Anche se nessuna definizione generale di obsolescenza programmata esiste, il termine 'obsolescenza programmata' (di prodotti o tecnologie) è descritto come la produzione intenzionale di beni e servizi con vita breve, fatto che stimola i consumatori a ripetere gli acquisti troppo frequentemente.

La lampadina a incandescenza con una durata di vita più breve (il caso di cartello Phoebus) è un esempio del passato di obsolescenza programmata provata.

I dati suggeriscono che la durate di vita mediana di alcune categorie di prodotto sono stati accorciati, e le organizzazioni dei consumatori hanno attirato l'attenzione, recentemente, su casi sospetti di obsolescenza programmata in relazione a lavatrici, cartucce a getto d'inchiostro, dispositivi elettronici, ecc

UNO STATO MEMBRO - Francia - di recente introdotto una definizione di obsolescenza programmata nella propria legislazione, il che la rende un reato punibile.

Non ci sono specifiche norme UE e va specificato in programma l'obsolescenza, e anche i legami con argomenti legati alla legislazione dell'UE in materia di progettazione ecocompatibile, i rifiuti, l'uso delle risorse naturali, informazione dei consumatori e il nuovo pacchetto della Commissione europea sull'economia circolare.

Le principali preoccupazioni dei consumatori e le strategie di problematiche connesse con la questione sono: le caratteristiche del prodotto, che non consentono la riparazione, aggiornabilità o l'interoperabilità con altri dispositivi; l'indisponibilità di parti di ricambio e costi elevati di riparazione; e le strategie di marketing che spingono i consumatori ad acquistare nuovi prodotti.

Vari metodi per frenare la pratica di obsolescenza programmata sono stati proposti, non ultimo uno spostamento verso una cultura che valorizza la durata del prodotto e la sostenibilità.

**************************

Although no overarching definition of planned obsolescence exists, the term 'planned obsolescence' (of products or technology) is described as the intentional production of goods and services with short economic lives, stimulating consumers to repeat purchases too frequently.

The incandescent light bulb with an engineered shorter lifespan (the Phoebus cartel case) is one example from the past of proven planned obsolescence. Data suggest that the median lifespans of certain categories of product have been shortening, and consumer organisations have drawn attention to more recent suspected cases of planned obsolescence in connection with washing machines, inkjet cartridges, electronic devices, etc.

One Member State – France – recently introduced a definition of planned obsolescence into its legislation, making it a punishable offence. No specific EU rules mention planned obsolescence, but the subject ties in with EU legislation on ecodesign, waste, use of natural resources, consumer information and the new package from the European Commission on the circular economy.

The main consumer concerns and problematic strategies associated with the issue are: design features that do not allow repair, upgradability or interoperability with other devices; the unavailability of spare parts and high repair costs; and marketing strategies pushing consumers to buy new, fashionable products and replace existing ones very quickly.

Various ways to curb the practice of planned obsolescence have been proposed, not least a shift towards a culture that values product durability and sustainability.