L'Isis in Siria non si ferma: altre due esplosioni nella Città di Homs, nel quartiere filogovernativo di Zahraae, quattro nella capitale, Damasco. Impossibile al momento fare un bilancio dei morti, ma sembra che siano almeno 180 e oltre 200 i feriti.

La prima esplosione da un'autobomba, la seconda non è ancora chiaro se si sia trattato di un kamikaze o di un'altra autobomba. Sarebbe il peggior attentato avvenuto all'interno di una zona sotto il controllo del governo nei cinque anni di guerra civile.

A rivendicare gli attentati attraverso il network degli Jihadisti "Amaq" è stato lo stesso Califfato.

John Kerry, segretario di Stato Usa,  ha dichiarato che è stato raggiunto un "accordo di principio provvisorio" relativamente il cessate il fuoco nel Paese.