La tratta di esseri umani (THB), in tutte le sue forme, è un reato grave che colpisce i diritti fondamentali, la salute, la vita sociale, l'economia e la giustizia. La THB non conosce confini e le vittime maggiori, sono i cittadini comunitari femminili provenienti dall'Europa centrale e orientale.

Il fenomeno della THB può essere affrontato efficacemente , solo attraverso un approccio coerente a livello di legislazione e di poteri esecutivi e attraverso politiche strategiche. Un'indagine adeguata e la repressione sono fattori importanti per migliorare la tutela delle vittime ma anche l'assistenza, nonché la prevenzione.

Tuttavia, tenendo anche conto della dimensione delle persone coinvolte, è essenziale - per garantire un adeguato sostegno alle vittime, nonché una prevenzione efficace – mettere in atto strategie precise.

 La direttiva europea contro la tratta di esseri umani, del 2011, rappresenta un  punto di riferimento essenziale per realizzare una legislazione in tal senso.

La valutazione dell’impatto Unità ex-post del Parlamento europeo, ha chiesto a diversi gruppi di esperti di analizzare e verificare la possibilità di attuazione e applicazione della direttiva, da una prospettiva di genere, in 12 Stati membri: Bulgaria, Cipro, Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Lituania , Paesi Bassi, Romania, Svezia, Regno Unito e Spagna.

 I contributi ricevuti, sono dedicati a un'implementazione uniforme delle disposizioni della direttiva in tutti gli Stati membri dell'UE.

 I risultati sottolineano la necessità di migliorare l'identificazione delle vittime, che è la chiave per garantire la loro protezione, per stabilire una migliore formazione sugli aspetti di genere delle diverse forme di traffico di esseri umani per gli ufficiali in prima linea, per rafforzare la cooperazione tra la pubblica amministrazione e le competenti ONG , e per ampliare la prevenzione attraverso campagne di sensibilizzazione del pubblico.

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Trafficking in Human Beings from a Gender Perspective Directive 2011/36/EU: European Implementation Assessment

Trafficking in human beings (THB), in all its forms, is a serious crime affecting fundamental rights, health, social life, economy and justice. THB knows no boundaries and most reported victims are female EU nationals from Central and Eastern Europe. THB can be tackled effectively only through a coherent approach at the levels of legislation and executive powers and through strategic policy-making.

Proper investigation and prosecution are important and enhance victim protection and assistance as well as prevention. However, taking into account the gender dimension of THB is essential to ensure adequate support for the victims as well as effective prevention. The 2011 EU Anti-Trafficking Directive represents a landmark piece of legislation in that respect.

The Ex-Post Impact Assessment Unit of the European Parliament has asked several groups of experts to analyse the implementation and application of the Directive, from a gender perspective, in 12 Member States: Bulgaria, Cyprus, Finland, Germany, Greece, Ireland, Lithuania, the Netherlands, Romania, Sweden, the UK and Spain.

The contributions received point to an uneven implementation of the Directive's requirements across the EU Member States. The findings emphasise the need to improve the identification of victims, which is key for granting them protection, to establish better training on the gender aspects of the different forms of human trafficking for front-line officers, to enhance cooperation between public administration and competent NGOs, and to expand prevention via public awareness campaigning.