cuscino o il fucile appoggiato sul comodino, ma è un modo per far contenti quelli che, da tempo, vorrebbero poter dar fuoco alla Santa Barabara privata, in nome della “sicurezza personale”.

No, non è così che si genera maggiore sicurezza personale.

Magari, si potevano utilizzare gli oltre 600 milioni dedicati alle neomamme per il 2017, a botte di 800 euro pro pargolo, partorito o adottato, e finanziare le forze dell’Ordine, ormai stremate dai costanti tagli al comparto sicurezza.

Ma già…Fa molto più scalpore un bonus che un progetto reale di sviluppo della sicurezza nazionale, ci mancherebbe. Poi, fa niente se le neomamme saranno costrette a pagare tutto ciò di cui avranno necessità tramite un sistema sanitario ormai scomparso. I soldi ci sono nelle casse del Tesoro, ma li utilizzano solo a scopi propagandistici.

Poi, creano leggi assurde, anche questo a scopi propagandistici. Resta il fatto che, ai cittadini, rimane una volta di più lo scorno di non essere sostenuti, da uno Stato malvagio che sta lavorando solo in un senso: contro la popolazione.

Finisco con un'altra osservazione: nei casi in cui un cittadino, nottetempo, reagisca violentemente a un tentativo di rapina, resta il fatto che a giudicare i fatti, sarà un magistrato. Non avendo termini di Legge precisi - come gli orari in cui è consentito reagire - non si avrà comunque certezza di immunità. E lo Stato potrà avere garanzia di non dover pagare nè le spese processuali nè le spese legali.

A buon intenditor...

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