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Euro in metallo e perdita della coscienza del valore del denaro

Euro in metallo e perdita della coscienza del valore del denaro
Autore: Il Direttore - Emilia Urs Anfuso
Data: 14/04/2016

Quando nel 2001 venne introdotto l’euro, la maggior parte delle persone non si rese conto di una cosa molto importante: il corrispettivo di circa 2.000 lire e addirittura di 4.000 lire, era stato trasformato in moneta metallica.

E’ importante valutare questo elemento, dal momento che è uno di quelli che ci hanno portati all’abbattimento del potere di acquisto.

Ricordo che, non appena iniziammo tutti a dover far di conto per comprendere i prezzi esposti con la nuova valuta, presi l’abitudine – ogni sera – di svuotare il borsellino, e di mettere le monete metalliche dentro una vaso di vetro, di medie dimensioni.

In capo a 15 giorni, il vasetto si riempì. Volli comprendere quanto denaro avevo ammucchiato in quei 15 giorni, e il risultato mi stupì ma mi fece anche comprendere subito quello che ci stava accadendo: nel vaso di vetro, in soli 15 giorni, avevo accumulato circa 50 euro. Il corrispettivo di circa 100.000 lire.

Riflettei quindi, sulla valenza della moneta cartacea, che – da sempre – identifica immediatamente, un maggior valore del denaro.

Questa decisione di coniare monete metalliche di alto valore, ha determinato effettivamente nelle popolazioni, una devianza rispetto alla considerazione del valore del denaro. Abbinando poi la decisione politico economica, di non adeguare stipendi e pensioni alla nuova moneta – di fatto sarebbero dovuti raddoppiare se si fosse voluto concedere pari capacità economica – si è realizzato quello che oggi tutti tocchiamo con mano: l’abbattimento della capacità economica di una larga fetta della popolazione, la cosiddetta “Classe media”.

E’ questo uno dei criteri che sono stati fin qui utilizzati per mietere vittime economiche, ma è importante parlarne ora, nelle ore in cui la Germania dichiara che sta per coniare una moneta da 5 euro, che potrà però, essere utilizzata solo all’interno del territorio tedesco. Per ora, aggiungo io.

Coniare una moneta metallica da 5 euro, esalta il criterio di perdita della coscienza del valore dei soldi. E’ un atto grave, perché si abbatte contro la capacità di dare il giusto valore dei soldi che si guadagnano.

Avere in mano 5 euro metallici, consentirà al sistema economico tedesco di realizzare un sopruso: far si che la popolazione ritenga di poco valore una cifra che, al cambio precedente, corrisponderebbe al doppio.

Considerando ciò che è accaduto con l’entrata in vigore dell’euro, la stessa sorte toccherà ai 5 euro metallici, che ben presto, saranno considerati “monetine di poco valore”. E’ agghiacciante, perché andando di questo passo, gli esseri umani perderanno ogni consapevolezza, non solo legata al reale valore del denaro, ma anche – ad esempio – del valore del lavoro che si svolge, e si alimenterà, parallelamente, l’idea che i prodotti che si acquistano costano meno di quanto si pensi.

La realtà è nettamente diversa: la capacità economica delle famiglie cala in virtù del non adeguamento di stipendi e pensioni al costo della vita. Il costo della vita – dal 2001 in special modo – è stato raddoppiato se non triplicato, col giochetto attraverso il quale a 1 euro corrispondessero 1.000 lire (ricordate i vecchi negozi “Tutto a mille lire”? Col passaggio all’euro, si tramutarono in “Tutto a un euro”, esattamente il doppio di quando c’era la lira).

Considerando che, almeno per ciò che riguarda il giusto adeguamento di stipendi e pensioni, dipendiamo tutti dalle decisioni dei governi, almeno per ciò che riguarda il senso del denaro, cerchiamo di non cadere nella rete: quando maneggiamo monete da 1 e 2 euro, facciamo tutti questo piccolo esercizio…Il calcolo matematico per fare il cambio in lire.

Aiuterà a riconsiderare il valore dei soldi e a non cadere in trappola ancor di più, nel momento in cui anche in Italia e negli altri paesi della zona Euro, verrà coniata una moneta da 5 euro.

©Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina

 

 




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Data:10/08/2013
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