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Ci sono molte lezioni che si imparano nel corso della propria carriera che, se applicate fin da quando si compiono i primi passi nel mondo del lavoro, possono rivelarsi davvero preziose. L’inizio di un percorso professionale rappresenta sempre una sfida in cui l’obiettivo principale è progredire e ottenere risultati soddisfacenti, ma per i giovani professionisti spesso non è facile emergere. Gli esperti di Hays Response, la divisione di Hays dedicata ai profili più junior, hanno individuato alcuni consigli pratici da applicare per porre le basi di una carriera di successo.
“Spesso si crede che per fare carriera ed eccellere a livello professionale sia necessario concentrarsi unicamente sul lavoro facendo di tutto per impressionare positivamente i propri responsabili – afferma Marco Oliveri, Manager di Hays Response -. Soprattutto quando si è giovani e si è all’inizio del proprio percorso professionale, ciò che fa davvero la differenza è la capacità di riconoscere le proprie lacune e impegnarsi per colmarle, guadagnando così fiducia in se stessi e dimostrando capacità di adattamento. Inoltre è importante non temere il confronto con colleghi e superiori, tenendo presente che l’obiettivo principale è essere efficienti e non apparire infallibili”. E per chi sta affrontando i primi step della propria carriera, ecco 5 consigli utili da tenere sempre a mente. 1. Chi grida più forte non necessariamente viene ascoltato Quando si è agli inizi della propria carriera, spesso non è facile farsi notare e fare una buona impressione ai propri superiori. Tuttavia, essere semplicemente colui/colei che “alza la voce” non aiuta a emergere. Non bisogna dimenticare che si viene assunti proprio perché, secondo il recruiter, si possiedono delle capacità interessanti per l’azienda. È sempre meglio essere se stessi, identificando i propri punti deboli e lavorando per superarli. Questo aiuterà a guadagnare sicurezza in se stessi. Non è necessario cambiare la propria personalità per avere successo nel lavoro. Essere autentici, infatti, spesso è molto più utile in termini di crescita professionale perché serve a ottenere la fiducia altrui. Inoltre, quando si crede nelle proprie capacità e si avanza grazie a meriti personali, essere se stessi risulta molto più semplice.
2. Non si è mai troppo senior per fare domande
Alzare la mano durante una riunione per porre una domanda non è così semplice e spesso si teme di apparire poco preparati. E’ la sensazione che hanno provato tutti i professionisti almeno una volta nella vita. Ciononostante, è importante capire che fare domande, non importa quanto banali possano sembrare, non è segno di debolezza. Per lavorare bene infatti bisogna essere in possesso di tutte le informazioni disponibili, indipendentemente dalla propria seniority. Anche una volta cresciuti professionalmente, bisogna tenere presente che non si è mai troppo esperti per fare domande. I lavoratori più efficienti sono coloro che, quando hanno dubbi, chiedono delucidazioni. Non bisogna temere di essere giudicati in modo negativo se si chiedono dei chiarimenti. L’obiettivo deve essere sempre quello di ottenere tutte le informazioni necessarie per portare a termine il lavoro in modo efficiente.
3. Condividere le proprie conoscenze crea una situazione di reciproco vantaggio Scambiare idee e informazioni con i colleghi può contribuire a creare una cultura della condivisione. Tuttavia, ci sono momenti nella carriera di un professionista in cui le informazioni vengono percepite come una fonte di potere e, di conseguenza, le buone idee non vengono condivise per paura che ciò riduca il proprio vantaggio personale. In questo modo però non si stimola la crescita ne propria ne altrui. Sono mille i modi in cui è possibile mettere a disposizione dei colleghi le proprie conoscenze: proporre un’idea durante un meeting, sforzarsi di dare maggiori input quando si lavora su progetti di gruppo, tenere una sessione di training al proprio team. I professionisti di talento che condividono il loro know-how e la loro expertise contribuiscono al successo comune e ciò si riflette positivamente anche su di loro.
4. Essere pronti a diventare un leader
La leadership è una qualità più che una capacità, un tratto distintivo che si manifesta presto nella carriera di un professionista e che lo prepara a ricoprire in futuro questa posizione. Leader si nasce, non lo si diventa per anzianità di servizio! Un vero leader non sta seduto in una stanza dando ordini, bensì cerca di comprendere i suoi collaboratori e li stimola a fare del loro meglio.
5. Lavorare bene anziché lavorare tanto. Questo è ciò che impressiona davvero il capo. Ci sono occasioni in cui è necessario arrivare in ufficio presto o trattenersi fino a tardi, ad esempio per comunicare con clienti internazionali che hanno sede dall’altra parte del mondo, per portare a termine un progetto importante o quando bisogna mettercela tutta per ottenere un obiettivo importante. Tuttavia è necessario mantenere il proprio equilibrio lavorativo ed evitare di lavorare fino a tardi con il solo scopo di impressionare positivamente i propri superiori. Al contrario, è meglio impegnarsi e dare il massimo durante il normale orario di lavoro. Inoltre, si è molto più produttivi quando la mente è riposata e, essendo il risultato ciò che conta, meglio prendersi le giuste pause e rimettersi al lavoro con le batterie cariche.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 26/12/2024 16:35:37 |
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