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Salvini a Napoli: cosa non si fa per la propaganda...

Salvini a Napoli: cosa non si fa per la propaganda...
Autore: Editoriale di Lucio Giordano - Redazione Politica
Data: 12/03/2017

 

I centri sociali di Napoli forse non si sono resi conto che, con le proteste di ieri, hanno fatto un favore enorme  al segretario della Lega Nord.

Matteo Salvini, del resto,  non aspettava altro : il clamore mediatico.

Che puntuale è arrivato. Molto probabilmente il suo intervento alla mostra d’Oltremare si sarebbe infatti risolto in quattro slogan, sempre i soliti, gridati di fronte ad una platea di un centinaio di  nostalgici napoletani della borghesia nera e a quattro cronisti ingolositi più che dagli ideali padani, dal mare di Posillipo.  Invece, un evento loffio ed organizzato stancamente, avrà come d’incanto un ritorno pubblicitario incredibile. Se a pensar male non fosse peccato, si potrebbe tranquillamente  dire che sia stato fatto tutto apposta, nella lunghissima giornata di ieri, per creare certe condizioni.

L’occupazione della sala della Mostra d’oltremare, la rescissione del contratto per lo spazio prenotato dalla Lega nord, la marcia indietro, l’intervento di Minniti, l’appoggio bipartisan delle forze politiche in solidarietà al segretario leghista. Tutto come da copione, insomma.

Non siamo in dittatura, ha giustamente detto Salvini confermando per oggi la sua presenza a Napoli . Già, non siamo in dittatura, per fortuna. Almeno non ancora. Ed è sacrosanto dunque che il rappresentante del Carroccio parli di fronte al suo attempato pubblico, a questo punto meno numeroso dei cronisti che verranno mandati a forza  alle pendici del Vesuvio per seguire la vicenda. In democrazia, del resto, cosi si fa.

E Salvini, da vecchio uomo della politica, navigatissimo come tutti i vecchi politici di una volta,  si è infilato perfettamente nella polemica che si è scatenata in queste ore. Anzi, si starà proprio fregando le mani. Meglio di così non poteva andargli. Nel mondo della pubblicità questo sarebbe uno spot a zero lire.  Poche storie.

E così la Napoli nera, senza mezzi termini fascista, dimenticando gli insulti di Salvini, che sognava Napoli ricoperta dalla lava del Vesuvio, che tra i suoi ritornelli preferiti ripeteva spesso ‘senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani’, si inginocchierà di fronte agli attacchi  xenofobi, razzisti, nazionalisti, rivolti a migranti ed euro. Gli stessi attacchi che il segretario della Lega ripete ormai come un disco rotto.  Tranquilli allora: Salvini  proverà a lanciare un ponte tra nord e sud  per meri, esclusivi obiettivi elettorali. Si, un ponte.

Ha detto proprio così, il segretario del carroccio.

Lanciare un ponte tra nord e sud. Nonostante che quattro anni fa,  e non un secolo fa, durante il congresso dei giovani padani del 2013 c’era chi , tra i suoi, dichiarava : “Ho letto sul Sole 24 Ore che, ancora una volta, verranno aiutati i giovani del Mezzogiorno. Ci siamo rotti i coglioni dei giovani del Mezzogiorno, che vadano a fanculo i giovani del Mezzogiorno! Al Sud non fanno un emerito cazzo dalla mattina alla sera. Al di là di tutto, sono bellissimi paesaggi al Sud, il problema è la gente che ci abita. Sono così, loro ce l’hanno proprio dentro il culto di non fare un cazzo dalla mattina alla sera, mentre noi siamo abituati a lavorare dalla mattina alla sera e ci tira un po’ il culo”.

Adesso, siamo seri: in quattro anni è letteralmente impossibile ribaltare certi concetti.

E quello napoletano è un popolo furbo, che non si fa infinocchiare facilmente da chi cerca la provocazione e sogna ardentemente di raccattare qualche voto al meridione.

E’ vero: chi ha avuto ha avuto chi ha dato ha dato, ma è impossibile scordare ‘o passato, anche se simm napul paisà. L’odio instillato in questi anni da Salvini verso chi abita al Sud è stato in effetti troppo violento, feroce, per agire con un colpo di spugna.

Con la giornata di ieri, insomma, dal buco nell’acqua di fronte al mare di Nisida, il segretario della Lega nord otterrà un piccolo successo mediatico. Vedrete: la manifestazione anti-Salvini finirà per degenerare in scontri e gli appartenenti ai centri sociali non riusciranno ad evitare le provocazioni. Matteo passerà dunque  per martire e sarà tutto contento.

Sì, ci voleva proprio. Salvini negli ultimi mesi ha inanellato infatti una gaffe dietro l’altra ( la violenza inventata della ragazzina in treno, l’inferno sulla nave Tirrenia eccetera eccetera eccetera) e la sua immagine in questi mesi è stata tenuta in piedi solo dalla sospetta compiacenza dei mezzi d’informazione e delle tv che lo invitano anche per parlare del pesto alla genovese . Altrimenti, statene certi, la sua stella si sarebbe offuscata già da tempo.

Per mancanza di argomenti seri.

Lucio Giordano




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