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Roma, Teatro Quirino: 'Filumena Marturano' - dal 10 al 29 Gennaio 2017

Roma, Teatro Quirino: 'Filumena Marturano' - dal 10 al 29 Gennaio 2017
Autore: paola Rotunno - Redazione Cultura
Data: 03/01/2017

prima martedì 10 gennaio ore 21
repliche fino al 29 gennaio

Gitiesse Artisti Riuniti

MARIANGELA D’ABBRACCIO   GEPPY GLEIJESES

FILUMENA MARTURANO

di Eduardo De Filippo

con Nunzia Schiano   Mimmo Mignemi

e con Ylenia Oliviero   Elisabetta Mirra

Agostino Pannone   Gregorio Maria De Paola

Eduardo Scarpetta   Fabio Pappacena

scene e costumi Raimonda Gaetani
musiche Teho Teardo
regia LILIANA CAVANI
 

personaggi e interpreti
Filumena Marturano
Mariangela D’Abbraccio
Domenico Soriano Geppy Gleijeses
Alfredo Amoroso Mimmo Mignemi
Rosalia Solimene Nunzia Schiano
Diana Ylenia Oliviero
Lucia Elisabetta Mirra
Umberto, studente Agostino Pannone
Riccardo, commerciante Gregorio Maria De Paola
Michele, operaio Eduardo Scarpetta
L’avvocato Nocella Fabio Pappacena

 

Lo spettacolo dura due ore, senza intervallo

 

 

Lo spettacolo ha debuttato in prima nazionale al Festival dei 2 Mondi di Spoleto 2016

Questa edizione di Filumena Marturano è stata definita  “lo spettacolo dell'anno”. “Finalmente vediamo Eduardo interpretato e messo in scena in totale autonomia espressiva, senza imitazioni del grande autore-attore. Mariangela D’Abbraccio appare al massimo delle sue capacità d’attrice, Geppy Gleijeses in stato di grazia”. A ogni replica si registrano puntualmente 6 minuti di applausi e autentiche standing ovation. I teatri esauriti ovunque. “La regista Liliana Cavani offre una indimenticabile prova al suo debutto nella prosa, dialogando magicamente con Eduardo”.                                                                                                                                                      Filumena Marturano – una della commedie italiane del dopoguerra più conosciute e rappresentate all’estero – ha un ruolo centrale nella produzione di Eduardo De Filippo, collocandosi tra i primi testi di quella “Cantata dei giorni dispari” che, a partire da “Napoli milionaria!”, raccoglie le opere più complesse e problematiche in cui si riversano i drammi, le ansie e le speranze di un Paese e di un popolo sconvolti dalla guerra.

Nel dramma di Filumena, che rifiuta di rivelare all’amante quale dei tre figli da lei messi al mondo sia suo, De Filippo dichiarava di aver inteso rappresentare un’allegoria dell’Italia lacerata e in larga misura depauperata anche moralmente, e prefigurarne la dignità e la volontà di riscatto.

 

 

Scrive Liliana Cavani nelle sue note di regia: “Ho accettato l’invito generoso e ottimista di Geppy Gleijeses quando mi ha proposto questo lavoro. È un testo che mi piace moltissimo da sempre, ho anche amato il film di De Sica con Sofia Loren e Mastroianni (con lui ho realizzato due film). È un’opera di grande impegno morale e oltretutto in anticipo sui tempi e scritto senza retorica, ma con la naturalezza della vita. Un capolavoro. Filumena e Domenico sono al centro di un problema etico antichissimo e sempre attuale: di chi sono i figli, i figli nati fuori dal matrimonio? Al tempo di questa scrittura (1946), la legge non proteggeva questi “figli” considerati “illegittimi” (fuori dalla legge), una legge ferma al Medioevo. Filumena vi si ribella con la lucidità e una forza così generose da riuscire a trascinare l’ignaro borghese Domenico a capire il valore degli affetti fondamentali delle nostre vite. Sono stata fortunata ad avere due attori perfetti per il ruolo. Mi ci sono appassionata ed ho lavorato con la felicità che provo con i film”.

Aggiunge poi la regista: “Il mio battesimo nella prosa (ammesso che ci sia poi un seguito) non poteva accadere con un’opera teatrale migliore… In teatro si ripete continuamente il testo. C’è modo di approfondire di più, c’è la possibilità di ottenere a volte dagli attori delle sfumature di recitazione che nel cinema non sempre si afferrano.  L’attore poi in teatro è nudo, va in scena nudo ogni volta, misurato dal pubblico ogni volta. È indifeso contro la possibile indifferenza del pubblico e la sua incertezza o la stanchezza. Insomma, l’attore a teatro deve essere “nuovo di zecca” tutte le sere”. E conclude: “Del resto il teatro è abbastanza simile alla “vita”. Ci si ripete e ci si rinnova ogni giorno nelle nostre case, si prova ad essere felici, ad aggiustare le cose, si prova e riprova ad amare si ama un uomo per sempre come Filumena, si amano i figli e lo si spiega anche alla Vergine Maria come fa Filumena. Filumena crede nella vita, la ama, la trova vivibile per quello cerca di raddrizzare le storture, di vincere le ingiustizie. Eduardo deve aver amato moltissimo questa commedia, perché è pura vita”.

 

ORARI SPETTACOLI

 

da martedì a sabato ore 21 / domenica ore 17

 

giovedì 12, mercoledì 18 e mercoledì 25 gennaio ore 17

sabato 21 gennaio ore 17 e ore 21

 

INFO

botteghino 06.6794585

 

mail biglietteria@teatroquirino.it

segreteria 06.6783042 int.1

mail segreteria@teatroquirino.it

 

 

 




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