Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali  
Azzardopoli: 95 miliardi di euro buttati nel cesso, dagli italiani, nel 2016

Azzardopoli: 95 miliardi di euro buttati nel cesso, dagli italiani, nel 2016
Autore: Editoriale del Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 04/01/2017

 

Bravi italiani. Davvero bravi. Nel 2016 siete riusciti in un’impresa davvero più unica che rara: avete buttato nel cesso 95 miliardi di euro. Di soldi vostri, proprio vostri. Fuoriusciti dalle vostre tasche, e stavolta non ci azzeccano nulla le tasse, le imposte, le ruberie di denaro pubblico, la politica corrotta e tutta la sequela di ovvietà che fa di questo paese, l’immondezzaio d’Europa.

No, stavolta li avete proprio spesi e con cognizione di causa. Avete deciso, scientemente, di produrre un volume di denaro che nemmeno se campaste, tutti insieme circa 60mln di italiani, neonati compresi, 100 volte la vostra esistenza.

95 miliardi di euro, mangiati – letteralmente – da slot machine, gratta e vinci, lotterie più o meno istantanee. Insomma: siete riusciti ad aumentare di un bel 8%, rispetto al 2015, i soldi gettati nel cesso attraverso i giochi d’azzardo consentiti dallo Stato (e già in questa denominazione, avreste dovuto capire in quale diamine di trappola stavate per cadere).

Ricordo quando, negli anni ’80, partecipavo per lavoro, all’annuale CES di Las Vegas, la famosa esposizione dell’elettronica internazionale. Ovvio che, dopo i giri di lavoro, si uscisse dalla fiera e si andasse a giocare un po’. Impossibile non giocare a Las Vegas: le slot machine te le ritrovi pure al cesso.

Quando tornavo in Italia, raccontavo di come fosse la vita nella città-paese dei balocchi statunitense. Persino chi non amava il gioco, alla fine si lasciava tentare. Erano gli anni in cui nel nostro paese,  a “gioco d’azzardo” si abbinava immediatamente, la visione di bische clandestine, fumose, in cui personaggi di vario livello sociale, passavano le notti, perdendo e vincendo interi patrimoni in poche ore.

Al massimo, si poteva andare in uno dei casinò presenti sul territorio nazionale, pochi e concentrati a Nord. Erano ambienti per ricchi e per viziosi del gioco.

Poi, ecco arrivare – pian piano – anche da noi, l’apertura ai giochi a “vincita istantanea”. I primi “gratta e vinci”, fecero la loro apparizione nel 1994, durante il governo Ciampi. Dubito però, che sappiate il motivo per cui, la realizzazione dei primi gratta e vinci fu decisa. Era necessario, ai tempi, creare un fondo, il cosiddetto “fondo salva-lavoro” del Ministro Giugni, Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale (…) e non sapendo più dove e come spremere denaro agli italiani, ecco l’idea: creare una nuova opportunità, ma solo per le casse dello Stato, di approvvigionarsi di un bel po’ di denaro, ma stavolta senza creare un nuovo balzello, o meglio, creandolo, ma sotto le mentite spoglie di una “divertente lotteria istantanea”. Sapete, alla base di questa decisione, quale fu la cifra che si pensò di ottenere dagli italiani solamente attraverso la vendita dei gratta e vinci? 240 miliardi di lire, che corrispondono ad attuali circa 124 milioni di euro. Una vera e propria imposta di scopo, ma dalle sembianze innocue...Eppure, quando parliamo di Accise sui carburanti, vi incazzate come bufali.

Ovviamente, fu un successo. Per lo Stato. Per far penetrare meglio nel DNA degli italiani, l’idea delle nuove opportunità economiche date dai giochi di Stato, fu scomodata pure mamma Rai, che intervenne diffondendo trasmissioni televisive a premi, in cui il “premio” non era denaro, ma tanti bei gratta e vinci da grattare…

Se solo aveste seguito meglio queste cose, oggi forse esisterebbero meno ludopatici, meno famiglie sul lastrico, un minor numero di debiti con le banche e con le Poste. Sappiate ad esempio, che molte persone – per lo più anziane – chiedono costantemente prestiti, specialmente alle Poste, al solo scopo di continuare a gettare soldi dalla finestra, e per passare le proprie giornate bivaccando dentro i tabaccai, dentro le sale bingo o incollate al PC per giocare online. Lo Stato è riuscito a rovinare buona parte degli italiani, ma poi pretende di convincerli a volerli “curare” della Ludopatia che ha regalato loro. Il problema è, che ci cascano, gli italiani ci cascano e nemmeno se ne accorgono.

Ho parlato con alcuni dirigenti di Poste Italiane, che confermano come, molti piccoli "prestiti personali", nascondono come motivazione, il gioco.

Come è noto, ai primi “gratta e vinci”, seguirono tumultuosamente, molti altri giochi: lotterie, slot sempre più presenti sul territorio, piattaforme online regolarmente garantite dallo Stato Italiano. Tutto, pur di macinare miliardi e affossare sempre più l’economia privata.

Insomma: il dato appena emerso, sulla spesa nazionale per il gioco d’azzardo, è indicativo. Indicativo di un processo di distruzione, iniziato un ventennio fa, dell’economia della classe media e della classe povera di questo paese. Che ha subito risposto in massa, al canto di sirena dello Stato, che – non contento di attentare quotidianamente alla capacità economica dei cittadini – fornisce ogni giorno un nuovo metodo per peggiorare l’esistenza di milioni di italiani.

Siamo arrivati al punto in cui, magari in certe famiglie si risparmia sul riscaldamento, sul dentista, sulla spesa sanitaria, ma guai a consigliare di non gettare i soldi nell’acquisto di un pezzetto di carta coperto – e a volte anche ricoperto più volte, come fanno certe cosche malavitose – che dona la speranza malata di un ipotetico arricchimento che cambierà le sorti della vita.

E’ come parlare ai dipendenti da alcool e droghe. Non ascoltano, e anzi, oppongono resistenza contro chi tenta di salvarli dalla patologia di cui soffrono: una smodata dipendenza dalla speranza. E si sa, che chi di speranza vive, disperato muore.

Italiani: smettete. Smettete di sperperare denaro nelle illusioni. Smettete di cadere nel giogo - con la G - dello Stato, che affossa voi, ma arricchisce se stesso. E se pensate di non riuscire a guarire dalla malattia di Stato, fatevi aiutare. Oggi esistono centri disposti ad ascoltarvi e a tentare di aiutarvi. Fatelo: è l'unica cosa saggia, e sana, che potete fare per il futuro vostro e della vostra famiglia.

©Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina

 

 




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 22/11/2024 02:10:03

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Editoriali

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 18/05/2020
Indagine Covid-19 - parte V - Trattati, accordi, riforme e omissioni

Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.

Leggi l'articolo

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Videogames: il governo sostiene le startup del settore

Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.

Leggi l'articolo

Autore: Inchiesta del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Indagine Covid-19 - Parte IV - diffusione nella bassa lodigiana: i dubbi sul depuratore

Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.

Leggi l'articolo

Autore: Intervista del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 13/05/2020
Intervista ad Andrea Vianello - Ogni parola che sapevo

“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -