Tempi durissimi per i nord-coreani: ora rischiano di finire nei campi di prigionia o nei centri di detenzione per riabilitazione, se tentano di contattare – attraverso il cellulare – i propri parenti fuggiti all’estero. E non possono più accedere a siti internet che non siano nazionali.

A denunciarlo, Amnesty International, che parla di intensificazione dei controlli, repressione e intimidazione.

Sono tre milioni gli abbonati al gestore di telefonia nazionale che non sono nella condizione di poter telefonare all’estero. Anche l’accesso a Internet è riservato esclusivamente agli stranieri. Per i nord-coreani, solo la possibilità di inviare posta elettronica, ma esclusivamente dentro al territorio nord-coreano o, al massimo, gli è concesso di visitare siti internet nazionali.

In tal modo, è stato creato un sistema attraverso il quale è impossibile comunicare verso l’esterno e la popolazione non può più entrare in contatto coi familiari che sono riusciti a fuggire.

“La repressione in corso è necessaria per fermare quello che chiama “il virus del capitalismo” ha dichiarat il leader nord-coreano Kim Jong-un.