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Nuova Coalizione Globale per mettere fine alla violenza sui bambini

Nuova Coalizione Globale per mettere fine alla violenza sui bambini
Autore: Rossella Panuzzo - Redazione Attualita'
Data: 13/07/2016

Terre des Hommes: fondamentale prevenzione e raccolta dati

#ENDviolence 

Ogni 5 minuti nel mondo un bambino muore per cause legate alla violenza. Solo nell’ultimo anno un miliardo di bambini hanno vissuto sulla loro pelle esperienze di violenza fisica, sessuale o psicologica quest’anno. Ogni giorno, in ogni Paese – sia ricco che povero – milioni di bambini sono vittime di violenza a casa, a scuola e nelle loro comunità.

Ma la violenza contro i bambini non è inevitabile, si può prevenire.

www.end-violence.org

Oggi al Palazzo di Vetro dell’ONU i rappresentanti degli stati membri, istituzioni internazionali, università, ONG, fondazioni, aziende e associazioni giovanili hanno stretto un patto di portata mondiale per rendere l’eliminazione della violenza sui bambini una priorità assoluta, che deve essere raggiunta con l’impegno e la responsabilizzazione di tutti. La nuova coalizione End Violence Against Children - The Global Partnership, di cui fa parte Terre des Hommes, opererà attivamente con progetti sul campo, azioni di sensibilizzazione e gruppi di pressione per contrastare gli abusi, lo sfruttamento lavorativo e sessuale, il traffico, la tortura e tutte le forme di violenza sui bambini. A supporto della coalizione è stato creato un fondo fiduciario, sul quale sono già a disposizione 40 milioni di sterline, donate dal governo inglese appositamente per l’eliminazione dello sfruttamento sessuale online dei minori.

“La Global Partnership End Violence Against Children sta mobilitando il mondo”, ha dichiarato Ban Ki-moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite. “Non ci può essere un modo più incisivo e diretto per realizzare gli obiettivi che ci siamo posti con l’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030”. I governi di tutto il mondo si sono dati l’ambizioso obiettivo di mettere fine alla violenza sui bambini entro i prossimi 14 anni e adesso, con la nuova coalizione, possono mettere in comune risorse e competenze per raggiungerlo.

Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) in tutto il mondo un bambino su 4 è vittima di violenza fisica, 1 bambina su 5 è vittima di violenza sessuale almeno una volta nella vita. “Troppo spesso la violenza sui bambini viene considerata una pratica normale, accettabile, oppure una questione privata”, ha sostenuto Susan Bissell, Direttrice della Global Partnership. “Ma la violenza non è inevitabile se sfidiamo lo status quo che reca danni alle vite di un numero spropositato di bambini, mettendo a repentaglio la serenità del loro futuro.

“Ogni bambino merita di avere la possibilità di crescere sano, di poter andare a scuola e diventare un adulto capace di dare un contributo alla società. Perché questo succeda le bambine e i bambini hanno bisogno di vivere in un ambiente sano, pacifico e stimolante, sia in casa che a scuola e nelle loro comunità”, ha detto Lysiane André, Presidente della Federazione Internazionale Terre des Hommes, presente all’evento di New York.

“Proteggere i bambini dalla violenza non vuol dire solo evitare delle tragedie individuali, ma anche sostenere la base stessa della nostra società”, ha affermato Anthony Lake, Executive Director di UNICEF e co-presidente del consiglio direttivo della Global Partnership.

Per sostenere il lavoro della Coalizione è stato creato un fondo fiduciario. Il Governo inglese erogherà a breve un contributo di 40 milioni di sterline destinato a progetti per combattere lo sfruttamento sessuale online dei bambini nei prossimi 4 anni. “Questo fenomeno è un crimine globale che trascende le frontiere e richiede una risposta globale”, ha dichiarato Joanna Shields, Ministro inglese per la Sicurezza su Internet. Terre des Hommes è una delle organizzazioni più all’avanguardia in questo campo, con il progetto Sweetie per l’identificazione dei predatori online.

Il fondo andrà a finanziare anche interventi per la prevenzione della violenza sui bambini che vivono nelle aree in conflitto e per la riduzione degli abusi sui bambini nella vita quotidiana, individuando i paesi che vogliano fare da apripista per l’attuazione di buone pratiche contro la violenza.

All’evento di lancio erano presenti i rappresentanti dei governi di Svezia, Messico, Indonesia e Tanzania, che si sono impegnati pubblicamente a sviluppare piani specifici per combattere la violenza sui bambini, contrastando anche abitudini e tradizioni che promuovono la violenza, rendendo più sicure le scuole e rafforzando il lavoro di raccolta dati sull’incidenza della violenza e del maltrattamento sui bambini.

“Monitorare i casi di violenza sui bambini, raccoglierli in un database comune in modo uniforme, vuol dire poter avere le basi per mettere in atto politiche efficaci di contrasto e prevenzione”; sostiene Federica Giannotta, Responsabile Advocacy di Terre des Hommes Italia. “Con le nostre indagini sul Maltrattamento sui bambini in Italia nel 2013 e nel 2015 abbiamo dimostrato che è possibile farlo con risorse contenute grazie alla collaborazione e alla sensibilizzazione dei vari attori. Su un altro fronte abbiamo lavorato per mettere a punto strumenti che aiutassero a intercettare precocemente e arginare la violenza sui bambini, puntando sul miglioramento della formazione di pediatri e medici di famiglia. Con le nostre campagna Indifesa, Invisibile agli Occhi e, negli anni scorsi Fiocco Giallo, abbiamo puntato alla sensibilizzazione del pubblico italiano sul fenomeno della violenza sui bambini”.

La nuova Global Partnership ha lanciato INSPIRE, un pacchetto di 7 strategie con un’efficacia dimostrata per combattere e prevenire la violenza sui bambini, formulate con la consulenza di enti internazionali tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità e UNODC, l’ufficio dell’ONU per la lotta alle droghe e al crimine. Queste strategie partono dall’approvazione e attuazione di leggi per il contrasto alla violenza, la creazione di spazi sicuri per i bambini – specie in situazioni di conflitto e disastri, il sostegno economico a famiglie vulnerabili, servizi di pronto intervento e assistenza a lungo termine per le vittime, il potenziamento dei servizi educativi e di formazione alle competenze di vita (life skills).




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