Alle 7.45 ora italiana, anche la matematica uccide le speranze di Hillary Clinton. Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti. Pure la Pennsylvania dice che l’America ha puntato sull’eccentrico  miliardario per risollevare le sorti di una nazione che, nonostante gli sforzi di Obama, non si è mai realmente ripresa dalla crisi economica provocata dagli sciacalli di Wall street.

Troppo debole e chiacchierato il candidato  HillaryClinton, evanescente e gelido,  per riuscire a battere l’outsider inviso dallo stesso partito repubblicano ma che   ha saputo parlare alla pancia ignorante della gente . Con Sanders, cioè con un candidato realmente progressista,  sarebbe andata diversamente, non ci stancheremo mai di ripeterlo. Ma è inutile rimpiangere i macroscopici errori dei democratici americani nella scelta di un candidato pessimo.  Ormai è fatta.

Perchè è fuori discussione che la vittoria di Trump,  non è la vittoria di Trump stesso, ma è la vittoria antiestablishment della middle class americana, disintegrata, annichilita dagli squali della finanza internazionale. Wall Street esce con le ossa rotta e la borsa americana viene realmente mandata al diavolo . 

E’ insomma  il vaffanculo del popolo americano alle disuguaglianze sociali, alle prese in giro del potere, alla mancanza endemica di lavoro ed è la sconfitta dell’informazione americana , tutta schierata con il candidato dell’establishment, il meno peggio tra i due.

Certo, quello che capiterà con un presidente reazionario e razzista, rozzo e furbo è tutto da vedere. Ci sarà da tenersi forte in america ma anche  nel mondo intero : la svolta sarà infatti epocale.  

Con i repubblicani che sono in possesso di Casa bianca, camera e senato ci sarà da tremare. Si, tenetevi forte. Ci aspettano tempi davvero cupi, anche se Wall Street una scoppola del genere se la meritava.